Arrivare a Te Vol. 1 – Recensione

A tre anni dalla sua prima ed incompleta pubblicazione in Italia, riecco approdare sugli scaffali delle edicole e fumetterie il manga di Karuho Shiina “Arrivare a te”, a cura della casa editrice Star Comics.
Un lieto ed atteso evento per gli appassionati dello shojo che, dopo lo stop dato alla serializzazione da parte della Planeta DeAgostini, hanno potuto intrattenersi con ben due adattamenti anime e un live action prodotti tra il 2009 e il 2011.

Arrivare a Te Vol. 1

Autore: Karuho Shiina

Titolo originale: Kimi ni todoke

Provenienza: Giappone, 2006

Target:  shojo

Genere: scolastico, sentimentale

Editore: Star Comics

Prezzo: € 4.30, 11.5×17.5, B, 208 pp, b/n

Data di pubblicazione: 3 ottobre 2012

Sawako Kuronuma è una liceale semplice, gentile ed estremamente introversa dai lunghi capelli neri. Ma il suo modo di porsi particolarmente tetro e la sua somiglianza alla ragazza di “The Ring” le hanno fatto guadagnare il soprannome di Sadako sin dalle elementari.
Ragazzi e ragazze la tengono costantemente a distanza, pensando che la povera ragazza abbia la capacità di maledire chi gli sta intorno, cosa ovviamente non vera.
L’unica persona che sembra indifferente alle dicerie è Shouta Kazehaya, un ragazzo solare ed affascinante, dotato di una spiccata capacità di fare amicizia.
Sarà proprio quest’ultimo a innescare in lei la scintilla del cambiamento, rompendo per primo il muro invisibile che separa Sawako dal mondo che la circonda.

L’opera si inquadra nel sempreverde genere scolastico-sentimentale, arricchito da situazioni piacevoli e spassose.
Grazie all’antitesi tra la sua reale natura e la visione che ne hanno i compagni di classe, la protagonista ispira simpatia sin da subito, nonostante i suoi frequenti voli pindarici (a voler essere signorili! XD) sparsi nel volume.
Sawako e Kazehaya sono senza dubbio il perno centrale del manga. I due protagonisti infatti saranno soggetti ad un lento, a volte anche troppo, processo di trasformazione che porterà inesorabilmente a farli avvicinare, cammino questo non scevro da difficoltà ed imprevisti.
Infatti se da una parte Sawako deve fare i conti con totale inesperienza sui rapporti interpersonali, Kazehaya avrà la responsabilità non solo di infrangere il muro di solitudine che circonda la ragazza, ma anche il superamento del suo imbarazzo verso l’altro sesso.
Ad ogni modo non mancheranno incomprensioni e l’onnipresente terzo incomodo che probabilmente farà la sua comparsa in grande stile nel secondo volume.
Intorno alla giovane coppia non manca un piccolo universo parallelo costituito da amici vecchi e nuovi che, oltre a contribuire in modo determinante allo sviluppo della storia, avranno in seguito l’occasione di diventare i protagonisti della narrazione.

Il chara-design è molto piacevole e ben curato, contraddistinto da un tratto leggero e coinvolgente e da una equilibrata presenza dei tipici elementi grafici del genere shojo.
Gli sfondi sono solitamente assenti o essenziali sia per focalizzare l’attenzione del lettore sui protagonisti della scena, sia per evitare un affollamento del riquadro, già di per sé saturo di dialoghi e dei pensieri della nostra protagonista.

L’edizione Star Comics risulta più curata rispetto alla precedente della Planeta DeAgostini dove erano comuni grossolani errori di lettering e un moiré più marcato.
Il volume è morbido da sfogliare, la brossura è resistente e la stampa presenta piccole imperfezioni che però non inficiano la scorrevolezza della lettura.

In conclusione “Arrivare a te” è prodotto estremamente valido nel suo genere. I personaggi sono ben curati e le scene, anche se a tratti banali e a mio avviso troppo kazehaya-centriche, risultano coinvolgenti dal punto di vista narrativo e a volte davvero mirabili dal punto di vista tecnico.
Nonostante un plot base stereotipato, l’opera cattura il lettore per la lenta ma continua evoluzione di trama e personaggi, il tutto stemperato da gag divertenti e sprazzi di vita scolastica.

Voto: 7