Recensione Bad Boy – Panini Comics
Pubblicato il 16 Aprile 2010 alle 00:05
Autori: Frank Miller (storia), Simon Bisley (disegni)
Casa editrice: Panini Comics
Provenienza: USA\UK
Prezzo: 9 euro
A cura di Michele Guerrini
È un discorso di carne e sudore. Di ormoni. Frank Miller è pulp. È un feticista del B-Movie. Del sano gusto dell’hard-boiled, prima ancora che divenisse una “colta” operazione commerciale, seppur divertentissima. Tra le sue opere maggiori: Sin City, Give me Liberty, Hard Boiled si possono trovare elementi stilistici comuni a questa opera, uscita nel 1987 sulla rivista GQ.
La storia è..… o meglio non è una storia. È una ripetizione. Costante, indifferente, appena modificata dello stesso copione. Di un “breve” viaggio, dall’ ospedale a casa. In mezzo mostri e donne dotate di bracci cyborg. E la fuga continua di un bambino, ribelle, sporco, in astinenza di nicotina, che cerca ricordi tra brevi dormite e la consapevolezza delle maschere attorno a lui.
È la caduta dall’eden. Il rifiuto di una pace fascista addobbata a madre caritatevole:
“Strano come la parola -libero- significhi sempre qualcosa che non puoi fare”
“Ti perdoniamo, ci hai causato un sacco di guai ma ti perdoniamo”
Il sapore della realtà è molto dickiano (per chi non conoscesse Philip K. Dick vada subito a leggersi il romanzo Ubik), sfumato in molteplici chiavi di lettura. I disegni di Simon Bisley (Lobo, Slaine, ABC Warriors) riescono a dare un taglio oppressivo e incalzante alla narrazione, con una visuale vicinissima ai personaggi, che ci porta a pochi centimetri dalla pelle, dai loro occhi. Conan il Barbaro, fantascienza spazzatura, barboni con elmetti da nazista e dottori di cartapesta, sono le comparse di questa opera che dimostra un Frank Miller abilissimo a creare una dose precisa ed equilibrata di grottesco ed avventura trash.
Naturalmente, da un punto di vista della complessità e della profondità dei temi narrati non possiamo che sottolineare una triste brevità (appena 48 pagine contando alcune tavole e bozzetti molto interessanti), che minaccia l’apprezzamento di un’opera che avrebbe permesso uno sviluppo più approfondito di certe intuizioni. Anche se…. Potremmo interpretare a posteriori questa scelta come il desiderio dell’autore di un maggiore coinvolgimento del lettore, nella costruzione della realtà in cui siamo coinvolti.
Infine, per quanto riguarda l’edizione Panini Comics, niente in particolare da sottolineare, se non la scelta di cambiare la copertina originale dell’opera, con una inedita molto più sullo stile Sin City. La prima è comunque inserita all’interno del volume, mentre la seconda è intrigante nel suo gusto noir.
Voto 7