Witch Doctor n. 1 – Recensione saldaPress
Pubblicato il 9 Aprile 2013 alle 11:00
Il primo numero di Witch Doctor non delude chi si era aspettato tanto dalla serie pubblicata negli Usa dall’etichetta di Robert Kirkman.
Witch Doctor n. 1 – Sotto i ferri
Autori: Brandon Seifert (testi), Lukas Ketner (disegni).
Casa Editrice: Saldapress.
Provenienza: Usa.
Genere: horror-comedy.
Prezzo: 13,50 Euro
Data di pubblicazione: Marzo 2013
L’idea non è affatto male, tutt’altro. Il primo volume di Witch Doctor, serie firmata dagli statunitensi Brandon Seifert e Lukas Ketner e portata in Italia dalla Saldapress, riesce a lasciare il segno.
Si tratta di un lavoro originale e – sia detto tra virgolette – plausibile. Originale perché chi lo ha scritto non si è limitato ad aggiungere mostri a mostri, puntando più sulla loro “qualità”, sulla loro reinterpretazione in chiave moderna e dinamica, che sulla quantità; plausibile per il tentativo dei due autori provenienti dall’Alaska di dare una patina di verità biologica e medica alle creature che infettano il mondo malato che fa da sfondo alla serie.
In “Sotto i ferri”, numero uno di Witch Doctor, conosciamo quelli che saranno i protagonisti della serie: Morrow, stregone dall’aspetto folle specializzato in medicina sopranaturale che maneggia una versione modernizzata della spada nella roccia, il che lo rende destinato a salvare il mondo; l’energico paramedico Eric Gast, che nasconde di certo un passato burrascoso alle proprie spalle; l’inquietante Penny Dreadful, aiutante e al tempo stesso paziente di Morrow.
Nei quattro capitoli di cui si compone l’albo inaugurale della serie – c’è anche, alla fine, un capitolo zero – si fondono diverse tipologie di mostri, dando al volume a metà tra horror, grottesco e commedia, un aspetto fresco, dinamico e innovativo. Nelle 13o e passa pagine impariamo a conoscere il protagonista, che è chiamato a intervenire contro nemici che la medicina tradizionale è inadatta a sconfiggere: demoni, fate, uomini-pesce, vampiri parassiti.
Gli autori mescolano suggestioni lontane e diverse, pescando dalla letteratura – molto forte la presenza dello scrittore visionario H.P. Lovecraft – ma anche del folklore e dalla cultura popolare. Il risultato è un mix davvero ben equilibrato, che non dà sensazioni di già visto né sconvolge e disorienta eccessivamente il lettore. Il primo Witch Doctor è in grado di avvincere e spaventare, ma fa entrambe le cose in maniera piacevole, divertente. Del resto è horror, ma anche comedy.
Il volume si presenta con ottimi disegni, che sanno essere chiari e prodighi di particolari, angoscianti e decadenti, e che rendono appieno, anche grazie alla validità della colorazione, le atmosfere del mondo infetto nel quale opera il nostro Witch Doctor. Ottime le pagine introduttive e finali, con un glossario dei termini più difficili e qualche commento degli autori sui personaggi più rappresentativi. Una chicca in più che contribuisce con tutto il resto a far sì che, al termine della lettura, si è subito pronti a leggere il seguito.