Grendel vol.1 – Ecco il diavolo – Recensione Panini Comics

Pubblicato il 29 Marzo 2013 alle 12:00

Finalmente torna in Italia la saga di Hunter Rose in una serie di volumi targati Panini comics. In Ecco il diavolo iniziamo a scoprire la storia violenta di Grendel e la sua prima essenziale simbologia.

Grendel 1 – Ecco il Diavolo

Autore: Matt Wagner (testi e disegni)

Casa Editrice: Panini Comics

Genere: Horror

Provenienza: USA

Prezzo: €17,00, 17 x 26, pp. 176, b&n.

Data di pubblicazione: Febbraio 2012


Mi sono avvicinato a questa recensione con molto timore.
Principalmente per due motivi fondamentali.

Il primo è per via dell’autore, Matt Wagner, che non è mai stato tra i miei personali top artist. Il suo stile di disegno non lo proietta certo tra i migliori  e i più gettonati e le storie di questo volume sono rappresentate da uno stile abbastanza acerbo ma comunque essenziale.

Wagner ha sempre giocato le sue storie sul filo del fumetto d’autore (e quindi più ricercato) e il classico canovaccio del fumetto più comune. Se in Ecco il diavolo lo stile grafico è molto essenziale bisogna riconoscere all’autore che con il tempo è riuscito ad affinare il suo stile limitando alcuni difetti grafici ed è stato capace di effettuare una maturazione stilistica di un certo rilievo.

Un grande merito di Wagner è sicuramente quello di aver portato Grendel verso picchi di qualità, verso nuovi orizzonti, davvero inaspettati che in principio magari lo stesso autore non aveva ben chiaro in mente.
Nel primo volume della serie abbiamo solo un primo assaggio di una saga che è durata decenni e sicuramente nel tempo è notevolmente migliorata ed è stata capace di offrire opere grandiose che in questo primo volume ancora non si trovano.

Il secondo motivo del mio timore è Grendel stesso.
Il personaggio ha subito nel tempo uno sviluppo inaspettato e geniale conferendo alla sua figura una sorta di maledizione che si protrae anche nel corso dei secoli.


Hunter Rose (questo il nome del protagonista che si nasconde sotto la maschera di Grendel) nasce fondamentalmente come un’aberrazione agli eroi degli anni ottanta e si fa carico di raccontare storie di violenza, morte, amore e assenza di moralità utilizzando spesso uno stile freddo, disincantato, di straordinaria e subdola efficacia.

A conti fatti però questo primo volume di una splendida collana a firma Panini Comics, risente abbastanza il peso del tempo sia nello stile di Matt Wagner, sia nella concezione ancora ibrida di Grendel e del suo mondo.

Il bello di Gendel arriverà nei prossimi volumi.

Nelle prossime uscite vedremo all’opera artisti di un certo calibro come Tim Sale, James Robinson, D’Israeli e Bernie Mirault e allora vedremo un personaggio che assumerà altre sfaccettature e raggiungerà picchi qualitativi molto elevati.

Il mito di Grendel e di Hunter Rose prenderà davvero vita e allora vedremo che sarà valsa davvero la pena seguire l’evoluzione del personaggio e dello stile del suo creatore.

Mi permetto di chiudere questo pezzo con una richiesta per Panini.
Dopo una piccola ricerca e la consultazione del piano dell’opera, non ho trovato traccia delle Grendel Tales. Miniserie realizzate da grandi autori che hanno presentato storie eccezionali e allargato la simbologia di Grendel come ad esempio Quattro demoni per un inferno di Robinson e Kristiansen e la bellissima Demoni e morti di Macan e Biukovic.
Sarebbe un peccato non vedere ristampate anche queste storie.

Un brindisi agli amici assenti.


Voto: 7

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