True Faith di Garth Ennis e Warren Pleece – Recensione Lion Comics

Pubblicato il 13 Aprile 2013 alle 09:00

Uno dei primi lavori di Garth Ennis ci viene proposto in un agile volume targato RW-Lion. Poteva il nostro autore non parlare di Chiesa, Dio, potere e infilarci anche della robusta violenza? Certo che no…

True Faith

Autori: Garth Ennis (testi), Warren Pleece (disegni)

Casa Editrice: RW – Lion

Genere: Horror

Provenienza: Gran Bretagna / USA

Prezzo: € 10,95, 16,8 x 25,6, B, pp. 96, col.

Data di pubblicazione: aprile 2013


Chiariamo subito un punto fondamentale.

True Faith è stato in assoluto il secondo lavoro di Garth Ennis e ha visto la luce per la prima volta nel lontano 1989 tra le pagine di Crisis, una rivista antologia britannica.

E’ doverosa questa iniziale premessa perché True Faith non è una storia priva di difetti ma, proprio perché è uno dei primi lavori di Ennis, risulta essere molto coraggiosa.
Da queste parti troviamo in fase molto embrionale un po’ tutti gli argomenti che l’autore inglese approfondirà poi nel proseguo della sua folgorante carriera.

True Faith, naturalmente parla di Chiesa.
Sulla mania religiosa che invade sempre il nostro essere quotidiano. Sulla imposizione di regole dettate da un libro che altri ci vogliono per forza di cose imporre.

Si parla di potere.
Sull’abuso del potere a tutti i livelli, politico, religioso e scolastico. Il tono è quello dissacrante tipico di Ennis e leggiamo di aberrazioni politiche con totale disprezzo del popolo (ricordate di una certa Lady di ferro che da poco ci ha lasciato?).

Infine, naturalmente si parla anche di violenza.
Di violenza brutale contro Dio e contro possibili presunti terroristi che risultano essere a dir poco malati di mente.

In True Faith ci sono passaggi surreali che hanno fatto storcere il naso a più di un ben pensante.
Mi riferisco ad esempio al pensiero di uno dei protagonisti, il quale paragona il mondo ad un wc e Dio ad un ingorgo nel tubo a “S” dello scarico. Come detto, personaggi abbastanza surreali.
Il tono dei testi è ancora in fase embrionale, ma è molto vicino ai migliori lavori di Garth Ennis.

La parte artistica è affidata a Warren Pleece che certo non incanta. Il suo tratto sporco mi lascia abbastanza freddo ma gli va riconosciuto il merito di saper “raccontare” la follia dei personaggi che partecipano alla storia di True Faith.

Alla fine, questo libro lo consiglio agli estimatori di Ennis.
A quelli che conoscono le belle storie che ha poi realizzato nel corso della sua folgorante carriera.

A chi non ha mai letto nulla di questo autore, mi sento di consigliare di farsi prima le ossa leggendo i suoi lavori più recenti e stilisticamente decisamente più maturi.

Un brindisi agli amici assenti.


Voto: 6.5

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