Bleach: Tite Kubo omaggia Akira Toriyama con un messaggio speciale
Pubblicato il 16 Marzo 2024 alle 16:00
Il mangaka di Bleach, Tite Kubo, ha condiviso un messaggio speciale molto emozionante con i fan in seguito alla morte di Akira Toriyama. Il famoso mangaka e creatore dell’eterno franchise Dragon Ball come anche Dr. Slump e altri è infatti tragicamente scomparso all’età di 68 anni a causa di un ematoma subdurale acuto. Toriyama è uno dei mangaka più influenti di tutti i tempi, e quindi la sua scomparsa ha rappresentato un grande shock per i fan di tutto il mondo. Ciò includeva anche coloro che hanno avuto modo di conoscerlo da vicino, come Tite Kubo e gli altri colleghi che pubblicano sulla rivista Weekly Shonen Jump di Shueisha.
Molti mangaka e non solo hanno condiviso il loro tributo ad Akira Toriyama dopo la sua scomparsa, come Eiichiro Oda e Masashi Kishimoto di Naruto. All’appello mancava Kubo, e alla fine il suo messaggio è arrivato. Il creatore di Bleach ha condiviso una nuova nota con i fan sullo speciale sito web di Klub Outside sulla vita di Toriyama. Ha sottolineato che anche se il creatore è morto, crede che finché l’opera esiste, non morirà mai. Di seguito riportiamo l’intero messaggio di Tite Kubo sulla scomparsa di Akira Toriyama.
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“Sarebbe strano scrivere un diario senza menzionare questo, quindi parlerò solo di qualcosa di serio. Personalmente non sento né solitudine né dolore. Non dico che non ce ne siano affatto, ma non ce ne sono così tanti come pensavo. È la morte di qualcuno che leggo da quando ero bambino. Si trattava di qualcuno che lavorava per la mia stessa rivista e qualcuno da cui sono profondamente influenzato, quindi mi sento diverso rispetto a quando mi occupo della morte in generale, ma è per questo che sento che non esiste“.
Kubo continua il suo messaggio così: “Non ne ho mai parlato con nessuno, ma ho sempre creduto che creare cose significhi espandere la propria sensibilità ed espandere la propria vita. Questo perché credo che finché esiste il lavoro, l’autore non è morto. E credo che riuscire ad abituarsi adeguatamente a questa sensazione sia la prova della grandezza dell’esistenza dell’opera che mi rimane nel cuore“.