X-Statix Collection n. 7 – Recensione Marvel Italia
Pubblicato il 11 Febbraio 2013 alle 14:30
Si conclude X-Statix Collection con la miniserie inedita dedicata all’inquietante Dead Girl! Seguite le incredibili vicissitudini della mutante zombie e del Maestro delle Arti Mistiche Dr. Strange in una delirante storia scritta da Peter Milligan e disegnata da Mike Allred!
X-Statix Collection n. 7 – Dead Girl
Autori: Peter Milligan (testi), Mike Allred, Nick Dragotta (disegni)
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Prezzo: € 12,00, 17 x 26, pp. 128, col.
Data di pubblicazione: gennaio 2013
Provate a pensare a Mimo, a Moira McTaggart e all’amatissima Gwen Stacy che ragionano sull’Ulisse di James Joyce. O a Bush Jr. che presenta come suo portavoce una paperella di plastica. A Scott Lang, il secondo Ant-Man, ossessionato dalla pulizia dei tappeti. Al compianto Harry Osborne che si occupa di un ascensore. E a Stephen Strange, il Maestro delle Arti Mistiche dell’Universo Marvel, che fa la spesa al supermercato ed è tormentato da una minaccia insidiosa. E non mi riferisco a Dormammu, al Barone Mordo o ad uno qualsiasi dei suoi nemici ma… a un fastidioso dolore causato dalle emorroidi!
Non sono impazzito. Queste sono solo alcune delle situazioni che potete trovare in questo volume di X-Statiix Collection. E chi se non l’irriverente Peter Milligan avrebbe potuto immaginarle? Il celebrato autore di Shade The Changing Man, Enigma, The Extremist e altri capolavori negli ultimi anni ha realizzato, insieme al penciler Mike Allred, quell’autentico gioiello che è stato X-Statix, serial davvero eversivo per gli standard narrativi dei mensili mutanti.
Panini Comics ha proposto l’intera serie nei primi sei volumi di X-Statix Collection e ora traduce una valida miniserie dedicata a Dead Girl, l’inquietante zombie della squadra. Gli X-Statix di Milligan erano composti da individui che era arduo considerare eroi. Attratti dal successo e dalla fama, avevano personalità eccentriche e discutibili e furono protagonisti di story-line deliranti che non erano altro che una satira dei reality show e del circo mediatico contemporaneo. Tuttavia, il comic-book era troppo strambo per il tipico lettore USA attratto dalle X-vicende e malgrado l’indubbia qualità a un certo punto concluse il suo percorso editoriale.
Ma Milligan aveva ancora qualcosa da dire e in Dead Girl, oltre alla singolare non morta, ripesca altri sorprendenti character di X-Statix: il sensibile Orfano; il rissoso Anarchico e la splendida U-Go Girl. La trama parte dal punto in cui le avventure del team si erano interrotte e i personaggi citati si trovano all’inferno. E non ci sono solo loro, poiché Milligan si diverte ad utilizzare numerosi eroi e criminali Marvel defunti. La mini in realtà cerca di dare una risposta a una cruciale domanda: perché molti giustizieri e parecchi villain spesso muoiono per poi tornare in vita? E come mai succede quasi sempre a quelli più popolari?
Un misterioso cattivo, denominato Patetico, decide di vederci chiaro e di ritornare nel mondo dei vivi, prendendo di mira il Dr. Strange. E ha scelto alleati non di poco conto: Mysterio e Kraven il Cacciatore, tradizionali nemesi dell’Uomo Ragno; Miss America, componente della gloriosa All Winners Squad (e che qui si scopre essere razzista!), l’Anarchico e addirittura l’Antico, mitico mentore di Strange ora divenuto malvagio! Va da sé che le macchinazioni del Patetico coinvolgeranno pure Dead Girl. E se ci sono Dead Girl e l’Anarchico in circolazione, gli altri X-Statix possono essere lontani?
Milligan gioca con un numero consistente di Marvel character in una story-line spassosa e irriverente che forse farà storcere il naso ai puristi. Ma bisogna considerare che Peter fa parte di quella schiera di scrittori britannici che hanno fatto della provocazione la propria cifra stilistica e non c’è quindi da meravigliarsi. Preparatevi perciò a sorbirvi il Pianista e Phantom Rider in versioni impensabili; un Dr. Strange sessualmente represso ridotto a contattare uno psicanalista; o Wong che qui non è il solito domestico servizievole e devoto ma assume atteggiamenti sarcastici e valuta una proposta di lavoro da parte di Reed Richards! I testi di Milligan sono visionari e l’autore non si perita di stravolgere in maniera personale la storica creatura di Stan Lee e Steve Ditko. E ovviamente ci darà dettagli sul passato di Dead Girl finora rimasti nell’ombra.
La miniserie può essere considerata una rivisitazione underground dei comic-book Marvel e i disegni sono appunto di impronta indie. Mike Allred, già penciler regolare di X-Statix, svolge uno splendido lavoro, coadiuvato da Nick Dragotta, con il consueto stile pop alla Lichtenstein che i suoi fan hanno imparato ad apprezzare e con suggestioni cartoon e influssi derivanti dal design, dalla moda e dall’estetica rock. E ci sono omaggi al classico Marvel style e basta osservare il suo Strange per notare richiami al leggendario Steve Ditko. Insomma, Dead Girl è imperdibile e non può mancare nella vostra libreria.
Il tp si conclude con un breve estratto da X-Nation con protagonista il buffo e mostruoso Doop che attualmente compare in Wolverine & The X-Men. Lo scrittore è sempre Milligan, con l’accoppiata Allred/Dragotta alle matite. In questo spiazzante episodio, Doop interroga (a modo suo) vari mutanti dell’isola Utopia per motivi che saranno spiegati nel corso della storia. Peter interpreta in maniera peculiare i cliché della narrativa poliziesca, quelli che gli anglosassoni chiamano ‘whoddunit?’, imperniati su un detective alla Sherlock Holmes che valuta i sospettati di un crimine. Ma dal momento che c’è di mezzo Milligan è facile intuire che non ci sarà niente di canonico.
Per concludere, posso affermare con sicurezza che quest’ultima uscita di X-Statix Collection è da prendere in considerazione. E lo stesso vale per l’intero serial della squadra mutante più strampalata della Marvel.