To Love-Ru Darkness Vol. 1 di Saki Hasemi e Kentaro Yabuki – Recensione Star Comics
Pubblicato il 4 Marzo 2013 alle 16:30
Edito da Star Comics, arriva sugli scaffali delle fumetterie nostrane lo spin-off del celebre To Love Ru, manga ecchi-harem della coppia Yabuki – Hasemi.
TO LOVE-RU DARKNESS VOL 1
Autori: Saki Hasemi (storia), Kentaro Yabuki (disegni)
Casa Editrice: Star Comics
Provenienza: Giappone, 2010
Genere e target: shonen, Ecchi, Harem, Commedia, Sentimentale, Scolastico, Fantascienza,
Prezzo: € 4,70, 11,5×17,5, B, 224 pp, b/n e col
Data di pubblicazione: febbraio 2013
Dopo il finale aperto con cui la prima serie si è conclusa, le disavventure dell’ormai sedicenne Riito non accennano a diminuire.
Stavolta il nostro protagonista si ritrova ad essere il bersaglio di Momo, sorellina di Lala, fermamente intenzionata a creare intorno al ragazzo un harem composto dalle sue innumerevoli spasimanti.
Parallelamente forze oscure attuano l’operazione Darkness, con lo scopo di riportare alla sua natura spietata Oscurità d’Oro, ormai fortemente cambiata dopo l’incontro con Riito e Co.
In Giappone l’opera viene pubblicata dal 2010 sul mensile targato Shueisha “Jump SQ” (ex Monthly Shonen Jump) e ad oggi si contano 6 tankobon.
Un omonimo adattamento anime viene trasmesso in Giappone dall’ottobre 2012 ed è tuttora in corso.
Tra il 2011 e il 2012 Star Comics ha distribuito in Italia To Love Ru, prima serie raccolta in 18 volumi.
Benché To Love-Ru Darkness sia presentato come lo spin-off della precedente serie, può esserne considerata a tutti gli effetti la continuazione.
Personaggi come Lala e Sairenji vengono accantonati per dare maggior spazio a vecchie conoscenze, come Momo e Oscurità D’Oro, e new entries come la spietata assassina galattica Mea, che con lo scorrere delle tavole diventeranno i pilastri della narrazione.
TLR Darkeness conserva la natura di gag-manga palesatasi già nella prima serie; tra scene spassose, equivoci e momenti a dir poco piccanti, le due operazioni, inizialmente con obiettivi opposti, giungeranno ad un punto di collisione.
Difatti mentre Momo cerca di includere Oscurità d’Oro nell’harem di Riito, Mea ed il suo master cercano invece di riportare l’assassina intergalattica alla sua originale spietatezza, dando vita ad uno scontro dai risvolti inaspettati.
In particolare Mea con i suoi atteggiamenti sfacciati e provocanti metterà a dura prova il nostro Rito-kun, minando profondamente i suoi freni inibitori.
Kentaro Yabuki si conferma un maestro nel realizzare corpi sinuosi e scene particolarmente esplicite che lasciano il lettore a bocca aperta. Le forme morbide ed accattivanti massimizzano la resa di tavole che spesso e volentieri lasciano ben poco spazio all’immaginazione.
Per sole fumetterie, l’edizione Star Comics non si discosta dal formato economico standard della casa editrice perugina. Il volume è morbido da sfogliare, la brossura è resistente, e la stampa non presenta particolari sbavature.
Se la prima serie può essere considerata la sagra dello stereotipo e dell’inconcludenza, questo primo volume fa ben sperare i fan dell’opera che si auguravano una trama più solida ed intrigante.
Un tratto costante restano le curve esplosive e i bizzarri siparietti comico-ecchi, il tutto condito da scene dall’alta carica erotica che fanno di quest’opera una lettura riservata ad un pubblico adulto.