The Marvels: recensione del film team-up al femminile del MCU
Il film riunisce sullo schermo le star di Captain Marvel, Ms. Marvel e WandaVision.
Pubblicato il 9 Novembre 2023 alle 07:00
Titolo originale: The Marvels
Scritto da: Nia DaCosta, Megan McDonnell, Elissa Karasik
Basato su: Marvel Comics
Diretto da: Nia DaCosta
Musiche di: Laura Karpman
Cast: Brie Larson, Teyonah Parris, Iman Vellani, Zawe Ashton, Park Seo-joon, Samuel L. Jackson
Produzione: Marvel Studios
Distribuzione: 8 novembre 2023, The Walt Disney Company
The Marvels arriva a fine 2023 dopo il per lo più deludente (e più che altro debole come inizio di Fase 4) Ant-Man and the Wasp: Quantumania e il (per noi) deludente terzo ed ultimo capitolo dedicato ai Guardiani della Galassia di James Gunn. Non era atteso eppure ci ha sorpreso abbastanza in positivo il nuovo film Marvel Studios, dall’8 novembre al cinema distribuito da The Walt Disney Company Italia. Lo abbiamo visto in anteprima e vi raccontiamo come aspettarvi senza spoiler.
The Marvels: il team-up al femminile del MCU funziona
In The Marvels, Carol Danvers alias Captain Marvel (Brie Larson) ha recuperato la propria identità dai tirannici Kree e si è vendicata della Suprema Intelligenza. Ma a causa di conseguenze impreviste, Carol deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel (Iman Vellani), e con quelli della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R. (Teyonah Parris). Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come The Marvels.
Ciò che funziona maggiormente del film sono la parte iniziale e quella finale. L’incipit rende omaggio allo stile fumettoso che tanto ci era piaciuto di Ms. Marvel e il carisma di Iman Vellani riesce a trainare la pellicola. Il punto di vista giovane e pieno di ottimismo della ragazzina, che potremmo accomunare a quello dello Spider-Man di Tom Holland, riesce a fare da collante con le maggiormente respingenti Larson e Parris. Soprattutto Brie Larson gioca con le critiche fatte alla propria interpretazione del personaggio, provando a diventare più morbida grazie al team-up al femminile inaspettato.
Un trio che per una volta non sembra scritto a tavolino per spuntare qualche voce sul bisogno di supereroine indipendenti ma che ha utilizzato un escamotage già visto nel Marvel Cinematic Universe. Ovvero gli stand-alone che diventano dei duetti o team-up, come Captain America: Civil War e Thor: Ragnarok. L’unione fa la forza nel MCU.
Ognuna delle tre protagoniste ha modo di esplorare la propria storia e i flashback servono anche come riassunto delle puntate precedenti data la confusione che regna tra i fan dei Marvel Studios al momento. A fare da traino alla trama del film è però sicuramente quella di Kamala, tanto che viene continuato anche il discorso sull’identità culturale. Qualche minuto in più avrebbe giovato alla narrazione: paradossalmente, dato che di solito ci lamentiamo della lunghezza eccessiva e ingiustificata. Questo film infatti ha il record di essere il più breve dell’MCU (o quasi).
The Marvels: si perde nella parte centrale ma si riprende alla fine
La parte centrale, complice il viaggio nell’outer space e la regia di Nia DaCosta, frizzante ma che non conosce bene la materia, gira un po’ a vuoto. Diventa così quella che funziona meno e che propone anche alcuni momenti un pochino cringe che sembrano dare ragione ai millantatori che, da quando la Disney ha comprato la Marvel, abbia voluto metterci a tutti i costi la propria impronta.
Un merito di The Marvels è sicuramente aver ridato carisma e luce al Nick Fury di Samuel L. Jackson, completamente appiattito dalla disastrosa Secret Invasion. A questo proposito, sembra che il film continui dalla scena post-credits di Ms. Marvel piuttosto che dalla serie pseudo-spionistica.
Tema centrale è sicuramente quello della famiglia come oramai tradizione nel Marvel Cinematic Universe. Quella di sangue che continua la tua dinastia, come quella dei Khan, ma anche quella che ti crei e scegli come il rapporto tra Carol e Monica. Manca invece un villain ma non è la prima volta in questo universo condiviso.
Dopo le ultime deludenti scene post credits del MCU che sembravano quasi più importanti dell’intero film (e questo denotava un problema), in particolar modo in Black Panther 2 e Ant-Man 3, hanno trovato una quadra. In questo caso la scena finale diventa anche una prima scena post-credits e l’altra è quella mid-credits: entrambe (senza spoilerarvi) aprono a due importanti progetti molto attesi.
Ricordiamo che The Marvels è al cinema dall’8 novembre distribuito da The Walt Disney Company Italia.
In Breve
Giudizio Globale
7.0
Sommario
The Marvels è un film che funziona più nella parte iniziale e finale, ma che si perde nel mezzo dove gira un po' a vuoto. L'appeal e il ritmo del film sono soprattutto merito di Iman Vellani ma ci sentiamo comunque di promuovere il trio protagonista. Occhio alle importanti scene post credits.