Elemental: recensione del film Disney Pixar che fa incontrare gli elementi

Il film è solo al cinema dal 21 giugno insieme al corto L'appuntamento di Carl (Up).

Pubblicato il 23 Giugno 2023 alle 07:00

Titolo originale: Elemental

Scritto da: John Hoberg, Kat Likkel, Brenda Hsueh

Diretto da: Peter Sohn

Musiche di: Thomas Newman – Lauv / Mr. Rain

Cast: Leah Lewis, Mamoudou Athie, Ronnie del Carmen, Shila Ommi, Wendi McLendon-Covey, Catherine O’Hara

Produzione: Walt Disney Pictures, Pixar Animation Studios

Distribuzione: 21 giugno 2023, The Walt Disney Company

Federico Vascotto
Federico Vascotto
2023-06-21T18:39:58+02:00
Federico Vascotto

Titolo originale: Elemental Scritto da: John Hoberg, Kat Likkel, Brenda Hsueh Diretto da: Peter Sohn Musiche di: Thomas Newman – Lauv / Mr. Rain Cast: Leah Lewis, Mamoudou Athie, Ronnie del Carmen, Shila Ommi, Wendi McLendon-Covey, Catherine O’Hara Produzione: Walt Disney Pictures, Pixar Animation Studios Distribuzione: 21 giugno 2023, The Walt Disney Company

Dopo il dimenticabile Il Viaggio di Arlo, Peter Sohn torna alla Disney Pixar con Elemental, nuovo lungometraggio animato che apparentemente sembrava strizzare l’occhio ad Inside Out ma ci ha regalato non poche sorprese. Forse saremo tra i pochi a dirlo ma ci ha scaldato il cuore come non succedeva dai tempi di Coco. Lo abbiamo visto in anteprima e vi raccontiamo cosa aspettarvi senza spoiler. Lo trovate al cinema dal 21 giugno con The Walt Disney Company.

Elemental: un fortunato incontro di elementi

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In Elemental ci troviamo a Element City, che ricorda molto la Zootropolis del film omonimo, ma riesce a trovare una propria identità grazie a come l’animazione gioca con gli elementi e con ciò che pensiamo di sapere su di loro dai banchi di scuola. Questo è un po’ il problema e la soluzione di tutta la pellicola: essere fortemente derivativo ma anche nuovo per come racconta ciò che abbiamo già visto in svariate occasioni. E soprattutto per come mescola sapientemente gli elementi insieme, senza eliminarle nessuno.

Ci sono due grandi relazioni all’interno del tessuto narrativo: quella tra Ember e Wade, il fuoco e l’acqua al centro della storia, due opposti che inevitabilmente si attraggono e dovranno capire se esiste un modo per stare insieme. E quella tra Ember e i propri genitori, ardenti arrivati nella grande città molto tempo prima per dare un’occasione migliore alla propria famiglia. Un rapporto genitori-figli gioioso ma complicato, per le aspettative dei primi e le pressioni sui secondi.

Ember e Wade hanno anche un temperamento estremamente diverso. Lei ha il fuoco dentro che non sempre riesce a spegnere e a calmarsi coi clienti del negozio di famiglia che un giorno dovrebbe essere suo. Lui, molto più malleabile anche a livello corporeo, viene da una famiglia allargata in cui si mostrano continuamente le proprie emozioni. Ed eccolo lì lo stereotipo ribaltato: l’eroe (o sedicente tale) protagonista è un ragazzo che non ha paura di mostrare le proprie emozioni, anzi questo diventa il suo tratto distintivo e punto di forza. In questo modo la vera eroina della storia, Ember, può brillare di fiamma propria.

Gli ardenti sono visti come outsider dagli altri elementi, perché sono gli unici potenzialmente davvero pericolosi – ma anche su questo il film ribalterà il punto di vista. C’è chiaramente un’influenza orientale nel rappresentarli insieme alle loro tradizioni, facendoli portatori del tema dell’immigrazione. Più che mai attuale e sempreverde, ma qui raggiunge davvero un nuovo livello di lettura per come si sovrappone quasi come carta velina alla famiglia di Ember. Del resto il fiammese, la lingua degli ardenti, è l’unica diversa rispetto a quella degli altri abitanti di Element City.

Si tratta quindi, per i protagonisti, non solo di trovare la propria identità e il proprio elemento, ma anche di trovare un modo per convivere in una società in cui la pressione sociale è sempre più alta. A creare la perfetta atmosfera, oltre all’animazione della metropoli, è la colonna sonora di Thomas Newman, che culmina nella canzone originale “Steal the Show” di Lauv, diventata nella versione italiana “Per sempre ci sarò” di Mr. Rain.

Elemental quindi non è un film perfetto ma è sicuramente una pellicola in cui ogni elemento è al posto giusto e che ha un cuore talmente grande nel raccontare le tante tematiche e relazioni che mette in campo, che è davvero difficile non emozionarsi e farsi trasportare. Viste le critiche agli ultimi lavori della Pixar, ci sembra un enorme passo avanti e soprattutto un ritorno a quel sapore dolce e coccoloso che ci era tanto mancato.

Ricordiamo che Elemental è al cinema dal 21 giugno distribuito da The Walt Disney Company. Preceduto dal nuovo cortometraggio Disney Pixar L’Appuntamento di Carl, che riprende i personaggi di Up.

Per la colonna sonora e le due canzoni originali:

In Breve

Giudizio Globale

8.0

Sommario

Un film derivativo ma coinvolgente, in cui gli elementi sono al proprio posto e arrivano dritto al cuore dello spettatore, con una colonna sonora accattivante e un'animazione che gioca bene con gli elementi protagonisti.

8

Punteggio Totale

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