Vertigo Hits n. 10: Fables n. 17 – Recensione
Pubblicato il 25 Ottobre 2012 alle 13:00
Continuano le avvincenti avventure delle Fiabe ideate dal geniale Bill Willingham! Chi sostituirà il defunto Vento del Nord? E che ruolo avranno i pestiferi figli di Bianca Neve e Luca Wolf? E cosa accadrà a Bufkin alla guida di una rivoluzione?
Fables n. 17 – L’Eredità del Vento
Autori: Bill Willingham (testi), Mark Buckingham, Rick Leonardi, Ron Randall, P. Craig Russell, Zander Cannon, Jim Fern, Ramon Bachs, Adam Hughes (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Provenienza: USA
Genere: Fantasy
Prezzo: € 12,95, 16,8 x 25,6, pp. 144, col.
Data di pubblicazione: 17 ottobre 2012
Con il passare del tempo Fables si conferma come una delle serie Vertigo più avvincenti mai realizzate e le vicende delle Fiabe fuggiasche impegnate a sventare le diaboliche macchinazioni del perfido Avversario, alias Geppetto, sono ormai entrate nel cuore di tanti lettori. Tuttavia, quando la story-line imperniata proprio sulla guerra contro l’Avversario si concluse, diversi fan (me compreso) notarono un calo di ispirazione del geniale scrittore del comic-book, Bill Willingham.
Ma si trattò di una falsa impressione. Bill, infatti, si era limitato a impostare premesse che avrebbero implicato modifiche nello status quo dei personaggi e la nascita di ulteriori sviluppi narrativi. Al posto dell’Avversario, infatti, Luca Wolf e compagni hanno dovuto affrontare il terribile Signore Oscuro che ha distrutto Favolandia, costringendo i suoi abitanti a rifugiarsi nella Fattoria gestita da Rosa Rossa. L’amato Boy Blue è morto. Lo stesso dicasi per il Vento del Nord. E sebbene la minaccia del Signore Oscuro sia stata sventata, la perfida Signora Spratt è ancora in circolazione e ha pessime intenzioni nei confronti delle Fiabe.
Questo diciassettesimo tp che include i nn. 108-113 del comic-book originale può senza ombra di dubbio essere annoverato tra i migliori finora pubblicati. Willingham si concentra sulle conseguenze provocate dalla morte del Vento del Nord. Gli Zefiri al suo servizio ritengono che debba esserci un successore e che vada scelto tra consanguinei del capriccioso dio. Luca Wolf, pur essendone il figlio, non può essere preso in considerazione poiché la sua natura lupesca è predominante. Di conseguenza, uno dei figli di Luca e di Bianca Neve dovrà per forza essere il nuovo signore dei venti. Ma che succede se i due non sono d’accordo? E cosa accade quando altre divinità dei venti si fanno vive per reclamare l’ambito titolo?
Come se non bastasse, una profezia dell’inquietante streghetta Ozma potrebbe complicare la situazione e ritorna in gioco l’ex Frau Totenkinder, ora Campanula, in compagnia dell’amato Dunster Happ; d’altro canto, la farsesca scimmia Bufkin è finita in un’altra dimensione in compagnia di bizzarri esseri e assume addirittura il ruolo di leader di un movimento rivoluzionario. E per giunta arrivano new entries come, tra le altre, il Grillo Parlante e la Piccola Fiammiferaia. Bastano questi accenni per intuire quanto sia vulcanica l’inventiva di Willingham che realizza una story-line piena di ironia con i consueti dialoghi spassosi che i fan hanno imparato ad apprezzare.
Il tp è pregevole anche dal punto di vista grafico. Il penciler regolare della serie, Mark Buckingham, realizza uno splendido lavoro con la proverbiale abilità, il lay-out inventivo delle tavole e la sublime caratterizzazione dei personaggi. L’unico elemento un po’ negativo è dato dal fatto che le matite sono inchiostrate a volte da Steve Leialoha e a volte da Andrew Pepoy che tendono a modificarne il tratto, dando un’impressione di discontinuità visiva. Ma è un dettaglio che non compromette la qualità complessiva del volume.
Vanno segnalati pure l’episodio finale, imperniato su un sogno di Rosa Rossa (e ci sono elementi che Willingham approfondirà in futuro), e la deliziosa appendice composta da storie auto-conclusive caratterizzate da un’impostazione quasi borgesiana e impreziosite dall’arte di vari maestri (cito il grande P. Craig Russell, l’elegante Adam Hughes e l’ottimo Rick Leonardi). Non vanno trascurate nemmeno le stupende cover di Joao Ruas.
In poche parole, il livello di Fables continua ad essere elevato ed è una lettura imprescindibile per ogni amante del buon fumetto.