Chainsaw Man: Fujimoto condivide il suo pensiero su Miyazaki
Pubblicato il 6 Agosto 2023 alle 20:03
Chainsaw Man è tra i manga shonen più amati che ha spopolato in tutto il mondo principalmente con l’anime dell’anno scorso. Ma con il presente articolo vogliamo concentrarci sulle dichiarazioni di Tatsuki Fujimoto indirizzate alla leggenda di Studio Ghibli, Hayao Miyazaki.
Il riferimento è arrivato dopo una considerazione che il mangaka di Chainsaw Man stava facendo sulla capacità di scrivere solo storie. Poi si è soffermato su Miyazaki quando è stato menzionato The Boy and the Heron, ossia un film incentrato sul manga serializzato da Miyazaki stesso.
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Fujimoto spiega anche che il regista Miyazaki sa molto di altri paesi, quindi questa conoscenza gli permette di creare opere fantasy su uno o più paesi. Miyazaki ha ricevuto elogi per le ambientazioni numerose e iconiche. Tra queste rientrano le aree sottorappresentate in Giappone. Fujimoto menzionato nel suo discorso anche Makoto Shinkai di Suzume no Tojimari. Quest’ultimo è noto per mantenere un approccio esclusivo o quasi sul Giappone, ma Fujimoto non ha nascosto alcune critiche. “Se si chiede a degli Otaku tra i 30 e i 40 anni di disegnare un fantasy, realizzerebbero l’ambientazione di un mondo simile a quello di Final Fantasy“, dice il mangaka.
Riguardo Chainsaw Man, l’adattamento anime presenta numerosi riferimenti alla cultura occidentale, che hanno suscitato diverse discussioni. Questi si riescono ad individuare soprattutto guardando l’opening, che presenta diversi riferimenti cinematografici.
L’intervista era incentrata sul grosso contributo che Miyazaki e Ghibli hanno dato al fantasy. E Fujimoto sembra tracciare un confine tra artisti come lui e altri nomi importanti come Hirohiko Araki, mangaka de Le Bizzarre Avventure di JoJo. Quello che sarà completamente diverso e che non tornerà più secondo Fujimoto è il livello di ricerca per potere creare mondi fantastici. Questa caratteristica ha dato a Ghibli un’identità riconoscibile a livello mondiale.
Il mangaka di Chainsaw Man conclude dicendo che si possono creare lavori su un tipo di ricerca poco tradizionale, ma ormai non ci saranno più professionisti come Miyazaki che spendono soldi per viaggiare all’estero per la ricerca.