One Piece: Eiichiro Oda spiega perché è diventato un mangaka
Pubblicato il 17 Giugno 2023 alle 13:00
One Piece nel corso degli anni ha costantemente conquistato sempre più lettori di diverse generazioni. E questo è uno degli aspetti più rilevanti e incredibili del manga. Per di più parliamo di uno dei manga shonen più longevi di sempre, con Eiichiro Oda che continua a non perdere lucidità nonostante siano passati oltre 20 anni. E se pensiamo alla fase attuale del manga, il mangaka non può che essere perfetto.
Svolgere la professione del mangaka non sicuramente per tutti. Si tratta di condurre uno stile di vita difficile, molto impegnativo e a tratti disumano. I ritmi lavorativi infatti sono notoriamente incredibili e quasi insostenibili, ma bisogna fare i conti con le scadenze. Nel caso di One Piece, parliamo di un manga a cui serializzazione è settimanale, quindi le scadenze per Oda sono sempre dietro l’angolo. Pur sapendo questi e tanti altri punti poco felici di questa professione, cosa ha spinto Oda a diventare un mangaka?
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La risposta a questa domanda arriva grazie al recente aggiornamento della pagina Twitter dell’insider sandman_AP. Nel lontano 2002, dichiarava che aveva deciso di diventare un mangaka e non un regista di film perché la popolarità di questi ultimi arriva all’apice solo nel momento del debutto del loro progetto. Al contrario il mangaka può essere in grado di affasciare e catturare l’attenzione dei lettori per un lungo periodo di tempo se la serie riesce ad andare avanti. Accennando al suo periodo scolastico, durante il quale non era felice, l’unica cosa che lo tirava su era leggere Jump.
Quindi si può bene notare una sicurezza nella sua scelta e può affermare, a distanza di 21 anni da questa sua intervista, di esserci riuscito. Ancora oggi il suo nome è tra i più noti non solo in Giappone, ma in tutto il mondo. E al momento il mangaka è impegnato con l’arco narrativo finale di One Piece. Tuttavia, come abbiamo riportato non molto tempo fa, il manga tornerà direttamente a luglio, in quanto Oda è impegnato a risolvere un problema di astigmatismo.