Bibù ha perso un occhio | Recensione

Pubblicato il 8 Settembre 2023 alle 07:00

Un albo illustrato che colpisce  per lo stile illustrativo e narrativo. Una lettura atipica e particolare, consigliata ad ogni età, per apprezzarne le diverse sfumature e chiavi di interpretazione.

Testi: Mariagrazia Fiore
Illustrazioni: Serena Balbo
Casa Editrice: Sabir Editore
Genere: Favolistico
Fascia di età: dai 4 anni
Pagine: 36 pp.
Formato: 21×21 cm, Cartonato
Uscita: luglio 2023
Prezzo: 15 €

Alfredo Paniconi
Alfredo Paniconi
2023-09-08T07:00:19+02:00
Alfredo Paniconi

Un albo illustrato che colpisce  per lo stile illustrativo e narrativo. Una lettura atipica e particolare, consigliata ad ogni età, per apprezzarne le diverse sfumature e chiavi di interpretazione. Testi: Mariagrazia Fiore Illustrazioni: Serena Balbo Casa Editrice: Sabir Editore Genere: Favolistico Fascia di età: dai 4 anni Pagine: 36 pp. Formato: 21×21 cm, Cartonato Uscita: luglio 2023 Prezzo: 15 €

Può capitare a volte di sentirsi persi, o di perdere una parte di sé. L’unico modo per ritrovarla è mettersi in viaggio. Andare alla ricerca, nuovi posti, nuove incontri e poi chissà cosa può riservare il futuro. Bibù ha perso un occhio, racconta una storia che parte da una situazione come questa. Un albo illustrato scritto da Mariagrazia Fiore, illustrato da Serena Balbo e pubblicato da Sabir Editore nel luglio 2023.

L’albo racconta la storia di Bibù, un orso impacciato e sbadato, che un bel giorno si ritrova senza un occhio. Lo cerca in lungo e in largo nella propria casa, ma alla fine decide di mettersi in viaggio per tentare di ritrovarlo. Apparentemente è una ricerca molto difficile ma non per questo si perde d’animo! La sua ricerca lo porterà ad incontrare diversi animali pronti a dargli una mano. Anzi, un occhio. Come ad esempio una volpe, un’aquila, una lince, ciascuno promettendogli una capacità speciale donata dal loro occhio. Ma Bibù è alla ricerca di qualcos’altro.

Il suo lungo viaggio lo porterà anche a capire cosa sta cercando in realtà. Non solo il suo occhio, che è solo un simbolo della sua mancanza. Ma ben altro. Infatti, al termine del suo viaggio, grazie all’aiuto di gruppo di vivaci lemuri, il piccolo orso troverà ciò che cercava. Non ciò di cui era alla ricerca e che pensava di cercare, bensì ciò di cui aveva veramente bisogno.

Bibù ha perso un occhio 1

Testi, illustrazioni e cura editoriale

Mariagrazia Fiore racconta la storia con una narrazione fiabesca e come fosse una carezzevole litania. L’andamento ciclico favorisce anche l’andameno narrativo di cui presto se ne capisce la meccanica. Lo stile narrativo è ricco di passaggi evocativi quasi fosse un’antica fiaba tribale narrata fin dalla notte dei tempi. Il modo in cui viene narrata la storia è affine anche allo stile illustrativo adottato nell’albo. In cui le due modalità narrative si compenetrano alla perfezione. Il risultato è una storia che incanta e meraviglia pagina dopo pagina. Con un finale che è anche una citazione famosa nell’ambito dell’albo illustrato per l’infanzia.

Come dicevamo, lo stile illustrativo di Serena Balbo è ricco di fascino e particolarmente evocativo. I colori usati nella colorazione sono vivaci e trattati in maniera da avere una patina che dona ad ogni personaggio e scenografia un aspetto allegro, ma al tempo stesso sospeso. La caratterizzazione dei diversi personaggi che Bibù incontra nel corso della sua avventura è pregevole ed affascinante. L’andamento narrativo delle illustrazioni ha un qualcosa di onirico. Questo non fa che rendere il percorso compiuto dall’orsetto ancor più significante. Proprio perché sembra proprio che l’avventura del protagonista si trovi all’interno di un sogno. L’occhio è infatti un forte simbolo all’interno della psicologia che si ricollega ai sogni.

La bellezza della copertina di questo albo colpisce subito. Lo stile illustrativo è infatti accattivante e molto distintivo. Sabir Edizioni confezione un ennesimo gioiellino di bellezza e cura che si può notare già dopo averlo sfogliato. Anche questo testo, come altri pubblicati di recente dalla casa editrice, sono scritti con font in maiuscoletto. Molto utile per i bambini alle prese con le prime letture e per quelli che hanno qualche difficoltà a leggere. Il catalogo di questa casa editrice infatti si sta arricchendo, specie negli ultimi anni, di albi illustrati di sempre maggior pregio. La cura la si può notare nella resa dei colori sulla carta pregiata usata che rende le illustrazioni brillanti, vivaci e materiche.

Bibù ha perso un occhio 2

Conclusione – Bibù ha perso un occhio

Bibù ha perso un occhio è un albo leggero e divertente ma che veicola un importante messaggio. La ricerca di un qualcosa che il piccolo orso ha perso. Ma non solo, anche qualcosa che forse non ha mai avuto fino a quel momento. I testi sono semplici ed agevolano la fruizione della storia attraverso l’illustrazione. La narrazione ciclica trasporta presto il bambino nel flusso degli eventi e lo porta a domandare cosa succederà nelle pagine successive. Le illustrazioni coloratissime rendono questo albo un prezioso prodotto distintivo rispetto all’offerta di albi simili sul mercato.

Un punto di forza è sicuramente la caratterizzazione dei diversi personaggi che il protagonista incontra nel suo percorso. Ma anche lo stile narrativo a metà tra fiaba di tradizione orale e antica leggenda tribale rende questo albo prezioso e molto particolare.

In Breve

Testi

7

Illustrazioni

8

Cura Editoriale

9

Sommario

Per chi è in cerca di un pezzo di sé, o alla ricerca di un nuovo modo di vedere le cose e chi ci è vicino.

8

Punteggio Totale

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