GODS 1 | Recensione della serie di Hickman e Schiti

Il nuovo progetto che ridefinisce la cosmogonia Marvel che ha incontrato i favori della critica ma non del pubblico

Pubblicato il 2 Luglio 2024 alle 10:00

Autori: Jonathan Hickman, Valerio Schiti
Formato: 17X26, 64 pp., S., colori
Prezzo: € 6,00
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: USA
Data di pubblicazione: 25/4/2024

Tobia Brunello
Tobia Brunello
2024-07-01T10:00:37+02:00
Tobia Brunello

Autori: Jonathan Hickman, Valerio Schiti Formato: 17X26, 64 pp., S., colori Prezzo: € 6,00 Casa Editrice: Panini Comics Provenienza: USA Data di pubblicazione: 25/4/2024

Dopo aver lasciato gli X-Men nel mezzo dell’era Krakoana da lui introdotta e prima di lanciare il nuovo Ultimate Universe, Jonathan Hickman si è dedicato a GODS, nuova serie che si prefigge di ridefinire la cosmogonia Marvel.

In questo ambizioso progetto viene affiancato da Valerio Schiti, spettacolare disegnatore reduce da due maxi-eventi come Empyre e AXE: Judgment Day, a suo agio quindi con un’opera di scala cosmica come questa.

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Nonostante un buono sforzo promozionale (la storia è stata introdotta da pagine speciali inserite praticamente in ogni altra serie) da parte della Marvel e la caratura dei due autori coinvolti, GODS è durata solo 8 numeri negli States e il suo impatto è stato molto più contenuto di quanto si potesse immaginare (solo un paio di episodi di Thor, finora, hanno fatto riferimento agli eventi di questa serie, risolvendone una sottotrama).

Da un lato è un vero peccato, perché il lavoro di Hickman è come al solito di ottimo livello nella parte di “worldbuilding”, ridefinendo varie entità cosmiche Marvel (da Oblio a Eternità, dall’Intermediario al Tribunale Vivente) sullo sfondo di un equilibrio cosmico fondato sulla tregua tra le mistiche Autorità Superiori e la scienza rappresentata dall’Ordine Naturale delle Cose.

Ma molto buono è anche il lavoro fatto sui personaggi, a partire dal protagonista Wyn, avatar delle Autorità Superiori e una sorta di fusione tra il Dr. Strange e Gambit, un’adorabile canaglia che da secoli si occupa di mantenere l’ordine mistico nell’universo. Ad accompagnarlo, in una sorta di patto tra autorità superiori, Dimitri, suo apprendista delegato dall’Ordine Naturale delle Cose, ragazzo dalla mente scientifica dotato di strumenti per analizzare qualsiasi cosa e interrogare un database apparentemente onnisciente.

Nel primo numero extralarge, in un lungo flashback iniziale, vediamo come il matrimonio di Wyn sia finito quando sua moglie Aiko è stata selezionata come uno dei Centum dell’Ordine Naturale delle Cose, ovvero una sorta di ricercatrice cosmica in grado di indagare tutto lo scibile umano. Ruolo che la porta così in netta contrapposizione con le Autorità Superiori, al cui servizio è Wyn, costringendola quindi 

Lungo flashback, dicevamo, in cui Valerio Schiti fa un grandissimo lavoro con le espressioni ed i dettagli dei gesti dei personaggi in una sequenza di 6 pagine strutturata con una gabbia di 9 vignette l’una di dialogo tra i due personaggi.

Una scelta coraggiosa da fare per un primo numero, e forse anche il motivo per cui per presentare una storia completa che presentasse per bene il contesto della serie la paginazione di questo numero d’esordio è lievitata a 64 pagine

Nonostante il resto della vicenda, una sorta di caccia al tesoro di manufatti mistici per fermare un mago malvagio intenzionato ad obliterare l’esistenza, veda un ospite noto come il Dr. Strange e i cameo di tanti altri personaggi noti (Mr. Fantastic, Black Panther, Amadeus Cho, il Dr. Destino…), proporre una nuova serie senza un vero aggancio alle altre serie più note con un prezzo che è più che doppio rispetto ad un numero di una serie normale ha scoraggiato molti lettori americani dal dare un’occasione a GODS, sancendo di fatto la chiusura anticipata della serie.

È un peccato perché i concetti introdotti da Hickman nel corso di tutti gli otto numeri di GODS sono estremamente interessanti, sia quando si tratta di idee originali che quando si tratta di ridefinire elementi storici del Marvel Universe, oppure elementi già utilizzati da Hickman in altre sue storie (come i Cigni Neri introdotti nelle sue storie degli Avengers che hanno introdotto Secret Wars).

Nel complesso la serie merita moltissimo, anche grazie ad un Valerio Schiti in stato di grazia non solo nella narrazione, con tavole sempre d’impatto e suggestive, ma anche nel character design.

Non si sa ancora se e in quale forma verrà realizzato un seguito alle vicende di questi otto episodi, che risultano alla fine raccontare molto meno di quanto promettono. Forse perché visti i tiepidi risultati di vendita del primo numero Hickman ha preferito raccontare una storia più contenuta rispetto a quanto pensato inizialmente, e magari concentrarsi più sul lancio dell’Universo Ultimate e di Ultimate Spider-Man prima di riprendere e rielaborare in altra forma quanto introdotto in GODS.

In Breve

Storia

7.5

Disegni

8

Cura editoriale

6.5

Sommario

Un progetto forse troppo ambizioso, in cui Hickman si propone di ridefinire i fondamenti cosmici dell'Universo Marvel utilizzando personaggi completamente inediti. Un azzardo che non ha pagato in termini di presa sul pubblico, ma che merita comunque una lettura.

7.5

Punteggio Totale

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