Controcorrente n°29 – Lo strano caso del dott. Land
Pubblicato il 12 Ottobre 2012 alle 13:30
Molti di voi l’avranno già notato, ma oggi mettiamo sotto i riflettori il disegnatore Greg Land e il suo modo di fare fumetti. Tra il citare e il copiare esiste una linea sottilissima ma se poi si aggiungono anche le pose tratte dai film zozzi…
Nella mia pluridecennale carriera di vorace lettore di comics non ricordo nessun caso simile a Greg Land.
Il nostro autore fa il suo esordio come disegnatore su Stormquest, per la Sky Comics. Nel 1995 inizia a lavorare per la DC, disegnando varie testate tra cui spiccano Birds of Prey, Supergirl e Nightwing. Poi passa a disegnare Sojourn per la defunta Crossgen di Mark Alessi e, infine dal 2008 si alterna alle matite con altri disegnatori sulla testata Uncanny X-Men della Marvel.
Una carriera di tutto rispetto dunque per il nostro disegnatore che, a prima vista, con il tempo è riuscito a padroneggiare un certo stile disegnativo molto accattivante soprattutto nelle sue figure femminili.
Però solo “a prima vista”.
Infatti è da un po’ di tempo che quando leggo le sue storie degli Uomini-x mi assale una strana sensazione di già visto, come se a volte mi si presenti un certo tipo di dejà vu.
Finalmente qualche giorno fa mi sono deciso di fare una piccola ricerca in internet sull’arte di Greg Land e ho scoperto (molto tardivamente, direte voi) che nel mio piccolo avevo una certa ragione.
Di siti e blog che parlano di Land e del suo modo di fare fumetto ce ne sono centinaia e tutti che parlano dello stesso argomento.
Mi permetto di aggiungere che tra il copiare e il citare esiste una linea sottilissima, e prima di giudicare bisogna effettivamente avere una idea adeguata dell’argomento.
Di Greg Land ho letto solo le sue storie per X-Men e ho visto qualche copertina realizzata per la Marvel, quindi non mi permetto di giudicare il suo operato.
Direi che possiamo fare cosi, io vi allego qualche immagine presa in giro liberamente dalla Rete e questa volta sarete voi a giudicare se Greg Land sia effettivamente un copione oppure no.
Poi ci sarebbe anche quell’altra annosa questione che Land disegna le sue figure femminili ispirandosi in modo quasi esplicito ai film zozzi.
Magari di questo se ne riparlerà in un’altra occasione.
Un brindisi agli amici assenti.