Amore nero – Le Storie n. 8 – Recensione

Pubblicato il 17 Maggio 2013 alle 11:00

Nuovo centro per Le Storie, la collana bonelliana che anche con il numero di maggio, scritto e disegnato da Gigi Simeoni, regala ai lettori una grande storia.

Le Storie n. 8 – Amore nero

Autori: Gigi Simeoni.

Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore.

Provenienza: Italia.

Genere: giallo.

Prezzo: 3,50 Euro

Data di pubblicazione: Maggio 2013


Non sono numerose le letture che coinvolgono a tal punto il lettore da fargli perdere di vista il qui ed ora e catapultarlo nell’ambientazione in cui avvengono gli eventi di cui sta leggendo.

Non sono numerose le letture che più che leggere si divorano, perché sono scritte – e illustrate, nel caso dei fumetti – così bene che sembrano non lasciarti far altro prima di averle terminate.

Ebbene, “Amore nero”, albo numero 8 della collana bonelliana “Le Storie”, si può ben inserire nel ristretto novero di queste letture. L’albo di Gigi Simeoni si presenta come seguito ideale de “Gli occhi e il buio”, romanzo a fumetto con stessa ambientazione e personaggi.

Ma ciò non vuol dire che la lettura di quello debba esser propedeutica a questo: “Amore Nero” è una storia autonoma, senza rimandi importanti all’avventura scritta dallo stesso autore qualche anno fa. E già questa è una prima prova di forza.

Simeoni imbastisce una trama che riesce a dar emozioni e soddisfazioni a chi incontra per la prima volta il commissario De Vitalis, emozioni e soddisfazioni che si amplificano per chi, invece, lo ritrova.

Al di là dei collegamenti con la puntata precedente, la vicenda dell’efferato assassinio di Francesco, fratellino di Ada, la moglie di De Vitalis, riesce a mantener sempre viva l’attenzione del lettore.

E lo fa con una trama che non offre particolari colpi di scena, ma che si dispiega coerente e regolare in una strada tortuosa, quella di un’indagine che il commissario prova a svolgere con i mezzi che la razionalità gli offre, salvo poi dover entrare, suo malgrado, nel campo dell’irrazionalità, del mistero, dell’impossibile. Proprio tutto ciò che ha sempre tentato di mantenere alla larga.

Nell’opposizione tra razionale e irrazionale si nasconde tutto il dissidio del protagonista, ultimo baluardo della ragione in un mondo che, di fatto, ammette l’esistenza di fantasmi ed episodi inspiegabili.

E proprio i dissidi, gli stati d’animo, i tormenti psicologici che di volta in volta si trovano a vivere i personaggi sono un altro punto di forza di “Amore nero”, per come l’autore è riuscito a tradurli in testi ed immagini.

I disegni, del resto, sono eccezionali: spaziano dal nostro mondo all’altro, misterioso mondo, dai ricordi ai sogni, con una facilità e una maestria notevoli, e rendono i testi ancor più efficaci e apprezzabili.

In definitiva “Amore nero” è la chiara dimostrazione che per realizzare una gran bella storia non è necessario imbottire la trama di colpi di scena, di renderla un ricettacolo di trovate sempre nuove e spiazzanti, di partire da un soggetto che sia originale a ogni costo.

Per realizzare una storia valida bisogna scriverla e disegnarla in maniera valida. Simeoni ci riesce, ed è un piacere leggerlo.


Voto: 8

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