Cronache Veneziane di Enrico Casarosa – Recensione
Pubblicato il 6 Dicembre 2012 alle 13:00
Rizzoli Lizard propone al suo pubblico il poetico diario di viaggio del talentuoso artista italiano Enrico Casarosa, tra disegni e ricordi accumulati fra Italia e Stati Uniti.
Cronache Veneziane
Autore: Enrico Casarosa
Editore: Rizzoli Lizard
Provenienza: USA, 2008
Formato: 17×24, brossurato con alette, pag. 144, col.
Genere: sentimentale, viaggio
Prezzo: €16,00
Anno di pubblicazione: 2012
Enrico Casarosa, talento tutto italiano in forza a colossi dell’animazione come la Pixar (sua la regia del cortometraggio “La Luna” che apre il fortunato film “Ribelle – The Brave” e nominato all’Oscar), raccoglie i suoi “schizzi di viaggio” in un delicato diario che prende spunto dalla sua visita alla città lagunare, in questa graphic novel dal titolo “Cronache veneziane” (The Venice Chronicles), edita da Rizzoli Lizard.
Ciò che appare immediato al lettore, al primo contatto con quest’opera, è il fatto che non si tratta di un comune memoir di viaggio volto a narrare un susseguirsi di esperienze vissute a Venezia. Pagina dopo pagina, infatti, ci si accorge dell’insolita e piacevolissima formula adottata da Casarosa, il quale solo in prima battuta si preoccupa di far rivivere determinati episodi legati alla visita in Italia, puntando piuttosto ad ampliare la portata del suo fumetto.
“Cronache Veneziane” è a ben vedere un poetico patchwork autobiografico composto di schizzi, disegni, illustrazioni e lavori preparatori che vanno ad inserirsi in modo assolutamente armonioso in un discorso narrativo di più ampio respiro, che abbraccia diversi piani temporali, anche lontani dal momento esatto della visita a Venezia.
Un diario che assume a tratti le sfumature del manga comico, contaminato con l’inconfondibile stile disneyano (vedi la personificazione della coscienza dell’autore), a tratti il gusto e la delicatezza della grande scuola di animazione giapponese (frequenti i richiami a Miyazaki e al suo gruppo), fino a diventare un resoconto dello sforzo creativo alla base della nascita dell’opera stessa, e che, come ogni favola che si rispetti, non manca di intrecciarsi profondamente con le vicende sentimentali dell’autore stesso.
Un flusso di coscienza articolato in appunti e fugaci sessioni di disegno tra l’Italia e gli Stati Uniti, che si tinge del ricordo, e laddove questo non è sufficientemente nitido, integrato e ravvivato dall’invenzione più squisitamente fumettistica. Il tutto, con i toni velati e caldi dell’acquerello su carta, senza inchiostrazione, che sottolineano e amplificano nelle loro pieghe e nelle loro naturali imperfezioni l’assoluta autenticità e genuinità di fondo che attraversa in modo costante questo diario (risolvendo peraltro una delle preoccupazioni più volte espresse da Casarosa in proposito). Una sensazione positiva che permane a lungo nel lettore, anche nello sfogliare le pagine finali, ossia quelle più pensate e meno spontanee dal punto di vista della loro composizione.
Il risultato è non solo un fumetto poetico, ma anche uno sguardo limpido e pieno di stupore sull’Italia e le sue risorse (degno di nota l’incontro con Ivo Pavone e Silvina Pratt), di chi l’Italia l’ha lasciata ma non certo dimenticata.
L’edizione proposta da Rizzoli Lizard è ben curata sotto ogni punto di vista, e include una prefazione firmata da Luca Raffaelli.
In conclusione, “Cronache veneziane” è un diario di viaggio e di vita, impregnato di sentimenti e di fantasia, un piccolo gioiello disegnato che dimostra, ancora una volta, che gli artisti italiani non hanno proprio nulla da invidiare ai loro colleghi americani e/o francesi. Meravigliosamente naif. Consigliato.