Wish: recensione del film Disney di Natale 2023
Il film è al cinema dal 21 dicembre 2023 e celebra i 100 anni della Disney.
Pubblicato il 22 Dicembre 2023 alle 16:15
Titolo originale: Wish
Durata: 95 minuti
Scritto da: Jennifer Lee & Allison Moore
Diretto da: Chris Buck & Fawn Veerasunthorn
Musiche di: Dave Metzger (colonna sonora), Julia Michaels & Benjamin Rice (brani originali)
Cast: Ariana DeBose, Chris Pine, Alan Tudyk, Angelique Cabral, Victor Garber, Natasha Rothwell, Jennifer Kumiyama, Harvey Guillén, Evan Peters, Ramy Youssef, Jon Rudnitsky
Produzione: Walt Disney Pictures, Walt Disney Animation Studios
Distribuzione: 21 novembre 2023, The Walt Disney Company
Era attesissimo e ora il desiderio è realtà. Wish, il film Disney di Natale 2023 che ha anche il compito di celebrare il Centenario Disney, è nelle sale italiane. La pellicola, scritta da Jennifer Lee e Allison Moore e diretta da Chris Buck (i due Frozen) e Fawn Veerasunthorn (Raya e l’ultimo drago), vuole raccontare l’origin story della Stella dei Desideri. Ovvero il simbolo dello Studio divenuto anche protagonista della sua oramai iconica sigla. Lo abbiamo visto in anteprima e vi raccontiamo cosa aspettarvi senza spoiler.
Wish: recensione del film Disney di Natale 2023
Wish (ve ne avevamo parlato qui) porta gli spettatori nel magico regno di Rosas, dove la brillante sognatrice Asha esprime un desiderio così potente da essere accolto da una forza cosmica, una piccola sfera di sconfinata energia chiamata Star. Insieme, Asha e Star dovranno affrontare un nemico formidabile, il sovrano di Rosas, Re Magnifico. Dovranno unire le forze per salvare la sua comunità. Dovranno anche dimostrare che quando la volontà di un umano coraggioso si unisce alla magia delle stelle, possono accadere cose meravigliose.
Wish riporta in auge tutti gli aspetti e gli elementi che hanno fatto la storia della Disney e dei Classici. C’è la Principessa/Eroina protagonista, Asha – che purtroppo risulta un po’ anonima e già vista, ma un plauso va all’animazione dei suoi capelli. C’è il suo sidekick, la capra Valentino, simpatico e irriverente. C’è il villain sopra citato, Re Magnifico, pubblicizzato come tale ma che in realtà ha un percorso da Evil isn’t born, it’s made, anche se non viene approfondito a dovere.
C’è il viaggio dell’eroina e c’è l’importanza della famiglia. C’è un omaggio ai Sette Nani di Biancaneve con i Sette Amici che arricchiscono la vita di Asha. In realtà la pellicola è piena zeppa di citazioni, omaggi e easter egg più o meno nascosti o evidenti: per i fan più accaniti dello Studio sarà divertente cercarli tutti durante la visione. C’è l’unione dell’animazione in 2D, quasi pittorica su fondali a olio, a quella in 3D, più moderna e sbarazzina, con un risultato affascinante e suggestivo. Purtroppo, però, non riesce ad andare oltre l’essere un omaggio e una celebrazione, avendo una trama forte e nuova solo nelle intenzioni e non nella sua effettiva realizzazione.
Ci sono le canzoni originali, caratteristica quasi primaria della tradizione disneyana, soprattutto legata al Rinascimento che omaggiava Broadway e i classici del genere. Quella che rimane più in testa dopo la visione è quella dedicata al villain, nemmeno a dirlo. Ma allo stesso tempo i motivetti in generale sono orecchiabili; sono validi anche quelli dedicati ad Asha e al Regno di Rosas. Sono orecchiabili anche in italiano. Potremmo quasi azzardare che potrebbero essere canticchiati dal pubblico nei posteri come accadeva nei tempi d’oro. Questo grazie al lavoro ai testi di Julia Michaels e Benjamin Rice e alle musiche di Dave Metzger. Ma soprattutto grazie all’interpretazione emozionante di Ariana DeBose (una conferma) e Chris Pine (una scoperta).
Ci abbiamo riflettuto a lungo e abbiamo pensato che forse non era questo il film da cui aspettarsi un Nuovo Nuovo Rinascimento Disney. Eppure, a conti fatti, era lecito pretendere qualcosa di più che un semplice omaggio ai bei tempi andati. Anzi, era proprio l’occasione per smentire i malpensanti. Peccato che la Disney non riesca a trovare una quadra tra ciò che è stato e ciò che verrà; i flop di film diversi come Raya, Encanto, Strange World lo confermano. Confidiamo allora nel prossimo Classico.
In Breve
Giudizio Globale
6.5
Sommario
Wish è un Classico fin troppo tale. Forse non era questa la pellicola da cui aspettarci una rivoluzione o un nuovo rinascimento, ma gli ottimi spunti di trama potevano essere sfruttati e approfonditi meglio. Convincente e affascinante il villain, che tiene in piedi il film ed emozionanti gli omaggi a 100 anni di storia Disney sparsi lungo la pellicola.