Before Watchmen: Moloch n. 1 – Recensione

Pubblicato il 18 Marzo 2013 alle 13:30

Il controverso progetto Before Watchmen continua ed arriva la miniserie dedicata a Moloch, uno dei più inquietanti villain dell’universo distopico ideato da Alan Moore e Dave Gibbons! Quali sono le origini di Edgar Jacobi? J.M. Straczynski ed Eduardo Risso ci daranno la risposta!

Before Watchmen: Moloch n. 1

Autori: J.M. Straczynski (testi), Eduardo Risso (disegni)

Casa Editrice: RW-Lion

Genere: Supereroi

Provenienza: USA

Prezzo: € 2,50, 16,8 x 25,6, pp. 32, col.

Data di pubblicazione: marzo 2013


Si intuiva che il controverso progetto Before Watchmen avrebbe fatto discutere ma con il passare dei mesi si può affermare con un certo margine di sicurezza che le polemiche si stanno attenuando poiché le miniserie ambientate nell’universo distopico del capolavoro Watchmen e collocate in un periodo precedente quello della leggendaria maxiserie si sono nel complesso rivelate di buona fattura. E lo si deve agli autori coinvolti che si sono avvicinati al mondo del Comico, del Dr. Manhattan, di Silk Spectre e degli altri vigilanti inventati dal Bardo di Northampton con rispetto. Sebbene la DC sia stata spinta da motivazioni commerciali, Before Watchmen può essere interpretato come un omaggio sentito e sincero a un’opera che ha radicalmente modificato il fumetto americano e mondiale.

Come sanno i fan, comunque, le complesse vicende descritte dal Magus includevano tanti personaggi e tra essi c’era Moloch, criminale tormentato e malato di cancro che in precedenza aveva dato parecchio filo da torcere al Comico, a Ozymandias e al Dr. Manhattan.  La DC ha quindi deciso di varare una miniserie imperniata su di lui e incentrata sulle origini di un villain sostanzialmente enigmatico.

A scrivere la storia è J.M. Straczynsky, a molti noto per le sue run dell’Uomo Ragno e di Thor, tra le altre cose, e per il serial tv Babylon 5, attualmente impegnato pure nella pregevole mini di Nite Owl. È Stracz quindi a guidare il lettore nei meandri della psiche disperata e contorta di Edward Jacobi, conosciuto come Moloch, appunto. Trascurato dai genitori a causa del suo aspetto deforme, deriso e maltratto dai coetanei, disprezzato dalle donne, Edward vive l’infanzia e l’adolescenza in maniera sgradevole. Un giorno, recatosi a un circo, rimane affascinato dallo spettacolo di un illusionista e decide che i giochi di prestigio saranno la sua ragione di vita.

Divenuto abile in questa particolare attività, sembra trovare un certo equilibrio ma la crudeltà umana lo porterà alla disillusione e gli anni trascorsi nel rancore si faranno sentire spingendolo a diventare uno dei più perversi criminali degli Stati Uniti. Tra droga, prostituzione e locali a luci rosse, Moloch sperimenta le peggiori abiezioni dell’animo umano, scontrandosi con i Minutemen, il Comico e Ozymandias e sperimentando l’invincibilità del Dr. Manhattan.

La story-line è di fatto un lungo flashback dello stesso Moloch che in carcere ha trovato la fede. Una volta scontata la pena, si pone l’obiettivo di agire una volta per tutte da cittadino responsabile. Ma sulla sua strada ci sarà l’ambiguo e amorale Oymandias e coloro che conoscono Watchmen sanno già cosa aspettarsi. Stracz delinea con abilità la psicologia di Edward e descrive bene la sua metamorfosi interiore: da persona sensibile, infatti, si trasforma in un malvagio privo di scrupoli e la progressiva discesa di Moloch nella degradazione è narrata in maniera efficace. L’autore inoltre inserisce riferimenti biblici e simboli e immagini di impronta cattolica che contribuiscono ad enfatizzare le tematiche della colpa e del peccato che permeano la trama.

Dal punto di vista specificamente narrativo, però, questo primo capitolo mi sembra debole e non succede molto e mi sarei aspettato di più. La parte grafica è di grande qualità e non potrebbe essere diversamente, considerando che il penciler è Eduardo Risso, eccezionale illustratore di 100 Bullets e altri gioielli. Fedele alla sua impostazione noir, Risso rappresenta la mostruosità di Edward, lo squallore dei locali malfamati, l’erotismo volgare delle prostitute e il sadismo degli scagnozzi di Moloch con pochi, incisivi particolari: una stanza buia, uno sguardo, una smorfia, la piega delle labbra, la postura di un corpo, in tavole dalla composizione cinematografica che rimandano alle pellicole noir degli anni quaranta, impreziosite da giochi d’ombra suggestivi.

Di conseguenza, la mini, benché inferiore alle altre appartenenti alla linea Before Watchmen, va presa in considerazione per i disegni. In appendice, inoltre, continua il serial horror dedicato al Corsaro Cremisi con un nuovo capitolo abbellito dalle matite incantate dell’ombroso John Higgins che si occupa pure dei testi sostituendo Len Wein. Da provare.


Voto: 6

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