Flash di Grant Morrison e Mark Millar | Recensione
Un volume che raccoglie un anno di storie di "supplenza" del Velocista Scarlatto
Pubblicato il 7 Settembre 2023 alle 18:30
Autori:G rant Morrison, Mark Millar, Paul Ryan, Pop Mhan, vari
Casa Editrice: Panini Comics
Provenienza: Stati Uniti
Prezzo: € 35,00
Cartonato a colori 17X26 – 344 pagine
Data di pubblicazione: 15/06/2023
Nell’ambito delle varie uscite programmate in occasione dell’uscita al cinema del film di Flash Panini Comics ha proposto anche un volume DC Library che raccoglie il ciclo scritto da Grant Morrison e Mark Millar tra il 1997 e il 1998.
Nell’anno in cui Mark Waid, lo scrittore che ha gestito Flash per la maggior parte degli anni ‘90, si era preso un anno sabbatico dalla serie per scrivere la maxiserie JLA Year One, la DC affidò il Velocista Scarlatto alle cure di Grant Morrison (che già scriveva Wally West sulle pagine di JLA) e Mark Millar, all’epoca frequente coautore dello sceneggiatore di Invisibles e Animal Man.
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Il compito dei due era quello di traghettare Wally West attraverso questo periodo di “supplenza”, ben sapendo di doverlo “riconsegnare” a Waid in tempo per il matrimonio con Linda Park.
L’anno di supplenza si apre con i disegni di Paul Ryan, autore dal tratto classicissimo ma che riesce ad infondere al suo stile la necessaria dose di dinamismo. Wally si scontra con uno strano villain, l’Uniforme, una sorta di costume posseduto dall’anima di un serial killer che vampirizza coloro che lo indossano. Un concetto che porta una sorta di sensibilità sci-fi (o meglio, da mystery comic) Golden Age nel mondo moderno. Nel corso di quest’avventura Wally, affiancato dal Flash originale Jay Garrick, si frattura le gambe ma riesce a evocare un costume composto da pura Forza della Velocità che gli consente di continuare ad agire. L’avventura contro l’Uniforme occupa i primi tre capitoli, ma il quarto continua direttamente la storia facendo tornare in scena un classico nemico di Flash: Mirror Master.
His run with Millar and Morrison on THE FLASH really sticks out. Loved this story. I always like it best when Morrison’s crazy ideas are anchored by really solid, traditional art. pic.twitter.com/qb4zTRRhMd
— Christopher Kenny (@chriskenny233) August 23, 2021
Anche qui Millar e Morrison mettono in scena una serie di trovate fanta e pseudo scientifiche che richiamano una sorta di ingenuità d’altri tempi, ma con in gioco l’esistenza stessa della fidanzata di Flash, Linda.
Comics fan George Gustines @georgegustines recalls a fun Grant Morrison / Mark Millar Flash plot point #comics #Flash @GBerlanti @CW_TheFlash @FLASHtvwriters #pride #Pride2019 #lgbtq pic.twitter.com/TeAqQEcYRL
— Tony Wolf (@tonywolfness) June 27, 2019
Dopo un bell’episodio di interludio dedicato a Jay Garrick (che ripresenta tanti personaggi della JSA e sarà poi ripresa come origine del nuovo Thunderbolt), viene riproposto un crossover tra i tre personaggi “legacy” dell’epoca, ovvero Lanterna Verde, che in questo periodo era Kyle Rayner in seguito alla “follia” che aveva reso Hal Jordan il criminale Parallax, Freccia Verde, ovvero Connor Hawke, figlio di Oliver Queen che all’epoca era ritenuto morto, e Wally West, il terzo Flash in carica dalla morte di Barry Allen in Crisis.
I tre, compagni nella JLA scritta da Morrison, decidono di prendersi una vacanza partendo per una crociera in Alaska, ma nel viaggio incontrano tre criminali (Hatchet, Sonar e Heat Wave) che hanno in programma di risvegliare il Dottor Polaris.
Il primo capitolo è tratto da Green Lantern 96 ed è scritto da Ron Marz e Paul Pelletier, il secondo da Green Arrow 130 ed è firmato da Chuck Dixon e Will Rosado e infine si torna alla serie di Flash, con il solito team creativo di Millar & Morrison e Paul Ryan. Nonostante i notevoli cambi stilistici a livello di disegno la storia scorre molto bene tra i capitoli. Il capitolo conclusivo viene narrato con l’espediente dei flashback durante l’udienza in tribunale che deve giudicare sull’accaduto, ed è molto efficace.
L’ultimo contributo di Paul Ryan a questo volume è il primo capitolo di The Human Race, saga in tre parti completata poi da Ron Wagner, in cui Flash è costretto da due potentissime entità cosmiche a correre una gara contro un altro alieno superveloce (un chiaro omaggio a Sonic): chi vince salva il proprio mondo, mentre tutta la popolazione del perdente sarà obliterata. Alla fine Flash riesce a salvare entrambi i mondi, grazie a tutta la popolazione della Terra che inizia a correre all’unisono trasferendogli la propria energia cinetica.
Reading the Flash by Grant Morrison/Mark Millar and this one story is just Flash racing Sonic the Hedgehog in a death match run by two gambling cosmic beings. I adore it. #TheFlashandKrakkl pic.twitter.com/SbB6Of4lJU
— Jack Street (@jumpingjokejack) April 7, 2020
L’ultima saga, quella che probabilmente vede il maggior contributo di Morrison e Millar alla mitologia di Flash, è disegnata con uno stile decisamente diverso dai precedenti da Pop Mhan, disegnatore dallo stile deformed e decisamente molto dinamico.
A lot of the Grant Morrison/Mark Millar run on The Flash has felt like both a tribute to and modern take on the Silver Age, and issue #140 feels like a culmination of that vibe.#FlashFacts pic.twitter.com/9HClmvbywK
— Ben Morse (@BenJMorse) April 21, 2022
In una storia dai toni horror, Wally West viene braccato dal Flash Nero, l’incarnazione della morte per i velocisti. Ma quando Flash viene salvato dai compagni superveloci Max Mercury e Jesse Quick, il Flash Nero colpisce Linda Park, che muore colpita da un fulmine proprio la sera in cui Wally voleva chiederle di sposarlo.
Vediamo quindi Wally, in pieno lutto, perdere i poteri e abbandonare il ruolo di Flash, fino al momento in cui il Flash Nero non ricompare. Nuovamente superveloce, Wally riesce a scappare fino letteralmente al termine del tempo, dove la morte stessa perde di significato, ma fondendosi con la Forza della Velocità riesce a tornare nel presente insieme a Linda, la quale accetta la sua proposta di matrimonio.
ACCELERATION
“The Flash vs The Black Flash (Death)”, The Flash Vol.2, No. 141 (1998) w. Mark Millar, i. Pop Mhan.#acceleration #theflash #DC #comics #speed #superhero #markmillar #popmhan #phasmidpress pic.twitter.com/dVssKN0ZgV
— Phasmid (@phasmid_press) June 23, 2021
Ed ecco che questa annata di folli avventure di Flash orchestrata da Morrison e Millar finisce lasciando i personaggi proprio dove dovevano essere per la conclusione del lungo ciclo di Mark Waid.
In coda all’albo una chicca, una storia breve tratta da The Flash 80-Page Giant del 1998 disegnata da Ariel Olivetti, in cui lo sceneggiatore Mark Millar si incontra al pub con Wally West in persona per discutere dei fumetti di Flash: i credits infatti riportano il nome di Wally oltre a quello di Millar come sceneggiatore!
Kind of cute how the Mark Millar Flash run ends with Wally talking to Mark about how they adapt Flash stories in-universe pic.twitter.com/k60TJ6IX6p
— Stogie Lover (@drummarts) June 23, 2023
In Breve
Storia
7.5
Disegni
6.5
Cura editoriale
7
Sommario
Quattro saghe ad altissima velocità che esplorano il lato più fanta e pseudo-scientifico di Flash, in un continuo omaggio alla Golden e alla Silver Age del personaggio senza però per questo essere nostalgiche, ma anzi adattando quelle atmosfere alla sensibilità moderna. Disegni decisamente discontinui nell'arco del volume ma sempre di buon livello.