I Vampire n. 1 – Recensione
Pubblicato il 2 Febbraio 2013 alle 09:00
Ritorna il vampiro Andrew Bennett, uno dei più intriganti personaggi horror della DC Comics! Cosa accade alla tormentata creatura della notte quando si dovrà scontrare con la donna che ama? Ce lo spiegheranno Joshua Hale Fialcov e Andrea Sorrentino!
I Vampire n. 1
Autori: Joshua Hale Fialkov (testi), Andrea Sorrentino (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Provenienza: USA
Genere: Horror
Prezzo: € 12,95, 16,8 x 25,6, pp. 144. Col.
Data di pubblicazione: gennaio 2013
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Nel DCU i personaggi legati al mondo della magia, dell’occultismo e del paranormale hanno avuto un ruolo rilevante e diverse serie dedicate a questi character sono spesso state valide. A differenza della Marvel che non ha mai sfruttato più di tanto il filone esoterico/horror, la DC ha invece fatto scelte opposte e ci ha donato opere considerate pietre miliari del comicdom. Nell’attuale contesto del reboot la casa editrice, oltre a proporre ovviamente comic-book supereroici, ne ha pubblicato altri non imperniati sui giustizieri in calzamaglia. È il caso, per esempio, del mensile di Swamp Thing.
O di quello di Andrew Bennett. Quest’ultima creazione è meno conosciuta della Cosa della Palude o di John Constantine ma è interessante. Inventato da J.M. De Matteis e da Tom Sutton, Andrew Bennett era un vampiro che si opponeva alla stirpe dei succhiasangue e cercava di difendere gli umani dagli attacchi delle creature delle tenebre. Ciò lo rendeva un essere tormentato e dubbioso, fedele alla sua umanità ma consapevole di essere diverso dagli uomini. Ad addolcire la sua non facile situazione c’era Mary, una vampira da lui amata, denominata Regina di Sangue, che condivideva, sebbene riluttante, la sua missione.
Nel corso degli anni, Andrew fu uno dei tanti personaggi che di tanto in tanto apparivano in qualche collana e ora la DC ha ritenuto di dovergli concedere una chance con il mensile I, Vampire. Però ci troviamo nel reboot e qualcosa è cambiato. Innanzitutto, Mary non intende più reprimere la sua natura vampiresca; anzi, vuole cedere al suo istinto, creando eserciti di vampiri in grado di soggiogare definitivamente l’umanità. Malgrado tutto, ama ancora Andrew e vorrebbe averlo al suo fianco ma Bennett non è propenso ad accontentarla. Il risultato è quindi scontato: la coppia si separa e i due saranno acerrimi nemici, benché non abbiano smesso di amarsi.
Ad aiutare Andrew nella lotta contro la Regina di Sangue ci sono il professor Troughton, esperto di vampirismo e suo miglior amico, e la temibile Tig, una ragazza non molto stabile che ha parecchi motivi per odiare i vampiri (compreso lo stesso Bennett). E se finora i bevitori di sangue erano sostanzialmente rimasti nell’ombra, ritenuti una leggenda, adesso tutto cambia poiché le efferate uccisioni di Mary e dei suoi accoliti suscitano orrore tra le autorità e l’opinione pubblica, al punto che John Constantine e Batman entreranno in gioco. Una parte della trama si svolge a Gotham e l’inserimento di un eroe vestito da pipistrello nell’ambito di una saga vampiresca è appropriato (e, ammettiamolo, risaputo, poiché la DC poteva evitare di sfruttare l’eroe in assoluto più di successo del suo catalogo?).
I, Vampire è scritta da Joshua Hale Fialkov che fa un buon lavoro, anche se la serie è un horror piuttosto commerciale. Non mancano sangue, mutilazioni, efferatezze assortite, come è lecito aspettarsi da un prodotto simile, e i testi, pur non rivoluzionari, si leggono con piacere (l’autore usa monologhi alternati riferiti ai vari membri del cast). Questo volume che include i nn. 1-6 della testata originale serve più che altro a impostare le premesse della story-line. Dal punto di vista narrativo, l’aspetto più intrigante è dato dal fatto che la storia è sì horror ma può essere interpretata come una specie di romance macabro e violento (Andrew e Mary, in fondo, si amano anche quando lottano e gli scontri fisici hanno quasi una valenza erotica): ci troviamo perciò sul versante dell’amore maledetto di impronta decadente (con echi del romanticismo e dell’estetica gothic e post-punk con i titoli delle storie che richiamano celebri pezzi degli Smiths, dei Soft Cell, dei Cure e di altre band).
Certo, non è tutto positivo. A volte Fialkov dimostra superficialità, specie nella delineazione di John Constantine che nelle sue mani si riduce a uno stereotipo, lontano anni luce dal furbo e cinico infame che tutti amano. Bennett mette infatti fuori gioco il Magus con una facilità sconcertante, facendo fare la figura del dilettante a un bastardo che invece in passato ha dato filo da torcere ad esseri del calibro di Belzebù e non è uno sprovveduto in fatto di magia e fenomeni soprannaturali. Speriamo che le cose migliorino nei volumi successivi (John non sparirà e si intuisce che la JLA Dark farà la sua comparsa).
I, Vampire è comunque pregevole per la parte grafica, appannaggio dell’italiano Andrea Sorrentino. Il penciler è bravissimo e con il suo tratto oscuro abbellito da suggestivi giochi d’ombra, altamente evocativo e con reminescenze di Jae Lee e Leonardo Manco, realizza un gioiello. Sorrentino riesce a rendere visualmente il tormento interiore di Andrew, la folle brama di potere e di sangue di Mary, la pazzia aggressiva di Tig e il carisma algido e intimidente di Batman con indubbia maestria e bisogna segnalare la riuscita costruzione delle tavole e le vignette a tutta pagina che hanno davvero il pregio di catturare l’attenzione.
Nel complesso, a mio avviso I,Vampire non è da bocciare, malgrado le pecche da me rilevate, e penso che migliorerà in seguito. I fan dell’horror e del ‘lato oscuro’ del DCU potrebbero forse gradirlo e di conseguenza ritengo che si possa concedere una possibilità al serial, almeno per ciò che concerne questa prima uscita.