Dragon Ball rivela un segreto oscuro: il Supremo Kai nasconde un nome e origini inattese
Origini oscure
Pubblicato il 26 Novembre 2024 alle 13:00
Con Dragon Ball Daima, il Supremo Kai svela il suo vero nome e le sue origini legate al Regno dei Demoni, ampliando la mitologia della serie.
L’anime Dragon Ball Daima sta rivoluzionando il canone della saga, portando alla luce dettagli inediti sulle origini di personaggi iconici. Nel suo ultimo episodio, viene svelato che il Supremo Kai, noto anche come Shin, ha un nome demoniaco: Nahare. Questo dettaglio, apparentemente semplice, apre le porte a una comprensione più profonda delle sue radici e del suo ruolo nell’universo di Dragon Ball.
Il Supremo Kai e le sue origini nel Regno dei Demoni
Durante la sua avventura con Goku Mini nel Terzo Mondo Demoniaco, il Supremo Kai rivela che la sua razza, i Glind, proviene dal Secondo Mondo Demoniaco. Questo gruppo di demoni, tradizionalmente considerato superiore a quelli del Terzo Mondo, è strettamente legato a un albero speciale da cui nascono e può sopravvivere solo con acqua. Sebbene i Glind siano riusciti a lasciare il Regno dei Demoni per diventare divinità in diversi mondi, questa origine li ancora profondamente al loro passato oscuro.
Nel corso della serie, Nahare mostra un rapporto conflittuale con le sue radici. Non usa quasi mai il suo vero nome e sembra distaccato dal Regno dei Demoni, preferendo il soprannome Shin che gli è stato dato sulla Terra. Tuttavia, durante un momento significativo nell’episodio 7, Panzy, una compagna di viaggio, chiede esplicitamente il suo nome demoniaco. Dopo aver rimosso un collare che teneva Panzy prigioniera, Nahare, in un momento di vulnerabilità, svela il suo vero nome, causando un mix di sorpresa e disagio tra i personaggi.
Un passato dimenticato e una cultura perduta
Questa rivelazione non è solo un dettaglio nominale, ma un riflesso di come il Supremo Kai si sia allontanato dalle sue origini. La sua reticenza nel riconoscere il proprio passato demoniaco potrebbe essere dovuta ai secoli trascorsi nel mondo esterno, dove i Glind hanno assunto ruoli divini, perdendo il legame con il loro retaggio. Nahare sembra quasi imbarazzato dalle sue origini, un conflitto che emerge chiaramente nel confronto con Panzy e Goku Mini.
La serie suggerisce anche che Nahare non è solo. Il Supremo Kai fa cenno ai suoi “fratelli” Glind, Degesu e Dr. Arinsu, aprendo la porta a future esplorazioni su come questa razza demoniaca sia riuscita a migrare verso il multiverso e a diventare divinità. Questi elementi aggiungono profondità al personaggio e pongono nuove domande sulla cultura e la storia dei Glind.
Il Supremo Kai come ponte tra mondi
Il ritorno di Nahare nel Regno dei Demoni in Dragon Ball Daima lo costringe a confrontarsi con il passato che aveva lasciato alle spalle. Questo viaggio non è solo fisico, ma anche simbolico: il Supremo Kai sta diventando il ponte tra il mondo dei demoni e quello esterno. Questo tema di riconciliazione con le proprie origini arricchisce la narrazione e offre ai fan una nuova prospettiva su un personaggio che è sempre stato avvolto nel mistero.
Perché le radici demoniache del Supremo Kai sono importanti?
La scelta di Akira Toriyama di rendere il Supremo Kai uno dei protagonisti di questa nuova serie non è casuale. La sua posizione unica tra i due mondi lo rende perfetto per esplorare le dinamiche tra il Regno dei Demoni e il multiverso di Dragon Ball. La scoperta del suo nome e delle sue origini serve non solo a espandere il canone, ma anche a sottolineare il conflitto tra il passato e il presente del personaggio.
Con Dragon Ball Daima ancora in pieno svolgimento, è probabile che Nahare giochi un ruolo cruciale nello svelare ulteriori segreti del Regno dei Demoni e nel definire nuovi equilibri tra le forze in gioco.