Moon Knight: La Città dei Morti | Recensione
Moon Knight dovrà affrontare un viaggio nell’aldilà che metterà a dura prova la sua integrità fisica e mentale !
Pubblicato il 3 Ottobre 2024 alle 09:09
Autori: David Pepose (testi), Marcelo Ferreira, Sean Damien Hill (disegni)
Formato: 17X26, 120p., C., colori
Prezzo: 18,00 euro
Genere: Supereroi
Provenienza: USA
Casa editrice: Panini Comics
Data di pubblicazione: 13 giu. 2024
Forte di un rilancio molto riuscito nel 2021, ad opera dello scrittore Jed MacKay, il personaggio di Moon Knight si è guadagnato anche una miniserie aggiuntiva lo scorso anno, intitolata Moon Knight: La città dei morti.
Scritta da David Pepose, autore noto in Marvel soprattutto per i suoi lavori su Savage Avengers e il nuovo Punisher, questa miniserie tratta di un vero e proprio viaggio nell’aldilà del Cavaliere Lunare, intrapreso per salvare l’anima di un giovane ragazzo, suo protetto.
Con la sua Missione della Mezzanotte, infatti, il vigilante vuole salvaguardare i cosiddetti “viaggiatori della notte”, ovvero tutti coloro che come lui vagano per le strade nelle ore più buie, magari afflitti da drammi interiori o trascorsi travagliati.
Tornando al racconto, il giovane Khalil viene inseguito e ridotto in fin di vita da una setta di adoratori di Anubi, il dio egizio della morte, per cui Moon Knight deciderà di compiere un viaggio extracorporeo nella Città dei Morti per recuperarlo, chiedendo ad Osiride di salvare la sua anima e riportarlo in vita.
Ovviamente il viaggio sarà tutt’altro che semplice e lineare, visto che l’Aldilà è pieno di persone finite laggiù proprio per causa di Marc Spector, e non vedranno l’ora di perpetrare la loro vendetta. Inoltre, la Città dei Morti è “psicoattiva” e muta continuamente, anche in base alle emozioni di chi vi abita, e di certo Moon Knight non è famoso per avere un animo tranquillo e sereno…
Questa traversata nell’Aldilà sarà infatti l’occasione per il vigilante di affrontare i suoi tanti demoni interiori, visto che nel corso della sua vita Marc Spector è stato un mercenario e si è macchiato del sangue di diverse persone. Lo stesso è accaduto nelle vesti di Moon Knight, essendo un eroe dai metodi brutali e non sempre nel pieno delle sue facoltà mentali… per cui alcuni di questi avversari, che hanno incontrato la morte per mano sua, torneranno per vendicarsi e ottenere così la loro rivalsa.
Uno degli aspetti più interessanti del personaggio di Moon Knight, oltre al suo disturbo della personalità, è proprio il tormento interiore che lo accompagna da sempre e lo fa sentire spesso colpevole o inadeguato, come uomo e “protettore degli innocenti”. La sua vita non è mai stata facile e ha dovuto affrontare numerosi traumi, che l’hanno segnato profondamente, soprattutto durante il suo periodo come mercenario.
In questa storia vedremo, ad esempio, il dr. Alraune, padre della sua amata Marlene, morto nella fatidica missione che lo avrebbe fatto poi diventare il Pugno di Khonshu, e di cui si sente responsabile. Ma anche l’altro suo grande amore, Layla El-Faouly, mercenaria come lui e caduta in battaglia, provocando una grossa ferita nel cuore di Spector, tornerà qui per spalleggiarlo, nelle vesti dell’alato Scarabeo Scarlatto, visto anche nella serie tv dedicata al Cavaliere Lunare.
Pepose imbastisce dunque un viaggio avvincente, molto movimentato e ricco d’azione, ma che non mancherà di scavare dentro la psiche tormentata del protagonista, ormai suo marchio di fabbrica e tratto distintivo, che da sempre lo caratterizza. Questa esperienza extracorporea gli permetterà infatti di guardarsi dentro come mai era riuscito fino ad ora, arrivando ad accettare sia le sue debolezze che i suoi punti di forza, così come le numerose cicatrici che la vita gli ha lasciato.
Graficamente questo volume è affidato alle mani dell’artista brasiliano Marcelo Ferreira, noto soprattutto per i suoi lavori sulle testate di Spider-Man e Dr. Strange. Anche in questo caso si contraddistingue per una buona dinamica nella costruzione delle tavole, benché il suo tratto non spicchi particolarmente a livello di impatto grafico, ma si limita ad essere funzionale al racconto e nulla più.
Non cambia molto con Sean Damien Hill, che lo sostituisce per un numero, ma complice anche la stessa inchiostrazione di Jay Leisten, la differenza tra i due è quasi impercettibile, visto lo stile molto simile del loro tratto. In sostanza, entrambi portano a casa il compito, ma senza lasciare veramente il segno o qualche tocco di originalità.
In conclusione, se avete amato la run di Jed MacKay sul personaggio, sicuramente anche questo volume non vi deluderà, visto che contiene tutti gli elementi tipici delle sue avventure: azione, dramma, sentimento e sovrannaturale. Inoltre, come avrà intuito chi ha letto fino alla fine la gestione di MacKay, Moon Knight: La Città dei Morti si svolge prima del suo capitolo finale, con il Pugno di Khonshu ancora vivo e vegeto.
In Breve
Storia
7.5
Disegni
6.5
Cura editoriale
7