Chi è Jake Ellis? – Recensione Panini Comics
Pubblicato il 8 Aprile 2013 alle 11:00
Conoscete l’agente segreto Jake Ellis, coinvolto in una missione a dir poco pericolosa? No? Poco male. Nemmeno Jon Moore lo conosce ed è incredibile, considerando che potrebbe essere lui Jake Ellis! Non perdete questa miniserie Image in cui nulla è come sembra, a cominciare dall’identità dei protagonisti!
Chi è Jake Ellis?
Autori: Nathan Edmonson (testi), Tonci Zonjic (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Genere: Spionaggio
Provenienza: USA
Prezzo: € 13,00, 17 x 26, pp. 128, col.
Data di pubblicazione: febbraio 2013
Sono ormai lontani i tempi in cui la Image pubblicava solo comic-book supereroici che molti consideravano, ad eccezione di Spawn, brutte copie delle serie Marvel e DC. Da diversi anni a questa parte l’etichetta fondata da Todd McFarlane e altri transfughi della Casa delle Idee propone testate di vario genere, spesso sperimentali e inusuali per gli standard d’oltreoceano. Se poi riflettiamo sul fatto che alcuni autori di area Vertigo stanno incominciando a lavorare per l’Image c’è da scommettere che da questa casa editrice arriveranno piacevoli sorprese.
E una sorpresa è stata la miniserie Who is Jake Ellis?, tradotta da Panini Comics in un tp della linea 100%, che ha ottenuto una buona accoglienza in America, tanto che la Image ha presto messo in cantiere un sequel. A scriverla è Nathan Edmonson che forse alcuni conoscono per il recente Grifter della DC. Lo sceneggiatore ha ideato un’intrigante vicenda di spionaggio che può essere considerata una via di mezzo tra le storie di James Bond e quelle di film sulla falsariga di The Bourne Identity.
Il protagonista, Jon Moore, è un abile agente dei servizi segreti americani che sin dal principio rimane coinvolto in situazioni pericolose. O almeno questo è ciò che sembra. Siamo veramente sicuri, infatti, che Jon sia tanto bravo nel suo lavoro? O le sue capacità non gli appartengono davvero? Forse potrebbero avere a che fare con il misterioso Jake Ellis, l’enigma fondamentale della trama immaginata da Edmonson. Anche Ellis è un agente segreto. Ma magari è morto. Però parla in continuazione con Jon ed è lui a suggerirgli cosa fare. E Jon è l’unico che riesce a sentirlo, dal momento che, a quanto è dato capire, si trova nella sua testa.
È realtà? Allucinazione? Un caso di sdoppiamento della personalità? O le risposte sono più inquietanti e collegate a un esperimento effettuato su cavie umane che i capi di Jon non vogliono far trapelare? Sia come sia, Jon deve affrontare una serie di minacce in varie zone dell’Europa e non, in ossequio alla tradizione delle spy-stories. Edmonton ha scritto un’avventura veloce, adrenalinica, influenzata dalle pellicole cinematografiche all action; non rivoluzionaria ma ben concepita.
In certi momenti, l’indeterminatezza psicologica dei personaggi mi ha fatto venire in mente, facendo i debiti distinguo, certi character neurotici e folli di Milligan (penso al Milligan di Shade e di Human Target, nello specifico), e i testi dall’espressività scarna e laconica sono in linea con le suggestioni hard-boiled. Who is Jake Ellis? è comunque valido anche dal punto di vista grafico e non può assolutamente essere trascurato.
Il penciler croato Tonci Zonjic che si sta mettendo in luce realizzando fumetti per diverse case editrici americane ha fatto un ottimo lavoro. Il suo tratto grezzo e ruvido è perfetto per le sequenze d’azione ma ciò che più colpisce è l’indiscutibile cineticità delle tavole. Lo story-telling è infatti contrassegnato da un notevole senso del movimento e anche nelle pagine più tranquille i personaggi non esprimono mai staticità.
La tensione creata da Edmonson si riflette nei disegni e persino le ambientazioni apparentemente rassicuranti (una camera d’albergo, un bar, una discoteca) evocano un senso incombente di minaccia. A ciò contribuiscono le scelte cromatiche oscure e tenebrose che ben si addicono alla cupezza della story-line. In alcuni momenti, però, irrompono colori abbaglianti, in genere relativi alle visioni di Jon, e questo è un altro dettaglio che rende ulteriormente accattivante la miniserie.
Eh, sì, sono davvero lontani i tempi in cui l’Image pubblicava solo brutte copie dei supereroi Marvel e DC. Da provare.