La pattuglia – Le Storie n. 7 – Recensione
Pubblicato il 23 Aprile 2013 alle 11:00
Una trama solida e ben costruita che viene supportata egregiamente dai disegni di Casertano. Anche “La pattuglia” conferma quanto di buono fatto vedere finora dalla collana bonelliana.
Le Storie n. 7 – La pattuglia
Autori: Fabrizio Accatino (testi), Giampiero Casertano (disegni).
Casa Editrice: Sergio Bonelli Editore.
Provenienza: Italia.
Genere: bellico-horror.
Prezzo: 3,50 Euro
Data di pubblicazione: Aprile 2013
Siamo nel Vietnam del 1967, in compagnia dell’esercito statunitense, quello che va in giro per il mondo con le armi a diffondere i valori di libertà e tolleranza, per intenderci.
Il capitano Artz, figura che subito risulta simpatica ai lettori, riceve una brutta gatta da pelare: deve tentare di recuperare una pattuglia militare scomparsa circa un anno prima senza lasciare notizie, a parte l’improvvisa richiesta d’aiuto che mette in moto l’intera vicenda.
L’irriverente soldato dal volto sfigurato mette su un manipolo di uomini col quale si addentra nella giungla vietnamita dando così avvio ad una serie di tristi vicende che porteranno ad una conclusione della spedizione tutt’altro che positiva.
“La pattuglia” è il settimo albo de “Le Storie”, affidato questa volta ai testi di Fabrizio Accatino e ai disegni di Giampiero Casertano. Entrambi fanno un gran bel lavoro, realizzando una storia dalle molte sfaccettature e dai diversi risvolti, capace di tenere i lettori col fiato sospeso, di sorprenderli e anche un po’ disorientarli.
La base di partenza della storia di aprile è quanto mai abusata: sulla guerra in Vietnam tanto si è scritto e visto. Eppure Accatino imbastisce una trama capace di spaziare dal documentario all’horror, dal psicologico al giallo. Il risultato è un pastiche per nulla scontato, ben supportato dai tratti esperti di Casertano.
“La pattuglia” cambia più volte pelle, offrendosi come originale perlustrazione di uno degli eventi fondanti della modernità, la guerra in Vietnam, che viene qui esaminata in maniera non superficiale: è evidenziata la paura, la spericolatezza, la follia dei soldati, cose che, spesso, si trovano a convivere tutte nello stesso gruppo di uomini.
I massacri di innocenti nella parte iniziale del volume sono scene da incubo come e più delle surreali e terrificanti sequenze finali, in un circuito vorticoso ben orchestrato che rende l’albo assai ben costruito. Insomma, “La pattuglia” continua a far proseguire la collana di cui fa parte, Le Storie, lungo un percorso davvero positivo.