MARVEL AGE 1000 | Recensione

Marvel Age 1000 è un volume antologico che ha lo scopo di celebrare i fumetti Marvel, attraverso brevi racconti realizzati da artisti di primo livello !

Pubblicato il 23 Aprile 2024 alle 13:48

Autori: Kaare Andrews, Alessandro Cappuccio, Pepe Larraz, J. Michael Straczynski, AA.VV.

Formato: 17X26, 96pp., B., colori

Prezzo: 13,00 euro

Genere: Supereroi

Provenienza: USA

Casa editrice: Panini Comics

Data di pubblicazione: 14 mar. 2024

Marco -Spider-Ci- Novelli
Marco -Spider-Ci- Novelli
2024-04-23T13:48:25+02:00
Marco -Spider-Ci- Novelli

Autori: Kaare Andrews, Alessandro Cappuccio, Pepe Larraz, J. Michael Straczynski, AA.VV. Formato: 17X26, 96pp., B., colori Prezzo: 13,00 euro Genere: Supereroi Provenienza: USA Casa editrice: Panini Comics Data di pubblicazione: 14 mar. 2024

Dopo i volumi celebrativi Marvel Comics 1000 e 1001, e più recentemente Amazing Fantasy 1000, tutto dedicato al Tessiragnatele, la Casa delle Idee ha deciso di sfornare un altro volume antologico che celebrasse i meravigliosi personaggi partoriti dalla mente di Stan Lee e Jack Kirby, e non solo.

Si tratta di Marvel Age 1000, un titolo che si rifà a una vecchia rivista degli anni Ottanta/Novanta dove si potevano trovare anticipazioni, curiosità e dietro le quinte sui fumetti Marvel, quando ancora non c’erano internet e siti specializzati.

Lo storico editor Tom Brevoort è riuscito a riunire alcuni dei più talentuosi artisti che hanno lavorato o lavorano per la Casa delle Idee, per un totale di otto racconti brevi che esprimessero al meglio quel magnifico sense of wonder tipico dei comics marvelliani.

Iniziamo dunque con un omaggio al primissimo supereroe della casa editrice, quando ancora si chiamava Timely, nel lontano 1939. Stiamo parlando della Torcia Umana, che non era Johnny Storm dei Fantastici Quattro, ma un androide creato in laboratorio in grado di infiammarsi al contatto con l’ossigeno, senza venire consumato dal suo stesso calore.

Un veterano dei comics come Mark Waid ci racconta cosa aveva ispirato le azioni di questo eroe, con frasi a effetto che per lui erano diventati dei veri e propri mantra. Il nostro Alessandro Cappuccio si occupa dei disegni, confermando il suo talento ormai esploso sull’attuale serie di Moon Knight, dove spicca il suo tratto dinamico e crepuscolare.

Altri due disegnatori di primo livello come Ryan Stegman e Steve McNiven, invece, si cimentano anche coi testi in due storie dal taglio decisamente diverso. Se il primo, infatti, torna al suo amato Spider-Man con un racconto allegro e frizzante, dove il nostro Spidey verrà continuamente distratto dalle notifiche del suo cellulare, proprio mentre è nel bel mezzo di uno scontro con Lizard… McNiven invece affronta il dolore e la distruzione della guerra attraverso il più empatico degli alieni Marvel, ovvero Silver Surfer.

Il Surfista d’Argento non si capacita, infatti, di come l’uomo continui a rovinare il suo meraviglioso mondo e la sua stessa vita combattendo coi suoi simili, e non a caso in questo scenario apocalittico comparirà il diavolo Mefisto, pronto a corrompere anche l’alieno. McNiven decide di scandire il racconto con lunghe vignette verticali, così da accentuare l’elevazione (fisica e mentale) di questi due personaggi, che osservano dall’alto i disastri dell’umanità. Lo stile di disegno è preciso e ricercato, come di consueto per l’artista, ma in questo caso prende spunto da Moebius, che proprio con Stan Lee firmò un’indimenticabile graphic novel con protagonista Silverado, intitolata Parabola.

Gli appassionati degli X-Men, invece, potranno rifarsi gli occhi con le delicate tavole di Marguerite Sauvage, perfette nel rappresentare lo sbocciare della storia d’amore tra Scott Summers/Ciclope e Jean Grey/Marvel Girl. Un tuffo negli anni Sessanta, nella primissima formazione della squadra di eroi mutanti del prof. Xavier, dove la scrittrice Rainbow Rowell ci tiene ad affermare il carattere forte e indipendente di Jean, la quale non sente il bisogno di essere protetta o salvata dai suoi compagni, come la classica “damigella in pericolo”.

Un altro salto nel passato ce lo propone Dan Slott, in coppia con Michael e Laura Allred, già insieme in un acclamato ciclo di Silver Surfer, e tutti e tre amanti del periodo più vintage della Casa delle Idee, come si evince anche dal tratto essenziale e pulito della coppia di artisti. Stavolta avranno a che fare con il primo Capitan Marvel, in missione sotto copertura sulla Terra, per scoprire eventuali minacce alla sua razza Kree. Alla fine, però, scoprirà solo la bellezza e la magia unica della nostra musica…!

Armando Iannucci ci racconta invece cosa accade al povero Daredevil se i suoi sensi ipersviluppati vanno in sovraccarico, ed è un grosso problema, specie quando deve malmenare qualche criminale. Alle matite in questo caso troviamo un’altra leggenda come Adam Kubert, sempre a suo agio con sceneggiature serrate ed adrenaliniche.

Chiudono questa ricca antologia due vere chicche, scritte non a caso da due writer di razza: stiamo parlando di Jason Aaron e J. Micheal Straczynski.

Lo scrittore di Punisher ci delizia con la storia di una giovane ragazza che odia i supereroi, e ci mostra l’interessante punto di vista dell’uomo della strada, che spesso si trova a subire le conseguenze delle battaglie tra superesseri, senza che loro neanche se ne accorgano… L’incontro casuale con la potente Thor, però, la farà ricredere, specie quando scoprirà che dietro di lei si nasconde la fragile Jane Foster, malata di cancro.

Aaron sfrutta dunque uno dei suoi personaggi di maggiore successo, per dimostrare che i supereroi non sono in realtà così altezzosi ed eterei come si potrebbe pensare, ma hanno anche loro (super)problemi, com’è sempre stato sin dalle primissime storie di Stan Lee. I disegni dinamici ed espressivi di Pepe Larraz, poi, sono la ciliegina sulla torta di questo piccolo gioiellino.

Non è da meno, però, il racconto conclusivo di Straczynski, celebre autore di The Amazing Spider-Man e attualmente fautore del rilancio di Capitan America. Assistito da quel geniaccio di Kaare Andrews alla parte grafica, che ogni volta adatta il suo stile al tipo di racconto che vuole rappresentare, stavolta ci mostra tre giovanissimi Stan Lee, Jack Kirby e Steve Ditko, i padri fondatori della Marvel, nel cortile di casa che disegnano e immaginano i loro fantastici universi.

Insieme si domandano come faranno a far credere a tutti gli altri che i loro personaggi esistano davvero, e non siano solo delle loro creazioni, ma qualcosa che rimarrà impresso nella memoria di intere generazioni, e non potrà mai morire né invecchiare. A distanza di oltre sessant’anni, possiamo sicuramente affermare che ci sono riusciti in pieno…!

La tavola finale di Kaare Andrews, che mostra tutti i principali personaggi della Casa delle Idee riuniti davanti alla sede Marvel, rappresentati e colorati in stile vintage, è la chiosa ideale di questa antologia, che celebra, con otto racconti molto godibili e ben realizzati, una casa editrice in grado di far appassionare grandi e piccini, riuscendo a rinnovarsi e a restare al passo coi tempi, pur rimanendo ancorata saldamente a quelle mitiche avventure degli anni Sessanta, così rivoluzionarie da segnare anche tutte le generazioni a venire.

In Breve

Storia

7.5

Disegni

7.5

Cura editoriale

7

7.5

Punteggio Totale

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