Prison School Vol. 1 di Akira Hiramoto – Recensione Star Comics
Pubblicato il 14 Maggio 2013 alle 11:00
Direttamente dalle pagine di Young Magazine, Star Comics propone al pubblico italiano “Prison School“ , la piccante commedia scolasticadi Akira Hiramoto.
PRISON SCHOOL VOL. 1
Autore: Akira Hiramoto
Casa Editrice: Star Comics
Provenienza: Giappone, 20011
Target: seinen
Genere: ecchi,commedia, sentimentale, scolastico
Prezzo: 13×18, B, 192 pp, b/n, Sovracoperta, € 4,90
Data di pubblicazione: 24-04-2013
La Hachimitsu Academy è da sempre un prestigioso istituto femminile con un regolamento interno particolarmente rigido che impone alle ragazze il divieto assoluto di interagire con l’altro sesso.
Una volta aperte le iscrizioni anche agli studenti di sesso maschile, Kiyoshi Fujino esaltato all’idea di essere attorniato da più di mille ragazze, decide di iscriversi, salvo poi scoprire di essere uno dei soli 5 ragazzi che frequenteranno l’istituto.
Come se non bastasse tutte le studentesse ignorano completamente la compagine maschile sotto minaccia di un consiglio studentesco “ombra” tutt’altro che ben disposto ad accogliere i nuovi arrivati.
Ciò che sicuramente resta al lettore alla fine di questo primo volume sono le numerose tavole dove protagoniste sono in biancheria intima e le generose curve delle studentesse. Infatti ad una trama non particolarmente elaborata ed uno sviluppo della storia appena accennato, Hiramoto affianca massicce dosi di fanservice ed esaspera la violenza psicologica e fisica messa in atto dal consiglio studentesco al punto da renderla tanto comica quanto sadica.
I vari personaggi appaiono senza una caratterizzazione ancora ben definita e per lo più stereotipati: ritroviamo il protagonista, Kiyoshi Fujino, che cerca disperatamente di uscire con la prima ragazza che gli rivolge la parola, il classico gruppetto di maschietti pervertiti e dalle tendenze masochiste, il consiglio studentesco composto dalla maggiorata di turno, dalla yandere e dalla spietata presidentessa. Il tentativo di evadere dalla prigionia imposta ai cinque ragazzi per aver sbirciato negli spogliatoi femminili probabilmente renderà più interessante lo svolgersi degli eventi, riscattando un primo volume sostanzialmente piatto ed insipido.
I personaggi ritratti da Akira Hiramoto sono ben curati, con un tratto accattivante e dettagliato che si esalta nella raffigurazione di corpi femminili sinuosi e di scene che lasciano ben poco spazio all’immaginazione. Con il susseguirsi delle tavole ritroveremo volti quasi esasperati in stile Battle Royal che intensificano particolari momenti della narrazione.
L’edizione Star Comics è quella standard da fumetteria, con sovraccoperta, che risulta leggermente più alta del volume; la qualità di confezionamento, carta e stampa presenta piccole imperfezioni (moire qua e là e lievi tracce di inchiostro che residuano dopo la lettura) che però non inficiano la scorrevolezza della lettura.
Ad una ambientazione particolare e un tratto piacevole in questo primo volume si contrappongono un uso smodato del fansevice ed una narrazione con scarsa intensità e ritmo che difficilmente rapisce il lettore.
Considerando che quest’opera è stata insignita del 37° Premio Manga Kōdansha nella categoria generale tenendo conto dei sette volumi finora pubblicati, dare una valutazione basandosi unicamente su questo primo albo risulta quanto mai prematuro e facilmente fuorviante.
Questo manga è quindi indicato per un pubblico adulto che cerca una storia con strampalati tentativi di evasione e situazioni ed inquadrature assai piccanti e “particolari”.