Punk Rock Jesus – Recensione USA Vertigo

Il giovane Sean Murphy ci presenta un’esplosiva storia in sei parti affrontando due temi più legati di quanto possa sembrare: Il fanatismo religioso e la TV spazzatura.

Punk Rock Jesus

Autori: Sean Murphy

Casa Editrice: Vertigo

Provenienza: USA, 30pp., B/W

Genere: Fantascienza/fantapolitica

Prezzo: 2,99 € (a volume)

Anno di pubblicazione: 2012

Nel corso della storia editoriale della Vertigo, l’etichetta “adulta” della DC Comics, la religione è sempre state fonte di ispirazione. Hellblazer, Sandman e Preacher, sono i primi che ci vengono in mente, ma la lista è lunga e spesso contiene piccole pietre miliari del fumetto americano. E’ il caso di Punk Rock Jesus una miniserie di sei numeri ancora inedita in Italia, ma che negli USA ha conquistato fan e critica.

Nel 2019, la Ophis, potente casa di produzione televisiva, sta organizzando J2, un nuovo reality show che ha come protagonista il clone di Gesù. A capo del progetto troviamo Rick Slate, un viscido figuro ideatore del format e pronto a tutto per il successo dello show. Il suo piano è quella di estrarre un campione di DNA del Messia dalla Sacra Sindone e usarlo per fecondare una giovane donna vergine, per seguire poi 24 ore su 24 la vita del nascituro. Per questo compito Slate ha assunto la giovane Dottoressa Sarah Epstein, brillante genetista e donna dalla rigida fede nella scienza, convinta a partecipare al folle progetto dalla promessa di Rick di finanziare le sue ricerche future per il risanamento ambientale.

Come madre di Gesù, è stata scelta Gwen Fairling, giovanissima ragazza fragile ed emotiva, che sarà costretta a crescere suo figlio lontano dalla sua famiglia, prigioniera su un isola artificiale creata apposta per il programma J2. A capo della sicurezza di quest’isola troviamo Thomas McKael, ex terrorista dell’IRA, Irish Republican Army, alla ricerca della sua fede cattolica ormai persa ed infine facciamo la conoscenza di Chris, il nuovo Gesù, nato in diretta mondiale durante la notte di Natale.

Nei primi anni della vita di Chris, la giovane madre cerca continuamente di scappare da questa Alcatraz, portando con se il piccolo, ma viene sempre catturata e riportata sull’isola. Questo la porterà all’alcolismo e alla depressione, tanto da non poter più prendersi cura di suo figlio e verrà cacciata dallo show durante una delle sue crisi.

Nonostante questo il programma è un successo planetario fino a quando un evento terribile porterà  Chris a rifiutare i dogmi cristiani con cui è stato cresciuto e, aiutato dalle letture scientifiche di Sarah e la musica punk di Thomas, darà sfogo alla sua rabbia e frustrazione adolescenziale e scapperà dall’isola per unirsi ad un gruppo punk rock, i The Flak Jacket. Comincia così la sua missione: predicare per tutto il mondo la falsità della religione e condannare ogni forma di estremismo religioso.

Sean Murphy, ci presenta una storia ben costruita, avvincente, ricca di personaggi carismatici, soprattutto Thomas, vero protagonista della vicenda, che impariamo a conoscere grazie a dei flashback disseminati saggiamente per tutta la serie, un punto di riferimento per Chris, un Giuseppe moderno. La grande riuscita di questa miniserie è dovuta anche al magnifico tratto di Murphy, duro e pesante, con linee che scavano sui volti dei protagonisti, sempre più segnati da questa vicenda.

Quest’opera, a metà tra The Truman Show e Preacher, è una delle migliori critiche alla società americana di oggi, sempre più lontana dal pensiero scientifico, che forgia menti brillanti e sempre più vicina al fanatismo religioso, che crea solo una massa informe di bigotti.

Voto: 8