One Piece: Eiichiro Oda descrive l’aspetto biologico dei Braccialunghe
Pubblicato il 14 Novembre 2024 alle 14:00
One Piece è in corso dal oltre vent’anni, con Eiichiro Oda che ha debuttato sulla rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha nel 1997 con le avventure di Rufy Cappello di Paglia. Il protagonista nel corso del suo cammino per diventare il Re dei Pirati e realizzare il suo sogno, ha affrontato tanti nemici e visitato tanti luoghi. E sicuramente la fase del manga che ha dato il via al suo sviluppo è quella dell’arcipelago Sabaody.
Infatti è in questo luogo che scopre non solo la violenza inaudita dei Nobili Mondiali, ma anche un gruppo di pirati che come lui hanno una taglia che supera il milione di Berry, noto come la peggiore delle Generazioni. E tra questi è presente un personaggio bizzarro di nome Scratchmen Apoo.
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E finalmente Oda ha fatto luce sull’aspetto biologico di questo personaggio e della sua razza, i Braccialunghe, tramite la famosa rivista SBS con l’uscita del volume 110 del manga di One Piece.
Grazie all’insider newworldartur è possibile scoprire che per i braccialunghe, il gomito piu vicino alla mano è noto come Tomohiji”, “curva dell’amicizia”, mentre il gomito superiore che si trova vicino alla spalla si chiama “Koihiji”, “curva dell’amore. Pare che queste giunture rappresentano a quale distanza dal braccio ci si trova rispetto a qualcuno.
I Braccialunghe sono una tribù stanziata sull’isola Kenza e tutti i membri hanno delle braccia molto lunghe e due gomiti per ogni braccio. A parte questo hanno lo stesso aspetto dei normali umani.
Il membro più iconico è Scratchmen Apoo, il capitano dei Pirati On-Air e fa parte della peggiore delle generazioni. È stato anche una Star e un informatore dei Pirati delle cento bestie.
Apoo ha mangiato il frutto del diavolo Oto Oto di tipo Paramisha che gli permette di trasformare varie parti del suo corpo in strumenti musicali. Suonando con essi specifiche melodie e note, può danneggiare i suoi avversari in diversi modi, ferendoli come se fossero colpiti da pugni, tagliandoli come se subissero attacchi provenienti da lame o facendo loro esplodere alcune parti del corpo.