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L’Attacco dei Giganti: perché Isayama non ha disegnato un finale diverso?

Marco Strignano 11/11/2023

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Dopo quasi 10 anni dal suo debutto sul piccolo schermo, l’anime de l’Attacco dei Giganti si è concluso lo scorso fine settimana. Come già successo dopo il finale del manga, anche quello dell’anime ha riacceso un dibattito tra i fan relativo alla conclusione degli eventi. Molti considerano la fine de l’Attacco dei Giganti perfetto, altri invece ne sono insoddisfatti. Questo anche per via di quello che si vede nei titoli di coda, ossia un mondo ancora sanguinoso. Di conseguenza per molti il sacrificio di Eren Yeager è inutile.

Molti dei fan insoddisfatti si aspettavano che l’ultimo atto cambiasse nell’anime. Tuttavia, ciò non è avvenuto. Con il presente articolo vogliamo riportare perché Isayama non ha potuto disegnare un finale diverso dal manga. Il mangaka ha spiegato che non avrebbe potuto cambiare nulla anche se avesse voluto. “Questo è qualcosa che avevo in mente fin dall’inizio“, ha detto. Continua dicendo che durante il percorso, alcuni aspetti della storia non sono andati come previsto. Quindi ha adattato e arricchito alcuni aspetti. Ma il finale della storia non sarebbe cambiato.

Isayama ha poi tracciato un toccante parallelo tra l’obbligo verso il finale che aveva immaginato per la prima volta e il destino di Eren. Quando ha iniziato a scrivere la storia, il mangaka aveva già un finale concreto in mente. Gli sarebbe piaciuto poter cambiare il finale, e l’avrebbe fatto se fosse stato completamente libero di disegnare il suo manga. Avrebbe anche potuto prendere una direzione diversa, ma non lo ha fatto per rimanere fedele a se stesso e a ciò che aveva originariamente immaginato quando era giovane.

Il mangaka considera i manga come una forma d’arte molto restrittiva, in modo simile ai poteri acquisiti da Eren che hanno finito per limitarlo. Inoltre Isayama non si sarebbe mai aspettato che la sua serie diventasse così popolare, situazione che ha provocato un malessere in lui. L’Attacco dei Giganti ha sempre sottolineato la ciclicità dell’odio e di come l’amore trova poco spazio. Sia il manga che l’anime terminano con Paradis che gode di anni di pace prima che il ciclo di distruzione riprenda con altre guerre.

Ecco perché non era possibile un lieto fine. Isayama giudica poco credibile la fine totale dei combattimenti nel mondo in cui viviamo. Quindi ha dovuto rinunciare a ogni fine positiva o diversa da quella vista.

Fonte – FANSIDED

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