One Piece – Netflix: perché il live-action riflette la storia dei nostri tempi?

Pubblicato il 26 Ottobre 2023 alle 15:00

L’adattamento live-action di One Piece è quasi considerato un miracolo tra molti fan degli anime. In controtendenza rispetto al risultato finale degli altri adattamenti live-action che hanno sempre deluso le aspettative dei fan, gli stessi considerano il live-action di One Piece una vera e propria rinascita di questo medium tanto discusso. Di recente abbiamo riportato diverse dichiarazioni dello showrunner Steven Maeda, il quale ha detto la sua diverse volte sulla storia dei Cappelli di Paglia e con il presente articolo vogliamo riportare la sua opinione sul perché One Piece rappresenti la storia dei nostri tempi e perché ora sia il momento perfetto per seguire il live-action.

Steve Maeda, che ha contribuito a portare One Piece nel “mondo reale” ha spiegato perché i Cappelli di Paglia hanno intrecciato una storia perfetta per i nostri tempi. One Piece è la storia perfetta per i nostri tempi da diversi punti di vista. Tra questi rientra anche quello tecnologico ed economico, tramite i quali ora è possibile realizzare One Piece nel modo giusto.

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Si tratta di uno show di viaggio, il che significa che è diverso da molti programmi televisivi dove si ritorno sugli stessi set per una o più stagioni” condivide Maeda. Quindi, nell’ordine, lo showrunner specifica che per realizzare One Piece bisognava trovarsi al posto giusto, nel momento giusto e con lo studio e le persone giuste coinvolte a tutti i livelli. Quindi sente che dagli sceneggiatori, ai registi fino all’intero cast in generale, tutto è accaduto nel momento più propizio.

Maeda ha poi spiegato quanto tempo ci è voluto per realizzare questa interpretazione dei Pirati di Cappello di Paglia. Non sono mancati chiaramente gli imprevisti come quelli della pandemia di COVID. “Abbiamo avuto anche un pessimo tempismo con il COVID” ammette lo showrunner. Infatti in teoria aggiunge che il tutto sarebbe dovuto durare due anni. Alla fine ci sono voluti quattro anni per realizzare il live-action e questo è diventato un viaggio per Maeda. La considera la storia giusta da raccontare al momento giusto.

Riguardo il forte successo riscosso, non riesce a dare una spiegazione precisa. In generale dice che forse sono stati un po’ sconsiderati. Infatti non si può agire troppo razionalmente per raccontare queste storie ed entusiasmare i fan fedeli e poi attirare anche nuovi fan in modo da poter effettivamente avere un successo. Si tratta di un compito arduo per qualsiasi adattamento, ma in particolare per manga e anime, dove ci sono anche differenze culturali. Di fatti se in Oriente si capisce perfettamente perché un personaggio sta facendo una determinata cosa, lo stesso potrebbe non accadere in Occidente. Maeda conclude dicendo che si tratta ancora una volta di trovare quell’equilibrio, spesso al centro dei tanti confronti con Oda.

Fonte – Comicbook

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