Rachel Rising vol. 2 – Nel Bene e Nel Malus – Recensione

Pubblicato il 2 Aprile 2013 alle 14:00

Ritorna la splendida saga horror ideata dal geniale Terry Moore: Rachel Rising! Cosa succederà a Rachel e Jet dopo il terribile incidente che hanno subito? E cosa accadrà nell’inquietante cittadina di Manson? Scopritelo in questo secondo tp targato Bao Publishing!

Rachel Rising vol. 2 – Nel Bene e Nel Malus

Autore: Terry Moore (testi e disegni)

Casa Editrice: Bao Publishing

Genere: Horror

Provenienza: USA

Prezzo: € 11,00, 16 x 24, pp. 128, b/n

Data di pubblicazione: febbraio 2013


Terry Moore è uno dei talenti fumettistici statunitensi più significativi degli ultimi anni e devo ammettere con soddisfazione che finora non mi ha deluso. Il suo Strangers In Paradise, l’opera che l’ha fatto conoscere, meriterebbe di essere letta da qualunque estimatore dei comics degno di questo nome. Ho trovato avvincente e appassionante la splendida saga fantascientifica di Echo. E prima che Rachel Rising iniziasse ad essere pubblicato in Italia, avevo molte aspettative ma temevo di rimanere insoddisfatto e mi domandavo: Moore riuscirà a realizzare ancora qualcosa di alto livello, considerando che prima o poi tutti sbagliano?

La risposta è sì. Rachel Rising è una delle serie migliori attualmente disponibili in fumetteria e se fosse un serial televisivo avrebbe un successo senza precedenti. La trama è horror e bisogna specificare che Moore riesce a creare tensione in maniera indiscutibile. Tuttavia, al di là delle situazioni descritte, ciò che innanzitutto mi fa apprezzare Rachel Rising è un elemento che già valorizzava le opere precedenti dell’autore: la meravigliosa caratterizzazione dei personaggi femminili.

E in Rachel Rising sono fondamentali. La storia si svolge nella cittadina di Manson (nome oscuramente allusivo), paese di provincia tranquillo che sembra uscito dall’immaginazione di David Lynch. Ma come ci ha insegnato la fiction recente, non c’è da fidarsi della calma apparentemente idillica. Due amiche, Rachel e Jet, muoiono in un incidente. Tuttavia, già all’inizio di questo secondo volume le vediamo vive e vegete. Qual è la spiegazione? Ci sono forze demoniache che dominano Manson all’insaputa della maggior parte dei cittadini?

Sia come sia, Rachel e Jet devono loro malgrado affrontare la situazione, cercando d trovare una logica. Ma il contesto è complicato anche perché Rachel e Jet non sono le uniche persone strane in circolazione. C’è  un serial killer che si è impadronito del corpo di una bambina di dieci anni e che perciò non può essere definito umano. Non manca una strega, Lilith, che ha parecchi motivi per odiare la collettività di Manson e sembra avercela pure con Malus, demone ancestrale che potrebbe essere la chiave di tutto. La soluzione (o una delle soluzioni) è collegata al passato, a una caccia alle streghe avvenuta secoli fa, e si intuisce che la tematica diventerà determinante man mano che la story-line si dipanerà.

Con il pretesto di un horror, Moore affronta argomenti rilevanti come quelli della fertilità, del bigottismo di stampo fondamentalista, della femminilità in un mondo maschile e dei rapporti interpersonali senza risultare pedante e retorico e senza dimenticare di delineare una trama che fa del ritmo sincopato, dell’azione e dei continui, imprevedibili colpi di scena i suoi punti di forza. Molti dialoghi sono magistrali e farebbero un figurone in un film o in un romanzo e si può solo ammirare il talento dello scrittore.

Moore però va ammirato anche come disegnatore. E i disegni sono l’altro dettaglio che rende Rachel Rising un gioiello. Il tratto è fluido, elegante, delicato, raffinato, semplice nell’impostazione ma espressivo E’ sufficiente, per esempio, prendere in considerazione le mimiche facciali, gli sguardi, i movimenti dei character per comprenderne le emozioni; o ammirare i desolati paesaggi innevati di Manson che evocano, anche nelle sequenze più tranquille, un senso di minaccia incombente che accentua la suspense e che condiziona la storia.

E quando Moore mostra il sangue, le mostruosità, le efferatezze che ovviamente sono presenti, non risulta mai trash e scontato. Last but not least, non si può ignorare il gusto che Moore dimostra nella rappresentazione della delicata e nello stesso tempo perversa e maliziosa bellezza delle donne di Rachel Rising. Insomma, questo secondo tp, come il primo, del resto, è di grande qualità e abbiamo a che fare con un must. Da non perdere.


Voto: 8 ½

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