Samuel Stern 21 – Il demone che cadde sulla Terra

Torna carica di demoniache meraviglie l’Agenzia in questo numero 21 di Samuel Stern, dal titolo “Il demone che cadde sulla Terra”.
Cadde e non riesce a tornare in Legione per qualche strano motivo… o semplicemente perché sono in sovrappiù.
Samuel viene contattato alla dylandog maniera nella libreria dove lavora da una donna sessantenne (all’incirca) che ha appena perso il padre. Quest’ultimo aveva dentro di sé un demone che, una volta morto il corpo ospite, è rimasto incastrato nella nostra dimensione: una specie di omino rinsecchito e sofferente che riconosce in Stern l’unico capace di riportarlo alla sua dimensione.
Una volta giunto sul posto per controllare la condizione di questo demone, sopraggiunge anche Gillian, capo dell’Agenzia (che abbiamo già avuto modo di conoscere nei numeri 7 e 13), venuto a prelevare il demone per analizzarlo.
L’Agenzia sta ormai da tempo monitorando degli strani avvenimenti: normalmente, una volta che muore il corpo ospite, il demone torna in Legione per poi riassegnarsi un nuovo corpo sulla Terra. Ma da un po’ di tempo, i demoni rimangono sulla Terra e non riescono a ritornare alla loro dimensione, rischiando di deperire sempre più velocemente.
Gillian teme che questo fenomeno si verifichi a causa di una saturazione del numero massimo di esseri all’interno di Legione: un problema di sovrappopolazione comune a entrambi le dimensioni.
Mentre l’Agenzia sfrutta l’essere per scoprire i punti di cedimento della linea di divisione tra Terra e Legione, Uriel e Isobel (vi ricordate Samuel Stern 4?) mettono a ferro e fuoco l’Agenzia pur di mettere le mani sul demoniuccolo rinsecchito.

Conosci il tuo nemico

E noi, grazie ai creatori-sceneggiatori-tuttofattori di Fumasoli, Filadoro e Savegnago finalmente conosciamo i veri nemici di Legione, quelli dell’Agenzia, quelli di Samuel, insomma: scopriamo poco alla volta le carte delle alleanze che sarebbe meglio stringere, alcune meglio di altre.
I Tre Parchi hanno tra le mani il filo della vita di Samuel Stern e a volte lo accarezzano con le forbici segna-vita tipiche delle tre sorelle della mitologia greca: inseriscono sempre nuovi dettagli sul pericoloso cammino che si sta delineando nell’esistenza dell’esorcista di Edimburgo, circondandolo di alleati sinistri e nemici troppo invisibili.
Luigi Zagaria e i suoi neri ritraggono alla perfezione il dolore di un essere di un altro mondo, che non prova le stesse sensazioni di un umano. Il disegnatore descrive con immagini chiare il labirinto sotterraneo che è l’Agenzia (o, pare, una delle sue succursali) e spaventa con le sue rappresentazioni di entità demoniache e agenti dalla testa a forma di stella marina.
La copertina di questo mese sorprende nella sua terrificante tranquillità: se negli scorsi mesi Samuel ha dovuto liberarsi da mani appiccicose, cannibali, oscure presenze proto-religiose, stavolta viene sbirciato da lontano dall’occhio curioso del lettore, mentre ascolta tranquillamente lo sfogo di un demone-cliente.
Quindi fin dalla copertina percepiamo un atteggiamento di partecipazione passiva agli eventi che lo attenderanno nelle successive 96 pagine: per quale motivo? Perché stavolta tocca a noi mettere a posto tutti i pezzi del puzzle.
E mentre noi giochiamo con le tessere della sua vita, Samuel rimane lì, su quel tavolo, a fare il suo sporco lavoro nell’attesa che noi lo raggiungiamo con la risposta sulla sua esistenza: chi è il vero nemico?
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