Superman Earth One: Volume 2 – Recensione USA

Pubblicato il 12 Aprile 2013 alle 21:00

La vita non è facile per il giovane Superman. A Metropolis si palesa il Parassita, un nuovo micidiale villain capace di assorbire le energie di ogni essere vivente, anche quelle dell’Uomo d’Acciaio. Ma Clark scoprirà anche un’altra forma di vulnerabilità innamorandosi della sua vicina di casa, la bella Lisa.

Superman Earth One: Volume 2

Autori: J. Michael Straczynski (Testi); Shane Davis (Disegni); Sandra Hope (Chine), Barbara Ciardo (Colori).

Casa editrice: DC Comics

Genere: Supereroi

Paese: USA

Prezzo: $ 22.99

Data di pubblicazione: 31 ottobre 2012


Nonostante l’ottimo riscontro di vendite, il primo volume di Superman Earth One ha suscitato più di qualche perplessità. J.M. Straczynski ha riletto le origini dell’Uomo d’Acciaio in una delle realtà alternative del DC Universe con una cornice più realistica e moderna. Tuttavia, se la prima parte della storia regalava qualche spunto interessante con un protagonista più smaliziato rispetto alla versione classica ma anche insicuro sulla strada da percorrere, nella seconda veniva imbastita una banalissima invasione aliena orchestrata da un villain totalmente fuori contesto.

Questo pur attesissimo secondo episodio conferma i dubbi sulla ristrutturazione concettuale e narrativa apportata da Straczynski. La componente action ed epica della storia vede Superman affrontare il Parassita, orrenda mutazione del delinquente Raymond Maxwell Jensen. L’analisi introspettiva del personaggio è interessante, ricostruita attraverso una serie di flashback che si contrappongono alla back-story di Clark creando così un’efficace dicotomia tra i due personaggi, entrambi emarginati ma con opposte attitudini.

Lo scontro tra il supereroe e il mostro si riduce però alla consueta lunga scazzottata nel bel mezzo di Metropolis che non denota un briciolo d’inventiva e viene risolta con una scorciatoia che lascia il lettore insoddisfatto. Il momentaneo stato di vulnerabilità nel quale viene a trovarsi Superman è una pretestuosa metafora della sua fragilità sentimentale nei confronti della bella vicina di casa Lisa. La love story dai risvolti amari è senz’altro il motore emotivo della graphic novel ma è una vicenda nella quale la componente supereroistica viene coinvolta solo marginalmente. Per farla breve, il fatto che Clark abbia dei superpoteri non influisce sul rapporto con la ragazza e la linea narrativa perde ragion d’essere.

Avrebbe meritato maggior approfondimento il rapporto tra Clark e il giovane Eddie, tossicodipendente e fan di Superman. Una riflessione affascinante sulla relazione tra l’uomo comune e la figura mitica purtroppo liquidata in maniera troppo sbrigativa. Eccessivamente slegata dal resto della storia anche la sottotrama che vede Superman intervenire a Borada, una fittizia isola stato centroamericana colpita da uno tsunami. L’eroe deve vedersela con il dittatore locale scoprendo l’inefficacia delle sue capacità sovrumane contro il potere politico. Ne risulterà un Superman ancor più cinico e spietato, davvero irriconoscibile e lontano nell’indole da quello che siamo abituati a conoscere.

Lois Lane e Jimmy Olsen vengono lasciati troppo in disparte. La bella giornalista ha dei sospetti su Clark e indaga sul suo passato ma è tutto poco rilevante e i personaggi del Daily Planet sembrano inseriti nella storia più per dovere che per effettiva necessità narrativa. Seguiamo anche le mosse dell’esercito, intenzionato a trovare un modo per eliminare Superman. Un elemento che occorre solo ad anticipare il villain del prossimo volume.

La narrazione segue sempre un ritmo cinematografico con buoni dialoghi e tavole assolutamente prive di balloon pensiero o didascalie. Il team grafico è lo stesso del primo volume. I disegni di Shane Davis, seppur solidi, sfaccettati e realistici, hanno scontentato in molti a causa dello scarso dinamismo e alcune splash-pages non riescono ad avere sul lettore l’impatto visivo ed emotivo necessario. Fondamentale la rifinitura di Sandra Hope, suggestiva l’illuminazione della nostra Barbara Ciardo.

Straczynski vorrebbe offrire al lettore una riflessione sul concetto di potere nelle sue diverse sfaccettature ma le diverse linee narrative sono troppo slegate, tematicamente pasticciate, seppur con una buona resa introspettiva dei personaggi. Il giovane Superman di Terra Uno non riesce proprio a prendere il volo.


Voto: 5

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