Tartarughe Ninja Caos Mutante, intervista al regista Jeff Rowe: “Volevo che le TMNT fossero davvero adolescenti”
Il film è al cinema dal 30 agosto con Eagle Pictures.
Pubblicato il 31 Agosto 2023 alle 13:00
Dopo grande attesa e dopo gli esperimenti live action degli ultimi anni, è pronto a sbarcare in Italia Tartarughe Ninja Caos Mutante, il film che rilancia le TMNT questa volta in versione animata e adolescente. Come da titolo originale dei fumetti da cui è tratto e del film, Teenage Mutant Ninja Turtles: Mutant Mayhem.
Per l’occasione abbiamo fatto una chiacchierata su Zoom con Jeff Rowe, giovane e promettente regista che aveva già co-diretto quel gioiellino animato su Netflix de I Mitchell contro le macchine. Ora viaggia per la prima volta in solitaria, aiutato da Kyler Spears e dopo aver scritto il film insieme all’inossidabile coppia Seth Rogen (che ha fortemente voluto il film) & Evan Goldberg e con Dan Hernandez & Benji Samit. Rowe ha lavorato anche in tv alle serie animate Gravity Falls e Disincanto.
Basato sui personaggi delle Teenage Mutant Ninja Turtles creati da Peter Laird e Kevin Eastman, Tartarughe Ninja Caos Mutante è prodotto da Seth Rogen, Evan Goldberg, James Weaver. Produttori esecutivi Ramsay McBean, Josh Fagen. Nel cast Micah Abbey, Shamon Brown Jr., Hannibal Buress, Rose Byrne, Nicolas Cantu, John Cena, Jackie Chan, Ice Cube, Natasia Demetriou, Ayo Edebiri, Giancarlo Esposito, Post Malone, Brady Noon, Seth Rogen, Paul Rudd, Maya Rudolph. Dal 30 agosto al cinema con Eagle Pictures.
Dopo anni di addestramento nelle arti marziali, i giovani fratelli Tartaruga emergono dal loro covo sotterraneo per salvare la città di New York da un gruppo di criminali che ha preso il controllo delle strade. Con l’aiuto della loro nuova amica April O’Neil, i fratelli useranno tutte le loro abilità per lottare contro un esercito di mutanti e dimostrare il loro valore come eroi.
Tartarughe Ninja Caos Mutante, intervista al regista Jeff Rowe
Tartarughe Ninja Caos Mutante sperimenta l’animazione come già fatto nel franchise dello Spider-Verse, nel Gatto con gli Stivali 2 e nello stesso I Mitchell contro le macchine, che hai co-scritto e co-diretto. Quanto sono stati importanti questi film per le tue Tartarughe Ninja?
Quei film hanno permesso di creare un importante precedente che per noi è stato essenziale. Una sorta di manifesto per un nuovo modo di fare animazione, più sperimentale e coraggioso. Il pubblico è stanco di vedere sempre lo stesso tipo di film animati negli ultimi 30 anni. Lo Spider-Verse ha aperto sicuramente le porte correndo un grosso rischio ma ha dimostrato che le persone sono disposte a correre al cinema per i titoli giusti e anche per i look più sperimentali. È importante per il nostro campo perché permette una maggior espressività artistica senza che il tutto venga annacquato o reso generico. Ciò che disegni arriva davvero sullo schermo, ed è un momento bellissimo per lavorare nell’animazione.
Cosa puoi dirci delle tecniche d’animazione usate in Tartarughe Ninja Caos Mutante?
I giocattoli nati dai fumetti delle Tartarughe Ninja erano strani, selvaggi e a volte grossolani. Avevano un design davvero folle e volevamo fare un film che onorasse quell’identità. Volevamo tenerci lontani dal realizzare qualcosa di troppo cool o troppo elegante e raffinato, volevamo qualcosa di sporco, di rozzo. Da piccolo, vedere qualcosa di imperfetto mi faceva sentire a posto con me stesso, essendo un essere imperfetto. Abbiamo incoraggiato tutti gli artisti coinvolti nella pellicola a fare cose più strambe e meno perfette, e la squadra si è trovata a proprio agio con questo modus operandi.
Volevamo che sembrasse che i personaggi fossero stati scolpiti a mano (come nella stop-motion, ndr). Volevamo animazioni associate ai personaggi che non stavano sempre dentro le linee, e questo per noi era molto importante perché volevamo che visivamente il film sembrasse una sequela di disegni fatti da adolescenti. Quando sei in quell’età, non hai tutto ben chiaro in mente e non hai seguito un corso d’arte più strutturato, non sei formato totalmente, c’è un’imperfezione di fondo e per noi era importante catturarla.
Cosa rende le tue Tartarughe Ninja tali, diverse da quelle che abbiamo visto in precedenza al cinema e in tv?
La prima caratteristica distintiva è sicuramente avere dei teenager che si comportano da teenager e tornano quindi alla loro forma originaria delle TMNT, per così dire, a partire dal cast vocale. Volevamo che i personaggi fossero amabili e ci potesse identificare con loro. Non c’è spazio solamente per le battute durante il film ma abbiamo investito molto anche nella caratterizzazione dei personaggi, nel loro background e nella loro storia, volevamo che fossero cinematografici oltre che artistici. Volevamo elevare il franchise e fare in modo che andasse oltre l’essere un film animato e un film sulle Tartarughe Ninja. Volevamo che fosse prima di tutto e soprattutto un buon film.
C’è il progetto di farlo diventare un franchise o per il momento rimarrà un film a sé stante?
Una volta visto il film, penso che il pubblico si renderà conto di essersi divertito a stare in compagnia di questi personaggi per un’ora e quaranta, e vorrà tornare da loro il prima possibile. La produzione è sicuramente interessata a proseguire, io lo sono altrettanto, ci sono state delle conversazioni preliminari a riguardo, l’intenzione principale è davvero continuare.
Dita incrociate allora. Hai sentito molta pressione dato che si trattava del tuo debutto da solo alla regia dopo I Mitchell contro le Macchine?
Il punto è che non è solamente il mio debutto in solitaria dietro la macchina da presa, ma lo faccio non con un film indipendente bensì toccando un franchise sacro come quello delle Tartarughe Ninja, a cui la gente è affezionata da generazioni. Me la sono proprio cercata (ride). C’era sicuramente molto pressione e io per primo sono un loro grande fan, quindi ci tenevo a fare un buon lavoro e spero di esserci riuscito. Spero di aver reso giustizia ai personaggi e soprattutto ai fan più sfegatati e difficili da convincere.
Come è stato lavorare con l’eterno adolescente Seth Rogen (come recita il poster, ndr)?
È davvero un eterno teenager, talmente divertente e sembra che faccia questo lavoro senza alcuno sforzo (ride). Ha però anche i piedi saldamente a terra e si rende conto dell’impatto di certe scelte. Eravamo sulla stessa lunghezza d’onda per quanto riguarda i personaggi e soprattutto la storia, volevamo entrambi che risultasse naturale e che ci si potesse identificare con essa, e sento che questo è stato decisivo per la riuscita della pellicola. È stato facile lavorare con Seth Rogen, davvero. Non si ferma mai con le battute sul set, è impressionante (ride). Viene da chiedersi: “Come fai ad essere così divertente?”
Come avete scelto il cast vocale? Un’impresa non facile.
C’è stato un casting a livello nazionale. Ho molto insistito per prendere parte e supervisionare qualsiasi provino, non arrivare alla fine quando era già stata fatta una scrematura. Mi sono messo d’accordo con la produzione in questo senso. Inoltre è stato un casting aperto davvero a tutti, sia agli attori emergenti che a quelli già riconosciuti e celebri. Ho visto centinaia di provini a ripensarci, poi abbiamo fatto i call back e siamo arrivati alle quattro nuove Tartarughe Ninja. Quando abbiamo provinato insieme Micah Abbey, Shamon Brown Jr., Brady Noon, Nicolas Cantu, c’era elettricità nell’aria e abbiamo capito di aver fatto centro. Ognuno di loro abbraccia il proprio personaggio al meglio e ha funzionato anche come si relazionano tra di loro, creando una vera chimica tra fratelli.
Hai detto di essere stato tu per primo un fan delle TMNT da adolescente. Ci sono molti easter egg nella pellicola…
Assolutamente! Potrebbe esserci un momento Ninja Rap nel film. Inoltre il disegnatore e co-creatore del fumetto originario Kevin Eastman ha un cameo vocale. Ci sono un sacco di indizi nelle varie scene al franchise, a videogiochi e molto altro se prestate attenzione!
Qual è la tua Tartaruga Ninja preferita e perché?
Ho sempre amato Michelangelo e volevo essere lui da giovane. Ho sempre pensato fosse il più cool della squadra. Ma non posso scegliere tra i miei “figli”, non posso davvero, infatti non l’ho detto all’attore che interpreta Michelangelo, Shamon Brown Jr. (ride).
Quale gusto di pizza rappresenta meglio Tartarughe Ninja Caos Mutante?
Ottima domanda! (ride) Qual è la pizza che rappresenta meglio gli adolescenti e che loro scelgono sempre? Direi una sorta di pizza maxi con salame e qualsiasi altro tipo di supplemento, carne, verdure, formaggio, ma anche “schifezze” come le caramelle gommose. Un accoppiamento inaspettato, insomma. Una Pizza Caos Totale potremmo chiamarla.
Abbiamo un nuovo gusto da proporre alle pizzerie e al merchandising del film.
Ricordiamo che Tartarughe Ninja Caos Mutante è al cinema dal 30 agosto con Eagle Pictures.