Batwoman n. 3 – Recensione

Pubblicato il 8 Maggio 2013 alle 11:00

Continuano le drammatiche avventure di Kate Kane alias Batwoman con un nuovo volume della sua serie! Non perdete uno dei comic-book DC più incisivi del reboot, scritto da J.H. Williams III e disegnato da Amy Reeder e Trevor McCarthy!

Batman Universe n. 12 – Batwoman n. 3

Autori: J.H. Williams III, W. Haden Blackman (testi), Amy Reeder, Pere Perez, Trevor McCarthy (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Genere: Supereroi

Provenienza: USA

Prezzo: € 9,95, 16,8 x 25,6, pp. 96, col.

Data di pubblicazione: aprile 2013

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Le intense vicende di Batwoman proseguono con il terzo volume ad essa dedicato e coloro che hanno già avuto modo di leggere i capitoli precedenti si sono resi conto che il serial imperniato sulla tenebrosa eroina di Gotham City si discosta dagli altri comic-book appartenenti alla cosiddetta Bat-Family. A mio avviso, si tratta di una delle migliori testate del reboot, sia per il personaggio in sé, altamente eversivo per gli standard statunitensi (Kate Kane è lesbica), sia per l’aspetto grafico poiché diversi episodi sono stati disegnati dall’eccezionale J.H. Williams III.

Batwoman, inoltre, pur trovandosi a Gotham City collabora di rado con Batman, Nightwing, Batgirl o le Birds of Pray e preferisce agire in maniera autonoma. E le story-line che finora l’hanno vista protagonista hanno a che fare con l’occulto e la magia nera e la vigilante è spesso inserita in contesti horror. Da questi elementi si può comprendere quanto Batwoman si differenzi dalle altre bat-testate. Gli scrittori J.H Williams III e W. Haden Blackman hanno finora delineato trame articolate e avvincenti, piene di tensione e pathos e non prive di dettagli macabri e inquietanti.

A Gotham City, infatti, c’è una setta denominata Medusa che pare essere responsabile della sparizione di molti bambini. E in questo tp che include i nn. 8-11 del comic-book originale Kate dovrà affrontare alcuni componenti della congrega: il crudele Falchion che è forse il leader del gruppo; il sadico Maro Ito, mutaforma che darà parecchio filo da torcere a Kate e la letale Bloody Mary. Ma a complicare la situazione si mettono pure il mostruoso Killer Croc, classico nemico di Batman (e ci saranno preoccupanti rivelazioni sulla sua natura) e la spettrale Donna che Piange. E si inizierà a parlare di una non meglio identificata Madre che pare essere la mente perversa che sta trasformando Gotham City in un inferno.

Diritto di nascita

Ma non basta: Batwoman ormai lavora con il D.E.O., il dipartimento che controlla le attività dei meta-umani, e deve collaborare suo malgrado con Cameron Chase, notoriamente ostile ai supereroi, e va da sé che il rapporto tra le due non è idilliaco. Come se non bastasse, la cugina di Kate, Bette, alias Flamebird, è in coma e il legame amoroso che unisce la nostra eroina a Maggie Sawyer (altro storico character lesbico introdotto da Byrne nella sua run di Superman) rischia di finire.  Williams e Haden fanno un ottimo lavoro, imbastendo una trama ricca di suspense, azione e colpi di scena con un riuscito mix di atmosfere supereroiche, horror e noir. Ma non mancano momenti di introspezione che rendono Batwoman non banale.

Quanto ai disegni, purtroppo Williams non se ne occupa più, preferendo concentrarsi sui testi, e la mancanza del suo tratto graffiante si sente, benché Amy Reeder svolga degnamente il suo compito (e aveva già illustrato vari numeri in passato), dimostrandosi comunque efficace e funzionale. E giunge la new entry Trevor McCarthy che cerca di avvicinarsi alla particolare costruzione della tavola di Williams e specialmente nelle sequenze d’azione non lo fa rimpiangere troppo.

McCarthy caratterizza in maniera intrigante Batwoman e tutti gli altri personaggi e dà il meglio di sé nelle scene più notturne e la sua rappresentazione dei sotterranei in cui i seguaci di Medusa si riuniscono e quella dei quartieri malfamati di Gotham è certamente suggestiva. Da tenere d’occhio le sequenze oniriche e visionarie, abbellite dai colori psichedelici del bravissimo Guy Major che contribuiscono a valorizzare ulteriormente una serie di elevato livello qualitativo. Perciò se finora non avete letto Batwoman avete commesso un grosso errore e vi consiglio caldamente di correre ai ripari. Ne vale la pena.


Voto: 8

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