Cavalca la tigre | Recensione
Pubblicato il 15 Maggio 2024 alle 07:01
Un albo illustrato potente, tagliente, violento e profondo. Di quelle letture che riescono a cambiare la percezione delle cose e, da quel momento, non si è più gli stessi. Testo e illustrazioni orchestrano pagina dopo pagina una sinfonia grottesca e imponente.
Testi: Davide Calì
Illustrazioni: Raúl Nieto Guridi
Casa Editrice: Kite Edizioni
Collana: Le Voci
Genere: Introspettivo
Fascia di età: dai 15 anni
Pagine: 36 pp.
Formato: 17×24 cm, Cartonato
Uscita: Aprile 2024
Prezzo: 16 €
La libertà è uno dei diritti inalienabili dell’uomo. A volte però succede che la libertà ci venga tolta. Può capitare che ci sia tolta da qualcuno in circostanza particolari, ma molto spesso siamo noi stessi a privarcene. Spesso senza neanche rendercene conto. In Cavalca la tigre si tratta proprio l’argomento della libertà, specie quella di pensiero, la più effimera quanto la più importante tra tutte. L’albo in questione è scritto da Davide Calì, illustrato da Raúl Nieto Guridi e pubblicato da Kite Edizioni nell’aprile 2024.
Una premessa prima di passare alla breve sinossi del libro va fatta. Si tratta infatti di un albo illustrato unico nel suo genere. Una sorta di poesia ermetica orchestrata dal testo e dall’immagine. Il tema è la libertà, come dicevamo. Un libertà che spesso la società ci pone sotto una luce diversa da quella di cui si è filosofeggiato per secoli. Non una pluralità di scelte, ma spesso un percorso binario. Tra due strade, spesso anche estreme tra cui scegliere con le relative conseguenze.
In questo albo ci troviamo di fronte proprio a questa rappresentazione. Una voce fuori campo, che poi si scopre provenire da una specie di monitor, impartisce dei comandi. Alcuni uomini scelgono tra l’una e l’altra opzione, opposte tra loro e spesso cruente. Solo un uomo non sceglie né l’una né l’altra possibilità, ma cavalca solitario una tigre. Si aprono quindi degli interrogativi sul senso della libertà, se nella società ci possa essere anche una terza possibilità. Essere quindi liberi di scegliere qualcosa di diverso rispetto alla dicotomia che ormai sembra la prassi nella società, spesso divisa tra giusto e sbagliato, ad esempio.
Testi, illustrazioni e cura editoriale
Davide Calì è uno dei più prolifici autori di albi illustrati per l’infanzia e ci è anche capitato di intervistarlo tempo fa proprio a tal proposito. con Kite Edizioni ha già pubblicato diversi libri anche di grande successo, come ad esempio il best seller, Il venditore di felicità con le magnifiche illustrazioni di Marco Somà. Mentre di lui abbiamo recensito Rododendro, illustrato da Marco Paschetta, Undicesimo comandamento, con Tommaso Carozzi, Sentirsi a casa con Sébastien Mourrain e Troppi conigli con le illustrazioni di Emanuele Benetti.
In cavalca la tigre, il registro narrativo è piuttosto asciutto ed essenziale. Racconta le situazioni con una distanza quasi fredda e asettica. Le situazioni narrate sono metafisiche e grottesche, come riescono anche benissimo a descriverle le suggestive illustrazioni di Guridi. In questo albo l’illustratore si avvale di pochi colori. Principalmente dell’arancione, che delinea la sagoma della tigre e dello schermo che impartisce comandi, e le scale di grigi ad acquarello con cui sono rappresentati i diversi uomini protagonisti delle vicende. Il forte impatto estetico di questo albo deriva anche da una scelta cromatica, ma non solo. Infatti, la scelta estetica essenziale, praticamente grafica, senza ambientazioni, né espressività dei protagonisti, rende la narrazione ancor più cruda e d’impatto.
Questo albo illustrato è senza dubbio un capolavoro, uno di quei libri che si può avvicinare al termine di perfezione. In questo Kite Edizioni, che ci ha sempre abituato a degli standard qualitativi di altissimo livello, sembra alzare ulteriormente l’asticella. Si tratta infatti di un albo illustrato innanzitutto coraggioso. Non è infatti un prodotto adatto a chiunque. Sia per quanto riguarda le tematiche, sia per quanto riguarda il gusto estetico. Ma proprio per questo ha un ulteriore valore aggiunto. Un albo confezionato in maniera ineccepibile, a partire dalle bellissime sguardie e la copertina, sul cui fronte e retro campeggia una tigre in corsa. La qualità di stampa risalta i pochi colori utilizzati dall’illustratore, rendendoli ancor più d’impatto e vibranti.
Conclusione – Cavalca la tigre
Cavalca la tigre è un albo di una potenza poderosa e spiazzante. Una di quelle letture che possono davvero aprire la mente, se ci si mette nella giusta predisposizione. La semplicità con cui tratta di un argomento così profondo come la libertà è disarmante. Ogni aspetto di questo albo non è lasciato al caso. Rappresentare la terza via, per quanto riguarda la scelta, con una tigre, è piuttosto emblematica. La tigre è un animale solitario, forte e feroce. Bisogna un po’ esserlo in una società che richiede sempre uno schieramento tra l’una e l’altra fazione. Non prendere posizione tra l’uno o l’altro schieramento, ma porsi al di fuori delle parti con le proprie idee indipendenti, spesso rende invisi agli altri. Un uomo che cavalca una tigre, per l’appunto. Atipico e incomprensibile alla maggioranza. In conclusione, Cavalca la tigre è un albo illustrato assolutamente consigliato per chi ricerca dei testi dalle tematiche profonde e che aprono a nuovi orizzonti di riflessione.
In Breve
Testo
10
Illustrazioni
10
Cura Editoriale
10
Sommario
Per chi ama la libertà più di ogni altra cosa e la cerca nelle sue svariate forme