One Piece – Netflix: cosa aspettarsi da una potenziale seconda stagione
Scopriamo cosa potremmo aspettarci da una potenziale seconda stagione del live-action di One Piece!
Pubblicato il 5 Settembre 2023 alle 10:00
Il primo live-action in assoluto di One Piece ha finalmente fatto il suo debutto atteso su Netflix. E il consenso che sta riscuotendo è incredibile oltre che inaspettato, dato che sia i critici che i fan degli anime ne stanno cantando le lodi. Chiaramente gran parte del merito va ancora un volta al mangaka Eiichiro Oda, che ha lavorato da molto vicino a questo progetto in qualità di produttore esecutivo. Infatti il mangaka ha costantemente corretto le idee o le riprese degli showrunner e del cast.
La prima stagione, di otto episodi, ha adattato alcune scene importanti del manga originale. E se l’adattamento live-action di One Piece dovesse diventare abbastanza popolare da spingere ad una seconda stagione, bisognerebbe capire cosa bisognerebbe che questa abbia necessariamente. Infatti con la presente discussione l’obiettivo è quello di elencare i personaggi e le vicende che non potranno mancare.
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Al momento, Netflix deve ancora confermare se l’adattamento di One Piece avrà o meno una stagione 2. Con gli scioperi di scrittori e attori in atto, potrebbe passare del tempo prima di ricevere notizie di un rinnovo.
One Piece – Netflix: cosa aspettarsi da una potenziale seconda stagione
TONY TONY CHOPPER E LA SAGA DI DRUM
La prima stagione dell’adattamento live-action di One Piece ha introdotto Rufy, Zoro, Nami, Usopp e Sanji. Chiaramente tutti i fan sono consapevoli del fatto che la ciurma di Rufy conta 10 componenti, quindi ne hanno visti esattamente cinque. La particolarità di One Piece è che Oda ha introdotto personaggi dal design bizzarro, alcuni dei quali hanno sicuramente rappresentato una sfida per rappresentarli nella vita vera. Uno dei personaggi più amati dai fan, nonché mascotte della serie, è Tony Tony Chopper. Stiamo parlando del medico dei Pirati di Cappello di paglia. È una renna che ha mangiato un frutto del diavolo e il suo aspetto tenero e innocente è la ragione per tutto l’amore che riceve. Sarebbe interessante come Nerflix adatterebbe un personaggio che si può realizzare solo in CGI, il cui risultato potrebbe anche essere sbalorditivo visti i progressi della tecnologia. Chiaramente sarebbe interessante dedicare spazio anche alla Saga di Drum, con la quale Chopper debutta nel manga.
One Piece – Netflix: cosa aspettarsi da una potenziale seconda stagione
ALABASTA
Non dovrebbe sorprendere che, quello di Alabasta, potrebbe essere l’arco principale della seconda stagione. Ambientato nel deserto, la terra di Alabasta spinge i Pirati di Cappello di Paglia a dare vita ad alcune delle migliori battaglie dell’intera serie. Alabasta costituisce una trama incredibile nella storia della serie shonen e sarebbe un’inclusione fantastica per la continuazione Netflix di One Piece. Questo vuol dire che bisognerebbe lavorare al casting di diversi personaggi importanti. Primo fra tutti Crocodile, fondatore della Cross Guild e in passato membro della Flotta dei sette e presidente della Baroque Works. Parliamo probabilmente del primo villain importante per Rufy, che lo ha portato più di una volta a rischiare la sua vita. Sarebbe interessante come Netflix realizzerebbe l’outfit, oltre all’attore che potrebbe scegliere, e vedere il potere del Frutto del Diavolo Sand Sand in azione. Altro personaggio chiave di questo arco è la principessa Bibi, non facile da caratterizzare.
One Piece – Netflix: cosa aspettarsi da una potenziale seconda stagione
NICO ROBIN
Se parliamo dell’arco di Alabasta, allora sarebbe inevitabile pensare a Nico Robin. Si tratta dell’archeologa della Ciurma di Rufy, anche se durante la saga di Alabasta, dove debutta, fa parte della Baroque Works di Crocodile come Mr. All Sunday. Chiaramente la sua è un’infiltrazione per arrivare al Poneglyph presente in questo Regno. Anche nel caso di Robin sarebbe interessante scoprire il volto dell’attrice che interpreterebbe questo personaggio, il suo outfit e soprattutto l’adattamento dei poteri del Frutto del Diavolo Fior Fior. In questo modo la ciurma di Rufy finirebbe per aumentare, rispettando l’ordine che si vede nel manga. Robin voleva farla finita proprio durante questo arco narrativo, ma Rufy non le ha permesso di arrivare a tanto, facendole tornare la voglia di vivere. Sicuramente Inaki Godoi avrebbe un ruolo molto importante nel cercare di trasmettere una forte empatia, tipica del protagonista dal Cappello di Paglia.