All Star Western n. 2 – Recensione

Pubblicato il 7 Aprile 2013 alle 09:00

Ritornano le avventure del cacciatore di taglie Jonah Hex e dello psichiatra Amadeus Arkham nella Gotham City del diciannovesimo secolo e stavolta dovranno vedersela con le macchinazioni della Corte dei Gufi! Non perdete il secondo volume di All Star Western con i western hero del DC Universe!

All Star Western n. 2

Autori: Jimmy Palmiotti, Justin Grey (testi), Moritat, Patrick Scherberger, José Luis Garcìa-Lòpez, Scott Kolins (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Genere: Western

Provenienza: USA

Prezzo: € 15,95, 16,8 x 25,6, pp. 192, col.

Data di pubblicazione: marzo 2013


Il reboot DC ha dato l’opportunità alla casa editrice di Superman, Batman e Wonder Woman di proporre serie non necessariamente imperniate sui giustizieri in calzamaglia. Come sanno i fan dell’etichetta statunitense, infatti, nel vasto e complesso DCU esistono personaggi di vario genere e gli eroi western non sono di secondaria importanza. Il più noto è Jonah Hex, sfregiato cacciatore di taglie che nel corso della sua esistenza editoriale è stato protagonista di numerose testate, spesso diverse tra loro.

Se la versione classica, e in fondo la più convincente, vede Jonah inserito in contesti tipicamente western, non sono mancate interpretazioni fantascientifiche ed horror del character. Prima del reboot i bravi Jimmy Palmiotti e Justin Grey avevano varato un mensile che presentava le ambientazioni che i fan amavano: saloon, indiani, inseguimenti nelle praterie, sparatorie, insomma tutti gli ingredienti di un western degno di questo nome. E i due autori, spesso coadiuvati alle matite dall’ottimo Phil Noto, fecero un buon lavoro, apprezzato dai fan.

Ma ora ci troviamo nel reboot e se gli sceneggiatori sono sempre Palmiotti e Grey le atmosfere narrative sono cambiate. Del resto, il nuovo comic-book di Jonah, All Star Western, non si concentra esclusivamente su di lui. C’è un co-protagonista, il dr. Amadeus Arkham, colui che fonderà il celeberrimo manicomio Arkham che tanta importanza riveste nell’universo di Batman. E le storie si svolgono nella Gotham City del diciannovesimo secolo. Qui Jonah, abituato agli spazi di frontiera, si sente un estraneo e solo la forza delle circostanze lo costringono a rimanere in una città non meno corrotta di quella contemporanea che ogni mese si può vedere nelle bat-testate.

Palmiotti e Grey hanno inserito pure la spietata e sfigurata Tallulah Black; e la coppia di giustizieri Falco Notturno e Cinnamon, una delle tante incarnazioni di Hawkman e Hawkgirl, e fanno apparire altri personaggi in deliziose storie d’appendice. Le scelte fatte rispondono ovviamente a motivazioni commerciali (Batman è il personaggio di punta della DC) ma tutto sommato i due stanno delineando ottime story-line, gotiche e macabre nell’impostazione, collegando le vicende di Jonah alle perverse macchinazioni della Corte dei Gufi.

La setta criminale che sta dando filo da torcere al Cavaliere Oscuro e ai suoi alleati, infatti, esiste già nella Gotham di Jonah e in questo secondo tp che include i nn. 7-12 di All Star Western la vedremo in azione. I più attenti, comunque, avevano notato che nel volume precedente il perfido Thurston Moody, uno dei villain ricorrenti del serial, abitava in una lussuosa magione adornata da gufi impagliati ma ora la setta esce allo scoperto, cercando di conquistare il potere. Come se non bastasse, Palmiotti e Grey utilizzano un altro concetto del DCU, quello della Bibbia del Crimine. I seguaci del blasfemo volume sono in attività e il cacciatore di taglie dovrà affrontare anche loro assistito da Tallulah Black, Falco Notturno, Cinnamon e un riluttante Amadeus Arkham.

La trama è ben impostata, ricca di azione e colpi di scena, e funziona egregiamente. Inoltre, gli sceneggiatori si divertono a inserire situazioni che richiamano il DCU del presente. Appaiono dunque gli antenati di Bruce Wayne, del Pinguino e di Catwoman; e ci sono rimandi al capolavoro Arkham Asylum di Morrison e McKean.

Alle matite c’è Moritat che con il suo tratto grezzo e ruvido si rivela appropriato e vanno segnalate le backup stories, sempre scritte dal duo Palmiotti/Grey e illustrate da validi penciler. Stavolta potrete leggere un episodio sulle nuove origini di Falco Notturno e Cinnamon con Patrick Scherberger alle matite che, pur non eccezionale, si dimostra funzionale. Poi c’è una storia di Batlash, vanesio e donnaiolo pistolero disegnato dal veterano Josè Luis Garcìa-Lòpez. E il tp si conclude con un episodio dedicato al Dr. Thirteen. Quest’ultimo faceva parte del filone mistico/esoterico della DC ed era integrato nel presente del DCU (apparve nella mini Books of Magic di Neil Gaiman). Palmiotti e Grey presentano la nuova versione inserita nel Far West. Il plot ha una piacevole atmosfera thrilling ed è impreziosito dalle matite oscure e tenebrose di Scott Kolins. Nel complesso, All Star Western è valido e merita un tentativo.


Voto: 6 1/2

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