NOI3 – We3 di Grant Morrison e Frank Quitely – Recensione

Pubblicato il 17 Aprile 2013 alle 13:00

Non perdete l’edizione Absolute di una delle opere più visionarie e dirompenti di Grant Morrison: NOI3, abbellito dalle matite incantate del grande Frank Quitely! Credete che le storie imperniate sugli animali siano rilassanti? Dopo NOI3 cambierete idea!

Vertigo Absolute – NOI3

Autori: Grant Morrison (testi), Frank Quitely (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Genere: Fantascienza

Provenienza: USA

Prezzo: €22,95, 21,2 x 32, pp. 144, col.

Data di pubblicazione: dicembre 2012


Che Grant Morrison abbia una spiccata sensibilità animalista è notorio e lo sanno bene coloro che hanno letto il suo capolavoro Animal Man. Nel comic-book di Buddy Baker, infatti, l’autore scozzese espresse la sua netta condanna dei maltrattamenti degli animali e stigmatizzò autentiche vergogne come la vivisezione. In uno dei primi episodi, per giunta, il supereroe ecologista (in questo senso un alter-ego di Grant) denunciava la mancanza di scrupoli degli scienziati che non esitavano a usare gli animali per scopi che nulla avevano a che fare con il progresso e il benessere del genere umano.

E la tematica ritorna in modo più dirompente con la miniserie WE3 che, al di là dello sfondo fantascientifico e delle visionarie esagerazioni tipiche dell’ispirazione morrisoniana, potrebbe quasi essere considerata realistica. D’altronde, parliamoci chiaro: la scienza è asservita al potere e molte ricerche che si svolgono nei laboratori vertono sulla produzione di armi. Ed è il caso di WE3. Come è facile intuire dalla copertina, la story-line si concentra su tre animali: un gatto, un cane e un coniglio.

Ma la loro presenza non prelude ad atmosfere serene e tranquille. Questo non è un fumetto Disney (anche se Grant, con il sarcasmo che lo contraddistingue, ha voluto realizzare un comic-book che è la versione ‘cattiva’ di una story-line alla Disney, appunto). E’ come se Quentin Tarantino decidesse di girare un film di Topolino, tanto per capirci.  Ma chi sono i WE3? Tre animali trasformati in cyborg e dotati di un’aggressività a dir poco letale. Frutto di un progetto realizzato in un centro di ricerca dell’aeronautica militare statunitense, vengono usati per eliminare un nemico dell’America. La missione si rivela un successo ma per una questione di opportunismo le autorità decidono di uccidere i tre animaletti.

Ma questi, malgrado i condizionamenti, hanno conservato il loro istinto di sopravvivenza e riescono a fuggire dal complesso. E le morti si sprecheranno. Malgrado ci siano momenti contrassegnati da humour nero di impronta tipicamente British, Grant firma un’opera drammaticamente seria. WE3 è una disperata, dolorosa analisi dell’istinto guerrafondaio dei governi e dell’indifferenza nei confronti dell’ordine naturale per colpa di una scienza deviata. Bisogna puntualizzare che WE3 è estremamente violento, a tratti scioccante, e abbondano squartamenti, sbudellamenti, decapitazioni e mutilazioni, e Morrison si concede esperimenti linguistici post-moderni (vale soprattutto per i dialoghi degli animali).

E non mancano le stravaganze che ci si può aspettare da lui: scienziate che parlano con i pappagalli; soldati che sembrano robot programmati; corazze hi-tech dalle strane proprietà e così via. WE3, comunque, al di là dell’impeccabile sceneggiatura, non avrebbe lo stesso effetto sconvolgente se non ci fosse l’eccezionale Frank Quitely alle matite. Il celebrato penciler di X-Men, Flex Mentallo e All Star Superman, tra le altre cose, svolge uno dei lavori migliori della sua carriera.

I tre animali sono ben caratterizzati e Frank insiste con gli sguardi rabbiosi e aggressivi (quello del gatto, in particolare, fa venire i brividi). Ma ciò che più coinvolge è l’incredibile costruzione delle pagine. Ci sono tavole enormi (basti vedere quella delle bestiole che evadono e quella di un uomo falciato da una raffica di proiettili) di grande impatto visivo. Altre invece mimano l’effetto degli schermi a circuito chiuso e in questo caso Frank suddivide la pagina in tanti piccoli quadrati, ognuno ricco di dettagli infinitesimali, che si collegano all’espressività cubista. In altre occasioni, le vignette si intersecano tra loro, a volte in forma diagonale, e tale scelta estetica provoca un effetto tridimensionale. Questi sono alcuni elementi che vi aiuteranno a comprendere la valenza inventiva di WE3. Se non avete ancora questo volume Vertigo nella vostra collezione cercate di colmare la lacuna. Ne vale la pena.


Voto: 8

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