Mieruhito – Ghost Visions vol. 1 – Recensione
Pubblicato il 12 Novembre 2012 alle 12:08
Dopo Psyren, la Star Comics ci propone il primo shonen manga scritto e disegnato da Toshiaki Iwashiro.
Mieruhito – Ghost Visions vol. 1
Casa Editrice: Star Comics
Provenienza: Giappone, 2005-2006
Target: shonen
Genere: azione, sovrannaturale, commedia
Prezzo: € 4,20, 11.5X17.5 , B, 192 pp
Data di pubblicazione: 17 Ottobre 2012
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Himeno Okegawa è una liceale appena trasferitasi a Tokyo per frequentare un istituto privato. Da poco arrivata nella capitale viene aggredita da un’entità demoniaca dalle sembianze di un delfino: lo stesso demone che le aveva “promesso” di divorarla quando era bambina.
La ragazza viene fortunatamente salvata dall’intervento di Myojin, un alquanto particolare esorcista e guida per spiriti smarriti.
Successivamente Himeno scoprirà, con sua grande sorpresa, che l’uomo a cui deve la vita è anche il proprietario di Villa Utakata, pensione dove la ragazza ha affittato una camera e che si rivelerà essere un luogo di rifugio per altre entità spirituali.
La vita quotidiana di una sedicenne scombussolata da fantasmi ed esorcisti non è certo un mix innovativo, ma a rendere una storia più o meno avvincente è come questi elementi si combinano tra loro.
Il primo approccio di Himeno col mondo del soprannaturale non è certamente dei migliori, il che giustifica la sua diffidenza verso gli spiriti in generale, una diffidenza che però sarà vinta conoscendo mano a mano i vari inquilini di Villa Utakata.
Questa viene gestita a mo’ di pensione da Myojin, un esorcista dal cuore tenero e dallo stile sui generis che intrattiene rapporti di amicizia con i fantasmi. Egli quindi, a seconda delle necessità, impersona il doppio ruolo di esorcista e di guida per spiriti smarriti, accogliendo nella sua residenza Eiji e Azumi, bambini-fantasma senza un luogo a cui tornare e ancora legati dai rimpianti al mondo dei vivi.
L’autore non tralascia una caratterizzazione che si presenta graduale e che in questo primo volume risulta sufficientemente delineata.
La costante presenza di spettri nel susseguirsi delle vicende apre non poche opportunità al tema della solitudine e del rimpianto, senza per questo trascurare le scene di combattimento con entità demoniache che per adesso non risultano particolarmente articolate.
Interessante e utile il trafiletto che puntualmente ci informa della tipologia di spirito che il nostro esorcista si appresta da affrontare.
Il tratto è pulito, essenziale, a tratti spigoloso ma gradevole. Gli sfondi quando presenti sono ben curati ma nulla di eccezionale.
L’edizione Star Comics è quella classica da fumetteria senza sovraccoperta. L’albo si presenta morbido, dalla rilegatura resistente e senza particolari problemi nella scansione e stampa delle tavole.
Tirando le somme la trama è sicuramente qualcosa di già visto e, tra quelli del suo genere il manga non spicca per originalità. Nonostante ciò la lettura è piacevole e viene instillata quel po’ di curiosità per l’evolversi delle vicende.
Il manga è consigliato per lo più ai fan di Toshiaki Iwashiro, essendo questa la sua prima opera, o a chi ha intenzione di seguire una serie leggera e senza troppe pretese.