Batman Universe n. 5: Birds of Prey n. 2 – Recensione
Pubblicato il 15 Ottobre 2012 alle 11:00
Continuano le dirompenti e rocambolesche avventure della nuova formazione delle Birds of Prey! Scoprite cosa accadrà a Black Canary, Poison Ivy, Starling e Katana alle prese con i terribili Purificatori! E arriva anche la deliziosa Batgirl!
Batman Universe n. 5 – Birds of Prey n. 2
Autori: Duane Swierczynski (testi), Jesus Saiz (disegni)
Casa Editrice: RW-Lion
Provenienza: USA
Genere: Supereroi
Prezzo: € 9,95, 16,8 x 25,6, pp. 96, col.
Data di pubblicazione: 28 settembre 2012
Tra le varie serie del reboot DC quella dedicata alle Birds of Prey è stata una lieta sorpresa. In precedenza, il comic-book aveva avuto momenti interessanti e molti si erano entusiasmati con la graffiante run di Gail Simone. L’attuale scrittore della testata, Duane Swierczynski, ha ripreso le atmosfere noir e all action che avevano contrassegnato le avventure delle singolari anti-eroine, mixandole però con intrighi complessi e poco prevedibili.
E lo conferma questa uscita che comprende i nn. 5-8 del mensile originale. L’attuale squadra è composta dalla splendida Black Canary, dall’orientale Katana, dalla terribile Poison Ivy e da un nuovo, intrigante personaggio, la sexy e sfacciata Starling. Tuttavia, dal momento che ci troviamo nel reboot, le cose sono cambiate: Black Canary, per esempio, è ricercata dalla polizia per un motivo sconvolgente che si scoprirà al termine dell’ottavo episodio; l’equilibrio di Katana è instabile, considerando che è convinta che l’anima del defunto marito risieda nella sua letale arma da taglio; le motivazioni di Poison Ivy, da sempre una criminale, sono misteriose ed è inconsueto vederla nelle vesti di giustiziera; e la sconosciuta Starling è una mina vagante con un passato problematico alle spalle.
Ciò che più intriga di Birds of Prey sono i difficili rapporti che legano le bad girls. Tra esse non esiste autentico cameratismo; anzi, la diffidenza reciproca costituisce l’elemento narrativo che influenza le psicologie dei character. Inoltre Swierczynski gioca con i misteri tramite vaghe allusioni e astrusi riferimenti che verranno sviluppati in seguito. In poche parole, l’autore, con il pretesto di una lotta senza esclusione di colpi contro il gruppo eversivo dei Purificatori, sta costruendo una story-line avvincente e articolata.
Lo script è poi ulteriormente valorizzato dai continui e spiazzanti colpi di scena: in questo numero si scopriranno verità impensabili sul conto del giovane medico Trevor Cahill che pareva attratto da Black Canary; si verrà a sapere che pure Poison Ivy ha qualcosa da nascondere; e un ruolo rilevante nella trama lo giocherà Batgirl che diverrà un’altra componente della squadra (ma le cose non andranno lisce). I testi sono ironici e pieni di umorismo e i dialoghi irriverenti e sopra le righe.
Per quanto riguarda i disegni, il penciler regolare del serial, Jesus Saiz, aveva già svolto un ottimo lavoro negli episodi precedenti. Ma adesso, grazie alle chine del bravo Javier Pina, raggiunge livelli superiori. Saiz si dimostra efficace nella costruzione del lay-out e nelle sequenze d’azione, con uno stile fluido e dinamico, classico ma non privo di sperimentazioni prospettiche e visive. E rappresenta in maniera egregia l’avvenenza delle Birds of Prey, dando a mio parere il meglio di sé in questo senso con l’irresistibile Starling.
Birds of Prey è un fumetto di intrattenimento e stop; ma c’è qualità e sarebbe un peccato trascurarlo. Se amate quindi le ragazzacce di impostazione Image e le vicende di spie e di organizzazioni malvagie con armi letali, ambientazioni hi-tech, insidie informatiche e roba del genere, questo è il prodotto che fa per voi.