Fables n. 18 di Bill Willingham – Recensione
Pubblicato il 17 Marzo 2013 alle 08:00
Ritornano le intriganti storie di Fables e stavolta Bill Willingham si concentra sulle incredibili vicissitudini dei figli di Bianca Neve e Luca Wolf! Quale sarà il futuro di quei pestiferi ragazzini? Alcune profezie che li riguardano non sembrano molto rassicuranti!
Fables n. 18
Autori: Bill Willingham (testi), Mark Buckingham, Gene Ha (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Genere: Fantasy
Provenienza: USA
Prezzo: € 15,95, 16,8 x 25,6, pp. 192, col.
Data di pubblicazione: febbraio 2013
Che Fables sia una delle migliori serie Vertigo lo sanno anche i sassi e coloro che seguono sin dal principio le intriganti vicissitudini degli eroi delle fiabe inseriti in un contesto contemporaneo non potranno non essere d’accordo. Quella che anni fa poteva a prima vista sembrare un’idea bislacca si è a conti fatti rivelata vincente, specie se prendiamo in considerazione il fatto che il comic-book ha superato le cento uscite, una sua eventuale chiusura non pare (per fortuna) imminente e ci sono state e continuano ad esserci numerose iniziative editoriali imperniate sull’universo narrativo di Bianca Neve, Luca Wolf, Rosa Rossa e compagnia.
L’ideatore del serial, Bill Willingham, ha delineato story-line complesse e articolate ma leggibili e comprensibili, ricche di misteri, intrighi e sviluppi degni di una soap opera. E Fables può inoltre vantare un cast enorme di character e molti di essi che possono risultare di scarsa importanza di colpo assumono un ruolo rilevante. È il caso, per esempio, della Signora Sprat coinvolta nelle macchinazioni del Signore Oscuro. Ed è altresì il caso dei pestiferi figli di Bianca Neve e Luca Wolf, come i lettori avranno modo di scoprire in questo tp che include i nn. 114-123 della testata originale.
Finora erano quasi sempre rimasti sullo sfondo delle narrazioni principali, sebbene Willingham avesse fatto intuire che la loro natura, un mix di retaggio lupesco e da zefiro, sarebbe stata un dettaglio non trascurabile. Dopo la dipartita del Vento del Nord, padre di Luca, la piccola Inverno è ora la regina dei venti e i genitori non gioiscono. Per giunta, c’erano stati accenni su alcune sinistre profezie che avrebbero coinvolto non solo Inverno ma anche i suoi fratelli. E sono proprie tali profezie a costituire la base narrativa di questa sequenza.
Inverno è alla prese con un addestramento difficile ma succede qualcosa a Therese, una delle sue sorelle. Riceve uno strano regalo, un giocattolo senziente che la convince a seguirlo in quella che si preannuncia essere una lieta avventura. E l’avventura ci sarà ma non si rivelerà tanto lieta. La trama si svolge nel Paese dei Balocchi ma la località non assomiglia affatto a quella della tradizione favolistica. Inutile puntualizzare che non mancheranno i pericoli e la vita della bambina non sarà più la stessa.
La storia inizia con un’atmosfera serena e solare ma presto Willingham, a dimostrazione della versatilità della sua ispirazione, inserisce elementi cupi e dark, a tratti horror, che non mancheranno di emozionare il lettore, e ripesca character che credevamo dimenticati come Lord Mountbatten. E pure Darien, il fratellino di Therese, andrà incontro a un destino impensabile. La sequenza è forse una delle più riuscite dell’intera saga di Fables, non solo per gli ottimi testi di Willingham ma anche per i disegni del grande Mark Buckingham, qui coadiuvato da Steve Leialoha, che con la consueta eleganza e raffinatezza e la costruzione inventiva della tavola rende giustizia alla sceneggiatura.
E bisogna tenere d’occhio i due episodi finali. Qui Willingham approfondisce gli enigmi relativi alle profezie sui figli di Luca e Bianca, scrivendo però una storia situata nel passato del terribile lupo. In questo caso, Bill si collega alle leggende arturiane e al mito della Dama dei Laghi e realizza un gioiello cupo e malinconico di grande valenza suggestiva. Ad accentuare la suggestione contribuiscono i disegni oscuri e ombrosi del grandissimo Gene Ha e basta analizzare l’aspetto intimidente di Luca o il fascino ammaliante e nello stesso tempo inquietante della Dama per comprendere il suo talento. Insomma, per l’ennesima volta Fables si conferma come un prodotto di qualità e nemmeno questo nuovo, importante capitolo può mancare nella libreria degli estimatori di uno dei mensili di punta della Vertigo.