Deadpool: Cattivissimo Sangue | Recensione

Il secondo capitolo della trilogia conclusiva di Rob Liefeld sul suo personaggio simbolo

Pubblicato il 26 Agosto 2024 alle 13:30

Autori: Rob Liefeld, Chad Bowers
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti
Prezzo: € 19,00
Cartonato a colori 17X26 – 136 pagine
Data di pubblicazione: 06/06/2024

Tobia Brunello
Tobia Brunello
2024-08-26T19:00:43+02:00
Tobia Brunello

Autori: Rob Liefeld, Chad Bowers Casa Editrice: Panini Comics Provenienza: Stati Uniti Prezzo: € 19,00 Cartonato a colori 17X26 – 136 pagine Data di pubblicazione: 06/06/2024

Dopo Cattivo Sangue, Rob Liefeld continua la sua trilogia conclusiva sul personaggio che gli ha dato maggior fortuna con Deadpool: Cattivissimo Sangue.

Se Cattivo Sangue era nata come una graphic novel di Deadpool, poi rieditata sotto forma di miniserie in quattro numeri, Cattivissimo Sangue (Badder Blood) è uscita nel 2023 direttamente sotto forma di miniserie di cinque numeri.

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Pur essendo un sequel diretto di Cattivo Sangue, è ambientata molto tempo più tardi, nella continuity contemporanea della Marvel in teoria (c’è un riferimento a Krakoa), anche se è perfettamente contenuta nella trama e non si lega a nessun altra storia se non a quelle precedenti di Rob Liefeld.

Ma a differenza di Cattivo Sangue qui è veramente difficile trovare una storia degna di questo nome: l’inizio della vicenda sembra un sequel diretto della storia precedente, con alcuni interessanti sviluppi di trama: Deadpool ha chiesto aiuto a Cable e Wolverine per trovare Thumper, il suo vecchio amico Miles Ellison trasformato in un inarrestabile killer sovrumano dal Dipartimento H.

Ma ben presto la storia deraglia con sviluppi poco credibili (Thumper che nel frattempo ha deciso di diventare un boss criminale e ha preso controllo di tutta l’Asia…), svolte più che inaspettate quasi illogiche e personaggi inseriti veramente a casaccio solo perché Liefeld aveva voglia di disegnarli: alcuni con una minima giustificazione di trama (Venompool, Lady Deadpool e il resto dei Deadpool Corps, Spider-Man), altri senza veramente nessun senso logico (Zabu e la Guardia Imperiale Shi’Ar).

Inoltre la creazione di due nuovi personaggi fin troppo derivativi da sembrare involontariamente comici, ovvero Shatterstorm (versione femminile di Shatterstar) e Arcata (fantomatica sorella di Arcade), oltre ad un gruppo di super mercenari, il Nucleo, talmente sciatto e banale che nel corso della “battaglia finale” lo stesso Liefeld si dimentica qualche membro per strada…

Insomma, Deadpool: Cattivissimo Sangue è un guazzabuglio quasi incomprensibile di combattimenti ipercinetici senza una vera storia dietro. Ma almeno valgono la pena dal punto di vista grafico? In realtà anche da questo versante Liefeld è decisamente andato al risparmio: sfondi e ambientazioni assenti nel 90% delle pagine, doppie splash page “verticali” a profusione tanto che spesso sembrano messe apposta per occupare pagine e allungare il brodo, design dei nuovi personaggi (il Nucleo) totalmente dimenticabili, le classiche pose “liefeldiane” ripetute fino allo sfinimento. Inoltre alcuni passaggi narrativi della vicenda sono quasi incomprensibili, e solo attraverso i dialoghi di Chad Bowers si riesce a ricostruire un po’ gli avvenimenti.

Se Cattivo Sangue era stata una bella sorpresa in termini di misura da parte di un autore spesso bistrattato come Rob Liefeld, in Cattivissimo Sangue il creatore di Deadpool conferma tutti i difetti che l’hanno reso una delle personalità dei comics più controverse dagli anni ‘90 in poi. È sicuramente innegabile l’entusiasmo che pervade il suo lavoro, e c’è da essere convinti che lui possa genuinamente pensare che personaggi come Shatterstorm o Arcata siano veramente delle creazioni interessanti, ma la realtà dei fatti è ben diversa e quando è lasciato a briglia sciolta come in questo caso si conferma un autore che perde fin troppo facilmente il focus della narrazione in favore di quanto in quel preciso istante possa pensare che sia “cool”. Il tutto con uno stile di disegno sempre esagerato, sempre ipercinetico, sempre più orientato a “colpire lo sguardo” piuttosto che a raccontare una storia.

In Breve

Storia

2

Disegni

3

Cura editoriale

6.5

Sommario

Se Cattivo Sangue era una storia che sottolineava tutti i lati positivi di Rob Liefeld come autore, in Cattivissimo Sangue si evidenziano tutti i suoi difetti e i suoi limiti: un guazzabuglio quasi incomprensibile di combattimenti ipercinetici tutti uguali l'uno all'altro, senza nessuna cura per sfondi e ambientazioni.

4

Punteggio Totale

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