Devilman: La genesi di un’opera oscura e leggendaria
una grande epopea
Pubblicato il 11 Luglio 2024 alle 13:00
Go Nagai, nato Kiyoshi Nagai, è uno dei mangaka più influenti nella storia del fumetto giapponese. Conosciuto per aver rivoluzionato il genere dei super robot con Mazinger Z, Nagai ha anche lasciato un’impronta indelebile nel mondo dell’horror e del dark fantasy con Devilman, considerato uno dei suoi lavori più importanti. La genesi di Devilman riflette non solo la brillante creatività di Nagai, ma anche le sfide e le dinamiche dell’industria editoriale giapponese degli anni settanta.
L’Origine di Devilman
Devilman nasce nel 1972, un periodo in cui Go Nagai aveva già guadagnato una certa fama grazie ai suoi lavori precedenti. L’idea di Devilman si sviluppò inizialmente come una serie televisiva, ma Nagai decise presto di creare anche un manga parallelo che potesse esplorare temi più oscuri e complessi rispetto alla versione tv. La trama segue Akira Fudo, un giovane timido e gentile, che si fonde con il potente demone Amon per combattere altre entità demoniache che minacciano l’umanità. La storia è una potente allegoria della lotta tra il bene e il male, e riflette le paure e le ansie dell’epoca, in particolare la guerra e la distruzione.
La Vita di Go Nagai durante la Serializzazione
Durante la serializzazione di Devilman, Go Nagai lavorava instancabilmente. Gli anni settanta erano un periodo intenso per i mangaka, con scadenze strette e una pressione costante per produrre nuovi contenuti. Nagai spesso si trovava a lavorare fino a tarda notte, equilibrando la creazione di nuove storie con le revisioni e gli incontri con gli editori.
La casa editrice Kodansha, che pubblicava Devilman nella rivista Weekly Shōnen Magazine, aveva un ruolo cruciale nella gestione del processo creativo. Gli editori non solo supervisionavano la qualità del lavoro, ma spesso influenzavano anche le trame e i personaggi per assicurarsi che il manga rimanesse popolare tra i lettori. Questo significava che Nagai doveva essere flessibile e pronto a fare modifiche rapidamente, pur mantenendo la sua visione artistica.
Le Sfide dell’Industria Editoriale degli Anni Settanta
Negli anni settanta, l’industria del manga in Giappone era altamente competitiva. Le riviste settimanali come Weekly Shōnen Magazine e Weekly Shōnen Jump pubblicavano nuove storie ogni settimana, mettendo una pressione enorme sui mangaka per produrre contenuti di alta qualità in tempi brevissimi.
Le case editrici come Kodansha utilizzavano un sistema di feedback diretto dai lettori per determinare quali serie continuare e quali interrompere. Questo significava che il successo di un manga poteva essere effimero, dipendendo dall’abilità del mangaka di mantenere alta l’attenzione del pubblico. Per Go Nagai, questo significava un costante sforzo per innovare e sorprendere i lettori, mantenendo il manga fresco e avvincente.
L’Eredità di Devilman
Devilman non è solo un manga di successo, ma una vera e propria pietra miliare nella storia del fumetto giapponese. Il suo mix di horror, dramma e critica sociale ha influenzato numerosi autori e ha aperto la strada a nuove possibilità narrative nel medium. La serie ha dato origine a numerosi adattamenti, tra cui anime, OVA, film live-action e una recente serie su Netflix, Devilman Crybaby, che ha introdotto una nuova generazione di fan al mondo oscuro e affascinante creato da Nagai.
L’Impatto Culturale di Devilman
Devilman ha avuto un impatto significativo non solo nel panorama dei manga e degli anime, ma anche nella cultura popolare giapponese e internazionale. La serie ha affrontato temi universali come la lotta tra il bene e il male, il sacrificio e la redenzione, temi che hanno risuonato profondamente con i lettori di diverse generazioni. Il modo in cui Nagai ha esplorato la dualità dell’essere umano, attraverso il conflitto interiore di Akira, ha contribuito a rendere **Devilman** un’opera senza tempo, capace di influenzare e ispirare altre opere nel corso degli anni.
Un altro aspetto rivoluzionario del è il suo contributo al genere horror nei manga. Prima di lui, pochi manga avevano esplorato il terrore e la violenza con tanta intensità e profondità psicologica. Nagai ha introdotto un nuovo livello di orrore grafico e tematico, spingendo i confini di ciò che poteva essere rappresentato nei fumetti per giovani lettori. Questo ha aperto la strada a una nuova generazione di mangaka che hanno seguito le sue orme, creando storie che sfidano e inquietano il pubblico.
La genesi di Devilman è un riflesso del talento e della dedizione di Go Nagai, nonché delle dinamiche dell’industria del manga giapponese degli anni settanta. Attraverso il suo lavoro, Nagai ha esplorato temi profondi e complessi, creando un’opera che continua a risuonare con i lettori di tutto il mondo. Devilman rimane una testimonianza della capacità del manga di affrontare questioni universali e di lasciare un’impronta duratura nella cultura popolare.