Pandora Hearts Vol. 1 – Recensione
Pubblicato il 14 Novembre 2012 alle 11:06
Dopo tante peripezie arriva finalmente sugli scaffali delle fumetterie nostrane il manga più famoso di Jun Mochizuki, edito da Star Comics.
Pandora Hearts Vol. 1
Casa Editrice: Star Comics
Provenienza: Giappone, 2006
Target: shonen
Genere: Mistero, Soprannaturale, Avventura
Prezzo: € 4,30 (1,90 € nelle fumetterie aderenti alla promozione), 13×18, B, 192 pp, b/n e col
Data di pubblicazione: 02-11-2012
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Durante la cerimonia di passaggio all’età adulta Oz Vessalius, figlio di una potente famiglia aristocratica, viene attaccato da un gruppo di uomini incappucciati e, nonostante l’intervento di una strana ragazza, viene confinato in una dimensione parallela chiamata “Abisso”.
Questa è popolata da mostruose entità chiamate chain dalle intenzioni tutt’altro che pacifiche. Sarà la stessa ragazza della cerimonia ad aiutare più di una volta Oz ed infine a stringere un contratto con lui. Difatti Alice, sua salvatrice, è a sua volta un chain che condivide con il ragazzino la volontà di far ritorno sulla Terra.
Riusciti in questa impresa si ritroveranno di fronte a Gil, Break e Shalon, tre membri di una misterioso organizzazione chiamata “Pandora”.
Edito in patria dalla Square Enix, l’opera viene pubblicata regolarmente dal 2006 sullo shonen magazine “GF Fantasy” e ad oggi si contano ben 18 tankobon.
Un adattamento anime, composto da 25 episodi e 9 OAV realizzato dallo studio XEBEC, è andato in onda in Giappone nel 2009 e verrà presentato prossimamente in italiano da Yamato Video.
Come ricorderete, durante il “Lucca Comics 2011” la Planet Manga aveva annunciato “Pandora Hearts” tra le novità 2012, salvo poi smentirne la serializzazione qualche mese dopo con un comunicato stampa.
Alla fine è stata Star Comics ad accaparrarsi la licenza del manga, iniziandone la pubblicazione il 2 novembre 2012.
L’intera storia già dalle prime battute è avvolta da una spesso alone di mistero: il peccato di cui è accusato Oz e lo strano personaggio collegato all’orologio, i ricordi perduti di Alice, i reali obiettivi di Pandora… Insomma tanti spunti per instillare nel lettore la voglia di continuare seguire gli sviluppi delle vicende, un risultato a cui contribuisce una narrazione coerente e ben articolata.
Evidenti sono i richiami ai romanzi di Lewis Carroll (“Alice nel Paese delle Meraviglie” e “ Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”): gli scenari onirici con cui viene rappresentato l’ “Abisso”, la personalità stravagante di Break, il nome stesso di Alice ed il suo alter-ego dalle fattezze di un coniglio.
La caratterizzazione dei personaggi è ben accennata in questo primo volume: Oz è un ragazzino più maturo per la sua età che, dopo un’infanzia spensierata, si ritrova dapprima ad essere scaraventato in una dimensione parallela popolata da strane creature e successivamente a legarsi ad una strana organizzazione per capire il motivo del suo esilio; si potrebbe invece inquadrare la figura di Alice, rischiando di cadere nel superficiale, nello stereotipo della “tsundere”: la giovane infatti è si un chain scontroso dotato di un incredibile potere, ma prima di tutto è una ragazza alla ricerca dei ricordi da cui è stata separata con la forza; e poi Gil, il suo fedele servitore consumato dal rimorso e da un terribile segreto; Break e Shalon, emissari di Pandora dagli intenti poco chiari e dalla stravagante personalità.
L’ambientazione gotico-vittoriana offre all’autrice l’occasione per dar sfoggio di tutta la creatività ed abilità tecnica.
Il tratto è pulito e ben curato, le tavole sono ben rifinite e curate, ricche di dettagli, in particolare per quel che riguarda gli abiti dei vari personaggi.
Le atmosfere cupe e le scene d’azione sono rese con grande efficacia, gli sfondi sono quasi sempre solo accennati e ciò ci permette di focalizzare maggiormente l’attenzione sui personaggi.
L’edizione Star Comics è quella classica da fumetteria senza sovraccoperta: l’albo si presenta morbido e dalla rilegatura resistente con una lievissima trasparenza della carta; non si segnalano particolari difetti di stampa se non leggere tracce di inchiostro che residuano sulla dita. Presente una pagina a colori in apertura, segnalo che l’illustrazione sul retro della copertina è diversa da quella del fronte.
Per concludere chi si appresta alla lettura di questo manga si troverà di fronte una storia avvincente ed intrisa di mistero dove non mancheranno simpatici siparietti comici e momenti di toccante introspezione.