Me and My Witch di Shin Arakawa – Recensione JPOP
Pubblicato il 20 Marzo 2013 alle 11:00
Quale destino ha fatto incrociare i cammini di un qualunque ragazzo e di…una strega?!
Me and my witch
Autore: Shin Arakawa
Casa Editrice: J-POP
Provenienza: Giappone, 2011
Genere: shounen, commedia, sovrannaturale
Prezzo: 5,90 €, 12×18, b/n + col., pp.200
Data di pubblicazione: Aprile 2013
Direttamente dalle pagine di Jump SQ, Me & My Witch (traduzione del titolo originale Boku to majo no jikan) è una novità di casa J-Pop: dopo averci portato “Binbougami ga!”, la casa meneghina offre ai suoi lettori uno shounen costellato da citazioni, parodie e strane creature.
Ma procediamo con ordine.
Tsuzuri Enji è uno studente delle superiori fissato con oroscopi e affini, non esce di casa se prima non controlla il sito con l’oroscopo della giornata e i consigli sull’oggetto portafortuna da portarsi appresso. Il manga si apre con quella che dovrebbe essere una giornata super-fortunata per il protagonista. Dovrebbe: convinto che la sorte gli sorrida più del solito, Enji si convince della possibilità di scontrarsi lungo la strada con una ragazza in ritardo, come nei più classici shojo manga. Peccato che questo non sia uno shojo, e dietro l’angolo non si imbatte con una fanciulla, ma con un camion in piena corsa. Le conseguenze sono ovvie: la morte. Dopo una settimana però Enji si risveglia in una strana stanza, i suoi occhi e i suoi capelli sono completamente diversi, sembra più un teppista che il solito spensierato ragazzo.
Ad accogliere il suo risveglio c’è uno strano cane e una strana ragazza, che sembra aver combinato qualcosa col suo corpo. Non ci vuole molto per scoprire in che situazione paradossale Eiji si sia cacciato, la ragazza (Hakuu) spiegherà al malcapitato i retroscena del suo miracoloso risveglio e lo obbligherà anche a lavorare per lei. Lascio a voi scoprire di cosa si tratterrà, ma vi anticipo che Enji si troverà davanti a un mondo fatto di esseri veramente fuori dal comune! Non a caso, Hakuu è conosciuta con il soprannome di “strega”!
Dell’autore Shin Arakawa si sa ben poco, questa è la sua prima opera a capitoli pubblicata su rivista, e lo si nota dal tratto acerbo di alcune illustrazioni e inquadrature; tuttavia lo stile risulta gradevole, soprattutto molto adatto quando si tratta di dar enfasi alle scene divertenti. Sono quest’ultime il punto di forza di questo manga, accompagnate dalle numerose citazioni (dai manga di successo ai film come Ritorno al futuro), che vi strapperanno sorrisi quando meno ve lo aspettiate – ed è questo aspetto che mi ha richiamato alla memoria “Binbougami ga!”, seppur Me and my witch non abbia, per il resto, molto in comune da spartire con lo strepitoso manga di Yoshiaki Sukeno.
La caratterizzazione dei personaggi lascia molto a desiderare in quanto a originalità, mentre la trama, avviata con un classico stereotipo, ha già preso pieghe interessanti: trattandosi del primo volume, non c’è nulla di cui preoccuparsi a mio avviso, e intanto mi limito a consigliarne la lettura a chi cerca una storia poco impegnativa e senza pensieri, sempre con la classica cura a cui J-Pop ha sempre abituato i lettori.