Before Watchmen: Minutemen n. 1 – Recensione Lion Comics
Pubblicato il 16 Novembre 2012 alle 09:41
Arriva in Italia l’operazione editoriale più discussa e controversa degli ultimi anni: Before Watchmen! Scoprite che cosa è accaduto al gruppo dei Minutemen prima del capolavoro immortale di Alan Moore e Dave Gibbons!
Before Watchmen: Minutemen n. 1
Autori: Darwyn Cooke, Len Wein (testi) Darwyn Cooke, John Higgins (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Provenienza: USA
Genere: Supereroi
Prezzo: € 2,50, 16,8 x 25,6, pp. 36, col.
Data di pubblicazione: novembre 2012
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Come ho avuto modo di scrivere in precedenza, la DC negli ultimi mesi ha fatto parlare di sé, innanzitutto per il reboot che ha avuto l’indubbio merito di porre sotto la luce dei riflettori la gloriosa casa editrice di Superman e Batman. Ma non è finita lì e c’è stata un’altra operazione che ha suscitato un vespaio di polemiche e ha avuto come protagonisti Alan Moore, il più importante autore di fumetti a livello mondiale, altri cartoonist e, last but not least, i lettori.
Quando nell’ormai lontano 1985 Alan Moore e Dave Gibbons realizzarono Watchmen l’intero comicdom non fu più lo stesso e nessuno ha mai messo in discussione la portata innovativa di quel capolavoro. Il Bardo di Northampton chiarì che le vicende drammatiche del Comico, del Dr. Manhattan e degli altri vigilanti erano da intendersi perfettamente compiute e non ci sarebbe stato un sequel, come sia la DC che i fans di Moore auspicavano. E il Magus è stato di parola, dal momento che nel corso degli anni ha sempre rifiutato proposte in tal senso.
I rapporti tra Moore e la DC erano comunque tesi per questioni legate al copyright dei personaggi e dell’opera e quando l’etichetta decise di ideare non un sequel di Watchmen ma alcune miniserie ad esso collegate e ambientate in un’epoca precedente quella della maxiserie, i rapporti con lo scrittore inglese si deteriorarono definitivamente. Non è un mistero che Moore abbia bocciato senza possibilità di appello il progetto Before Watchmen e nelle polemiche sono stati coinvolti pure vari autori. Quanto ai lettori, alcuni hanno storto il naso, appoggiando Moore, e altri hanno accolto l’uscita dei fumetti in maniera positiva.
Ora RW-Lion inizia a stamparli in albetti mensili di trentasei pagine e gli utenti avranno modo di valutarli. Personalmente, ritenevo (e ritengo tuttora) Watchmen inarrivabile; tuttavia, non mi aspettavo qualcosa al livello di quella pietra miliare ma al massimo un tributo che alcuni cartoonist hanno deciso di fare allo stesso Moore e a un affascinante universo narrativo. A giudicare dal primo numero di Before Watchmen: Minutemen, penso di non essermi sbagliato.
Scritta e disegnata dal bravo Darwyn Cooke, la mini si concentra sui Minutemen, glorioso gruppo di supereroi i cui membri, però, nascondevano molte magagne, come rivelato da Hollis Mason, il primo Nite Owl, nella sua biografia. La storia inizia con quest’ultimo alle prese con il capitolo finale del libro e con le perplessità del suo agente, intimorito dalle scottanti dichiarazioni presenti nel testo. Cooke strizza l’occhio ai fan di Watchmen con simboli e immagini che rimandano a quel gioiello (le lancette dell’orologio, per esempio, o il logo del Dr. Manhattan). Ma dopo l’introduzione, conduce il lettore nel 1939, l’anno cruciale che vedrà la nascita del team. Cooke presenta il violento Giustiziere Mascherato; la prima Silk Spectre; lo stesso Nite Owl; il terribile Comico, già perverso e psicopatico; Byron Lewis che Cooke descrive sin dal principio come un uomo instabile; Dollar Bill, che nell’opera di Moore e Gibbons era appena abbozzato; Silhouette che in seguito avrà problemi a causa del suo lesbismo; e Capitan Metropolis.
Cooke delinea una story-line che si preannuncia profonda e articolata e ha la capacità di incuriosire. Inoltre, la storia è chiaramente un omaggio, affettuoso e devoto, a quello che è ritenuto il miglior fumetto di supereroi mai realizzato. Inoltre, Cooke non contraddice assolutamente niente di ciò che già si sapeva; al massimo, fornisce ulteriori dettagli che, rispettando i character, arricchiscono le loro psicologie. E i testi sono intensi e introspettivi così come i dialoghi ben impostati.
I disegni sono validi e chi conosce Cooke vedrà che il suo stile retrò (in questo caso meno cartoon del solito) risulta appropriato per una story-line ambientata nel passato, in un clima da Secondo Conflitto Mondiale, e con giochi d’ombra che richiamano l’estetica noir. In appendice, poi, c’è una chicca: un serial scritto da Len Wein e disegnato da John Higgins che ha come protagonisti i pirati, eroi dello struggente ‘pirate comic’ che il ragazzino di colore leggeva in Watchmen. I testi di Wein sono contrassegnati da liricità notevole e le matite oscure e quasi gotiche di Higgins contribuiscono a rendere suggestiva l’ambientazione. Insomma, al di là di ciò che si può pensare sul progetto nella sua interezza, ho trovato questo primo numero intrigante. Dal canto mio, seguirò la mini dei Minutemen e le altre in uscita questo mese. Da provare.