The Full Monti di Makkok – Recensione
Pubblicato il 22 Novembre 2012 alle 09:52
Arriva un volume imprescindibile di Makkox! Seguite le tragiche vicissitudini del nostro paese in un’opera dirompente proposta da Rizzoli/Lizard!
The Full Monti
Autore: Makkox (testi e disegni)
Casa Editrice: Rizzoli/Lizard
Provenienza: Italia
Genere: Satira
Prezzo: € 19,00, 16 x 30, pp. 240, col.
Data di pubblicazione: ottobre 2012
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Si parla spesso e a sproposito di autori messisi in luce sul web e in seguito approdati al formato cartaceo. In alcuni siti e nei forum ci sono state polemiche su tali cartoonist partendo da un concetto sbagliato: che cioè siano tutti sullo stesso piano, come se l’individualità fosse un elemento di secondaria importanza. Invece non è affatto così: perché alcuni sono dotati di talento e altri non lo possiedono. Se a ciò si aggiunge che una parte dei suddetti talenti ha scelto di muoversi nell’arduo e difficile terreno della satira politica, il discorso si fa spinoso.
Queste parole mi servono per introdurre un concetto essenziale: Makkox, alias Marco Dambrosio, avrà pure iniziato a diffondere i suoi fumetti sul web e può darsi che per un certo periodo sia stato facile e anche normale confonderlo nel mucchio ma, piaccia o non piaccia, ha talento. E non si tratta di un talento qualsiasi. Il suo è un talento vulcanico ed è sufficiente leggere The Full Monti, pubblicato da Rizzoli/Lizard, per rendersene conto, e se esistono biliosi e invidiosi che non lo sopportano, magari motivati da pregiudizi ideologici, se ne facciano una ragione.
Il volume include tutte le vignette realizzate per la rivista Post e hanno a che fare con un lasso di tempo preciso: si inizia con il settembre del 2011 e si conclude esattamente un anno dopo. E Makkox si occupa dei principali eventi sociali e politici avvenuti nel nostro disastrato paese. Chiarisco subito che certamente si ride leggendo il libro; ma si tratta di una risata amara, tanto che, se si riflette, ci si confronta con l’agghiacciante realtà di una nazione allo sbando: gli ultimi rantoli del governo Berlusconi, l’arrivo di Mario Monti, lo spread, i conflitti, i problemi della Lega Nord, il grillismo dilagante e così via. Makkox comunque non risparmia niente e nessuno e soprattutto non le manda a dire.
Le battute sono caratterizzate da un sarcasmo cattivissimo che a tratti mi ha fatto pensare a certe memorabili produzioni de Il Male. Makkox è spietato non solo quando denuncia la corruzione dei politici; ma pure quando colpisce in maniera graffiante l’ipocrisia di certe aree ideologiche che si considerano eticamente superiori (basta ragionare sulla vignetta relativa alla mancata cittadinanza milanese al Dalai Lama per intuirlo). In un’Italia impazzita che pare aver perduto qualunque possibilità di futuro, Makkox fa sfilare tutti: Berlusconi e il suo bunga bunga; Napolitano che si esprime in dialetto partenopeo; Calderoli con un maialino al guinzaglio; Papa Ratzinger; la Fornero; Bossi, Casini e i vari rappresentanti della sinistra (o presunta tale); e non manca il protagonista principale del libro, Super Mario, l’uomo che tra uno spread e l’altro non si sta dimostrando migliore dei suoi predecessori.
E c’è Makkox, onnipresente voce che assume il ruolo di vero e proprio co-protagonista dell’opera, con i suoi giochi di parole, le frasi acide e corrosive, i rimandi e le citazioni che costituiscono un incessante ed esasperato sberleffo. In alcune pagine, poi, l’autore si dimostra geniale quando attacca qualcosa ricorrendo al trucco di non parlarne direttamente: è il caso della splendida sequenza dedicata al Festival di Sanremo, in cui Makkox dimostra, per omissione, l’assoluta inconsistenza e inutilità di una manifestazione fuori dal tempo. Il tratto grafico dell’autore, inoltre, sporco e volutamente sgradevole ma espressivo come non mai, ha il pregio di catturare immediatamente l’attenzione del lettore, con echi cartoon e influssi underground, e non è altro che l’appropriata raffigurazione visiva dello sfascio attuale.
Insomma, l’ho già scritto ma lo rifaccio: Makkox è un talento vulcanico, alla faccia dei quattro gatti che berciano. Ed è un dato oggettivo. Leggetevi The Full Monti, ridete e pensate. Anche le risate possono avere una valenza eversiva. E di eversione, perlomeno a livello creativo, attualmente c’è gran bisogno.